L’appetito vien mangiando e a per chi ha il DNA vincente la fame di vittoria non potrà mai essere saziata del tutto. Francis Drolet è tornato a vestire il giallonero dei Mastini dalla scorsa estate, (ri)presentandosi a Varese con la volontà di “Provare a vincere un trofeo”. Missione riuscita, visto che il canadese è stato assoluto protagonista fin qui della stagione dell’HCMV (in totale 27 goal e 37 assist) segnando una doppietta in semifinale di Coppa Italia contro l’Appiano e firmando il momentaneo 2-0 nella finale contro il Caldaro.

Un trofeo in bacheca c’è, ma, a due giorni dall’inizio della serie finale proprio contro i Lucci, l’attaccante classe ’90 non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire una doppietta che porterebbe i Mastini nella storia. “Non vedo l’ora dell’ingaggio di Gara1 – ci racconta con un sorriso Drolet – perché tutta la squadra scalpita per potersi giocare un altro trofeo. Siamo già ad un livello alto, ma nei prossimi giorni dovremo andare ancora più in alto: sono davvero entusiasta di aver vissuto una stagione del genere e l’augurio è di concluderla nel migliore dei modi”.

Hai già segnato tanto e di rado fai goal brutti: qual è stato il più bello in questa stagione?
“Non ci ho mai pensato. So che a te (ride, ndr) è piaciuto particolarmente quello in palleggio contro Bressanone in Gara3 e riconosco che, stilisticamente parlando, è stato davvero bello. Io però ti dico che per il mio preferito puoi scegliere un goal qualsiasi delle Final Four perché tutti e tre sono stati fondamentali: il 2-0 contro Appiano in semifinale a pochi secondi dalla seconda sirena è risultato decisivo e il terzo ha sigillato il match. Il 2-0 contro Caldaro in finale ci ha dato il doppio vantaggio che ci ha aiutato a gestire al meglio il ritorno di Caldaro. Sono particolarmente affezionato a queste tre reti, ma il goal più bello è sempre il prossimo”.

Come ti trovi a Varese?
Amazing! Non solo è una città bellissima che mi piace scoprire giorno dopo giorno, ma la gente è semplicemente fantastica. Due anni fa era molto diverso: tra la pandemia e il fatto di giocare a Como non me la sono goduta come sto facendo adesso; proprio per questo sono felicissimo di essere tornato e di poter vivere Varese come si deve”.

Sei tornato su spinta di coach Devèze, un allenatore con cui hai un feeling particolare: come ti trovi con lui?
“Per un giocatore è un sogno avere un allenatore del genere: è preparatissimo, anzi, è un vero e proprio maniaco dei dettagli, ma è anche quel tipo di coach con cui puoi parlare di ogni cosa. Ascolta ogni giocatore, dà la stessa importanza a tutti e si prende cura di noi nel modo migliore: sa quando e cosa dirci, usando una volta una parola dolce per poi bastonarci al momento opportuno. È un allenatore vincente”.

Lo ha e lo avete dimostrato lo scorso 22 gennaio: cos’hai provato quando hai vinto la Coppa Italia?
“Ogni volta che vinci un trofeo è fantastico. Ho vinto in Francia lo scorso anno e ho vinto in Italia quest’anno: sono state due vittorie epiche, ma il trionfo con i Mastini avrà sempre uno spazio speciale nel mio cuore per il modo in cui è arrivato, proprio qui a Varese in un’arena strapiena come mai avrei pensato di poter vedere. Quel successo è ciò che ci sta dando la forza per andare avanti, perché adesso abbiamo un unico obiettivo: ripeterci in campionato”.

Sabato sul ghiaccio contro Caldaro: cosa ti aspetti dalla serie?
“Ogni partita contro Caldaro è stata una battaglia. È vero, fin qui abbiamo sempre vinto e disputato alcune delle nostre migliori prestazioni, ma i risultati precedenti non ci devono certo far rilassare: Caldaro è una squadra pericolosissima, piena di talento, di fisicità e di gente che ha voglia di vincere. Mi vengono in mente i fratelli Virtala, ma anche Gabriel Vinatzer e tanti altri: chiunque ci può colpire in qualsiasi momento. Saranno partite tirate in cui i portieri potrebbero fare la differenza. Perla? Rocco è carico perché vuole continuare a dimostrare il suo valore e, come tutti noi, vuole vincere ancora”.

Che atteggiamento avrà Caldaro sabato sera?
“Loro non hanno il pubblico che abbiamo noi e immagino che proveranno a sfruttare questo fattore a loro vantaggio, esaltandosi in un’arena che è andata sold-out in appena due ore dall’apertura delle prevendite. Noi non saremo da meno perché questo è il nostro pubblico, la nostra forza, per cui mi aspetto una partita bella intensa fin dai primi secondi: saranno proprio i minuti iniziali del match a definire il trend della gara”.

Hai parlato dei tifosi: mi sembra quasi superfluo chiederti un commento.
“Sono unici, davvero, non avrei mai pensato di poter vivere una stagione del genere con così tanti tifosi. A Pergine in Gara4 ha fatto la differenza vedere quella muraglia gialla e la loro adrenalina è per noi energia pura. A tutti i Mastini voglio solo dire una cosa e (sorride, ndr) la dico in italiano: grazie a tutti per il supporto che ci avete dato. Ci vediamo sabato, abbiamo una finale da vincere!”.

Matteo Carraro

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