Alleno da 35 anni ed in 35 anni penso di averne viste tante, sono il primo che ogni tanto si becca la sua squalifica, che battibecca con l’arbitro, sono uno focoso e non l’ho mai nascosto, ma sfido chiunque a dire che abbia mancato di rispetto e di educazione ad un avversario o ad un addetto ai lavori.
Quello che mi è successo domenica nella partita di Terza Categoria Aurora Golasecca – School of Sport è inaccettabile e non può passare inosservato. Mi sono detto “Ci metto la faccia perché è giusto che sia così”, e allora eccomi qua.
La mia squadra ha perso meritatamente una sfida per 3-0, giocando quasi tutto il match in dieci contro undici, parlare del singolo episodio non mi interessa, c’era un arbitro che ha preso le sue decisioni e va benissimo così, ma trovarmi di fronte ad un allenatore che ripetutamente, ad ogni gol, veniva faccia a faccia con me facendomi gesti volgari ed eloquenti non lo accetto.
Non lo accetto perché sono una persona che merita rispetto, innanzitutto, e non lo accetto perché voglio difendere tutti gli allenatori perbene che fanno questo “mestiere” con passione ed educazione. Certa gente, invece, non può allenare. Non può allenare in nessuna categoria, non può dare un esempio del genere ai ragazzi. Alla fine della gara un dirigente e lo stesso direttore di gara sono venuti a chiedermi scusa, quest’ultimo dicendo che non lo aveva visto. Io non so se questo personaggio ha il patentino o meno ma credo che sia inconcepibile assistere a certe scene disgustose, probabilmente quest’anno o il prossimo smetterò definitivamente di allenare perché quello che potevo dare l’ho dato e quello che potevo ricevere l’ho ricevuto, ma la mia passione per questo sport resterà per sempre e proprio questa passione mi porta a dire quello che sto dicendo, certi episodi non possono più passare sotto traccia, vanno condannati se si vuole dare ancora un futuro a questo sport.
Enrico Mona
allenatore School of Sport
Foto d’archivio