Dieci anni nel mondo del calcio equivalgono ad un’era geologica, un periodo tale in cui fanno in tempo a cambiare squadre, società e persino le regole di questo sport. Figuriamoci allora se per un giocatore, che è stato lontano da un campo a 11 proprio per dieci anni, sia possibile tornare immediatamente ad essere decisivi. Ebbene, forse guardando alla storia di Lorenzo Lia ci si accorge di come forse Einstein non avesse tutti i torti nel dire che il tempo è relativo. Un ragazzo che dopo dieci anni torna a mettere le scarpe con i tacchetti ai piedi, ritornando, come se niente fosse cambiato, a giocare, a segnare e soprattutto a vincere.

Sono 9 le reti messe a referto dal classe 1994, un bottino che sarebbe potuto essere sicuramente più cospicuo se a Brebbia, quel suo ginocchio non avesse voluto cedere, dando la sentenza più brutta che un calciatore si può sentire dire, ossia rottura del legamento crociato. Il destino però, aveva ancora in servo due regali per Lia: il primo, arrivato in un dolcissimo 16 aprile con la vittoria del campionato, il secondo invece, datato 15 maggio con la nomina tra i candidati al Pallone d’Oro di Varese Sport per la Terza Categoria.

E se purtroppo il premio individuale non è poi finito nelle sua mani, questa per Lia sarà di certo una stagione indimenticabile, come lui stesso ci ha raccontato ai nostri microfoni: “Dopo dieci anni di inattività, anche solo l’essere candidato al Pallone d’Oro di Terza Categoria per me ha significato tantissimo: il merito, comunque, è solo della squadra perché senza un gruppo del genere non avrei fatto nulla. L’infortunio? Se ogni stagione è così e si arriva alla fine vincendo…

Francesco Vasco

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