Sale l’adrenalina in casa Pallacanestro Varese. Manca sempre meno, infatti, al ritorno in Coppa Italia della squadra biancorossa che dopo 4 stagioni torna a giocarsi un trofeo che manca ai piedi del Sacro Monte dal 1973.

La spediazione torinese di queste Final Eight di Coppa Italia inizierà oggi per la truppa allenata da coach Matt Brase che, dopo l’allenamento del mattino, nel pomeriggio partirà intorno alle 16:30 alla volta del capoluogo piemontese, dove domani, mercoledì 15 febbraio, incontrerà nei quarti di finale della competizione la Carpegna Prosciutto Pesaro, alle ore 20:45.

La missione biancorossa è delle più ardue ed entusiasmanti: cercare di riportare un trofeo nella Città Giardino dopo la conquista della Stella nel 1999, non tenendo conto della promozione dalla Serie A2 del 2008. Proprio alcuni degli eroi dello Scudetto della Stella, da noi intercettati, hanno fatto il loro pronostico sul cammino in Coppa della OJM, come dice Sandro De Pol: “Varese la vedo bene, in salute e che si diverte, con grande talento ed atletismo. Può giocarsela contro tutti. La Coppa Italia è una manifestazione da gara secca, dentro o fuori, in cui può succedere di tutto. Varese sono convinto che fin dai quarti contro Pesaro giocherà con grande energia ed entusiasmo, sospinta dai tifosi che raggiungeranno il capoluogo piemontese. Credo che la Openjobmetis possa essere una squadra davvero pericolosa da affrontare. Vincere la Coppa Italia sarebbe un riconoscimento incredibile per una società che ha segnato la storia del nostro basket e inutile dirlo, il modo migliore per iniziare questo nuovo corso targato Luis Scola, che sta dimostrando come le buone idee, a volte, valgano più di tanti soldi. So cosa significa vincere a Varese, è un qualcosa che ti rimane sotto la pelle per tutta la vita: per quello che ti dà la gente della città, per quello che è stato chi è venuto prima di noi e per chi c’è in campo adesso“.

Compagno in campo di mille avventure di Sandrino De Pol, Giacomo Gek Galanda, indimenticato ex capitano biancorosso, che vede arrivare così i biancorossi a questo appuntamento: “Sicuramente Varese è una delle squadre rivelazione del nostro campionato, lo sta dimostrando giornata dopo giornata proponendo un basket nuovo e molto piacevole. Il quarto di finale contro Pesaro è sicuramente una delle sfida più interessanti da seguire: la Carpegna Prosciutto è guidata da un allenatore che stimo molto come Jasmine Repesa e gioca un basket concreto ed efficace. Se Varese saprà rendere ancora più decisiva la propria fase difensiva rispetto a quanto fatto finora, comunque ottimamente, sono sicuro che potrà giocarsi appieno le sue carte non solo contro i marchigiani ma anche nell’eventuale semifinale contro la vincente tra Milano e Brescia. Proprio in relazione a questa sfida, i pronostici sono tutti per i meneghini anche se, in queste competizioni, proprio nei quarti di finale possono realizzarsi quei colpacci che poi cambiano il corso delle cose, però devo dire che avendo visto come Milano ha giocato a Varese penso che l’Olimpia arriverà concentrata e determinata più che mai a questo impegno, anche se tutto può succedere, stiamo a vedere”.

Non era in campo nel 1999 ma è stato l’artefice di quella gloriosa cavalcata da dietro la scrivania, Gianni Chiapparo, che parla così dell’avvenutra biancorossa alla vigilia della gara con Pesaro: “E’ davvero difficile fare un pronostico sull’esito della Coppa Italia di Varese. La sfida contro Pesaro sarà subito molto avvincente e poi il tabellone, in un eventuale semifinale, le metterebbe davanti una tra Brescia e Milano, due ottime squadre. Sarà sicuramente un torneo dall’alto livello competitivo e mi auguro che i biancorossi possano andare avanti il più a lungo possibile. Mi ricordo che nell’anno della Stella noi perdemmo la Coppa per 3 minuti finali ma quella fu la scintilla che ci diede la forza e la convinzione di poterci giocare le nostre carte per vincere il tricolore. Chissà che magari Varese quest’anno non riesca a “vendicare” quei tre minuti, me lo auguro“.

Alessandro Burin

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