Tredici punti in 5 giornate non li fai per caso e non è per caso che arrivi in Prima Categoria, in realtà, se hai imparato a conoscere bene questo sport, sai che per caso non succede proprio nulla, ci sono sacrifici, passione, volontà e…cuore, tanto cuore: lo ripete diverse volte Andrea Busatto, capitano del Gorla Minore, nella telefonata in cui mi racconta quest’avvio di campionato.
Il suo Gorla Minore è terzo, a 13 punti, dietro le corazzate Morazzone e Olimpia, un cammino sorprendente per essere una neopromossa passata dalla lunghissima stagione di seconda categoria che ha avuto il suo culmine nella bagarre playoff.

Andrea, sorpreso da quest’avvio?
In realtà fino ad un certo punto, sapevo della qualità della rosa e della sua ampiezza, non so quante altre formazioni abbiano una rosa così varia, e poi conosco bene la forza di questo gruppo, la stagione scorsa ci ha forgiato ancora di più, ci stiamo facendo trovare pronti anche perché già la Seconda Categoria di un anno fa era di buon livello ecco perché stiamo facendo meno fatica di quanto si potesse immaginare”.

Quindi? Nessun segreto? Ci dev’essere un “ingrediente in più…”
L’unico segreto è mettere in campo tutto, mettendo in campo tutto quello che abbiamo giochiamo con più consapevolezza ma anche con una leggerezza diversa, il segreto penso sia solo quello di non avere rimpianti al triplice fischio di ogni domenica e di giocare con la testa, ecco questa è una cosa che ci ripete sempre il nostro vice Refraschini e cioè che se abbiamo la testa giusta possiamo giocare pure sui sassi ma siamo pronti per qualsiasi cosa, lui e mister Viceconti toccano sempre le corde giuste”.

La Prima Categoria l’avevi già vissuta qualche stagione fa, come l’hai ritrovata?
La Prima è sempre bella, c’è poco da fare, il livello è sempre stato ottimo, l’ho ritrovata altrettanto affascinante e altrettanto difficile, ci sono squadre attrezzate che puntano a fare molto bene e hanno tutte le carte in regola per riuscirci, poter competere in un campionato del genere è davvero importante. Favorite? Morazzone sicuramente è una corazzata, mi parlano molto bene anche dell’Olimpia ma io li conosco poco a dire il vero, sicuramente fino ad oggi stanno mostrando entrambe di avere qualcosa in più”.

Dove lo mettiamo il Gorla Minore? Per una neopromossa si parla sempre di salvezza ma è davvero questo il vostro obiettivo?
No, il nostro obiettivo è vincere tutte le partite, domenica dopo domenica, e di conseguenza, perché no, vincere il campionato. Siamo umile eh, sia chiaro, sappiamo che dovrebbero allinearsi i pianeti per volare in Promozione, ma il calcio sa stupire, l’anno scorso ci davano per spacciati ogni giornata, e poi…sappiamo tutti come è finita. Ecco, mi è venuto in mente il “segreto” di questa squadra, sapersi sacrificare, con il sacrificio siamo arrivati dove volevamo essere, non smetteremo certo adesso di farlo”.

Obiettivi di squadra ma anche obiettivi personali: quali sono quelli di capitan Busatto?
Ne ho tre: innanzitutto stare bene e giocare tutte le partite, quando non sei più giovanissimo è la prima cosa, poi divertirmi e soprattutto divertirmi con i miei compagni, infine essere il secondo marcatore del Gorla, concedo solo a Malatesta di starmi davanti, voglio giocarmela con Shulz, Zaro e gli altri (ride ndr)”.

È questo il tuo augurio per un’annata che è ancora agli inizi?
In realtà spero anche che il mister legga quest’intervista, soprattutto la risposta “voglio giocare tutte le partite” (ride ancora), a parte gli scherzi, siamo una squadra ed un gruppo unico, ci sono tanti stimoli sia in allenamento sia nel weekend, mi piacerebbe davvero togliermi qualche soddisfazione con i miei compagni e l’augurio è proprio questo, di giocarcela domenica dopo domenica, se gli altri saranno più bravi di noi gli faremo i complimenti, ma resto convinto del fatto che se continueremo a percorrere la nostra strada nel modo in cui lo stiamo facendo, mettendoci questo cuore, ne vedremo delle belle”.

Mariella Lamonica

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