Una stagione incredibile, fatta di rinascita e crescita, ma anche di un terzo turno playoff che ha fatto sognare per intero una città tornata in prima fila, tornata a vincere, ma poi succede che quello che sembrava un “temporale estivo” si trasforma in pioggia incessante, quasi un tornado che spazza via tutto sul più bello: è un po’ questo l’epilogo della liaison tra il Gallarate Calcio, il mister Stefano Albertoli, ed il direttore sportivo Marco Simeoni.

Sì, perché l’avventura è finita, le strade si separano qui. I tempi non sono quelli soliti di un addio, eppure c’è da prendere atto di una decisione che vede Simeoni e Albertoli fare un passo indietro, insieme a Lorenzo Nagero, preparatore dei portieri, ed al mister in seconda Maurizio Maroni

Così il ds Marco Simeoni: Di solito in questo momento della stagione si costruisce per guardare avanti, per dare forma a quella che sarà l’annata successiva, noi ci troviamo costretti a prendere un’altra strada, a malincuore, ma quando gli interessi comuni non collimano è difficile guardare insieme verso nuovi orizzonti”. “Mi è stata data un’opportunità incredibile – prosegue il diesse – perché Gallarate non è solo una piazza che ha fatto la storia del calcio dilettantistico, ma è la mia città, e sarebbe quasi riduttivo dire che ci ho messo il cuore dal primo all’ultimo giorno, poi nel calcio si sbaglia, si cade, ci si rialza e si cresce, e proprio questa crescita è il mio orgoglio più grande; il lavoro fatto da mister Albertoli capace di prendere in mano una squadra da zero e totalmente nuova, con molte scommesse e tanti giovani, io penso sia sotto gli occhi di tutti, per me è stato un piacere lavorare con lui e con uno staff preparato, presente, di grande spessore umano, dopo una stagione così posso dire di essere una persona fortunata perché quando si dice che il calcio non è solo un gioco io so benissimo di cosa si sta parlando”.

E ancora:Una parola in più devo aggiungerla per Ciro Intermite perché lui va oltre tutto, ha fatto il possibile e l’impossibile, è stato un appoggio costante, grazie è poco, dire che mi porterò tutto questo nel cuore è la verità, io auguro al Gallarate Calcio ogni bene e ogni fortuna, spiace perché ero pronto a raccogliere di nuovo il testimone per arrivarci davvero in promozione e non solo sfiorarla come è successo quest’anno, avrei voluto aggiungere dei tasselli e strutturare il club in maniera diversa ma questa scelta non è stata condivisa, sono costretto a fare un passo indietro, se vi dico che sono notti che non dormo penso che renda l’idea di come mi sento in questo momento”.

In linea con il suo pensiero anche il tecnico Stefano Albertoli:Qualche settimana fa ho ricevuto delle chiamate e ho declinato persino le chiacchierate proprio perché nella mia testa avevo già scelto, per me l’idea di continuare questo progetto era più stimolante di tutto, ma sono mancati i presupposti e il progetto comune e mi trovo “costretto” a fare questa scelta, spiace tanto, per i ragazzi in primis, io posso solo ringraziarli tutti dal primo all’ultimo, hanno fatto qualcosa di incredibile e dato il massimo sempre, ringrazio il direttore sportivo perché senza di lui non saremmo andati da nessuna parte, ringrazio Ciro Intermite perché è stato fondamentale in tutto e per tutto e auguro al Gallarate ogni bene ed una grande stagione. E adesso che succede? Il calcio non inizia e non finisce con una squadra, io a casa divento matto, mi piacerebbe allenare ancora, è chiaro che in questo periodo diventa difficile trovare posto, ma spero sinceramente mi venga data un’altra opportunità”.

Mariella Lamonica

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