Gorla Minore, il campionato che non ti aspetti…o forse sì? Il girone d’andata è solo luci per la squadra di mister Viceconti che dopo il trionfo ai playoff della scorso anno, si è ritrovata catapultata in Prima Categoria e non ha vacillato, anzi ha preso di petto questa stagione e ha saputo “domarla” fin da subito togliendosi tante soddisfazioni, soddisfazioni che si traducono in un quarto posto a quota 32 punti.
Aspettarsi un esordio proprio così non era nei nostri pensieri, anche se ovviamente auspicavamo di far bene fin da subito, siamo consci del lavoro che facciamo da anni e siamo sempre felici di raccogliere i frutti, ma dobbiamo tenere i piedi per terra, ci aspetta un girone di ritorno ancora più difficileafferma il tecnico Nicola Viceconti senza troppi giri di parole.

Un lavoro che nasce da lontano, quando Gorla Minore è ripartita e si è buttata in una Seconda Categoria che vi ha fatto anche soffrire, fino alla gioia playoff dello scorso anno. Oggi con che Gorla abbiamo a che fare?
Un Gorla più maturo, più consapevole, che si è adattato subito bene alla nuova categoria e lo ha fato con entusiasmo, se guardiamo la classifica ed il primo pensiero va ai punti persi qua e là, significa che l’appetito vien mangiando e che non ci accontentiamo mai, ma siamo già super felici di quanto fatto fino ad ora e non potrebbe essere diversamente”.

Ad inizio anno avevi detto obiettivo 40 punti e poi si vedrà, alla luce di questi risultati quell’obiettivo è da rivedere…
È chiaro che non possiamo più nasconderci, ora l’obiettivo, ma anche il sogno, è giocarci i playoff, sappiamo che non sarà facile perché la verità è che nel girone di ritorno dobbiamo fare ancora meglio, quelle davanti scappano e dietro qualcuno risalirà, Luino e Nuova Abbiate su tutte, abbiamo 8 punti dalla sesta che sembrano tanti ma in realtà basta sbagliare due partite ed è di nuovo tutto in gioco, lo ripeto non sarà facile ma dobbiamo provarci a tutti i costi”.

Ti aspettavi un campionato di questo spessore?
Sì immaginavo fosse un campionato così difficile ed immaginavo che a dettare i tempi fossero soprattutto Morazzone e Olimpia, a luglio avevo detto che vedevo bene loro ma anche la Nuova Abbiate, il Luino ed il Cassano, forse queste ultime hanno perso qualcosa ma hanno un girone intero per rifarsi, resta comunque un raggruppamento molto equilibrato ed ora la differenza la farà tanto chi sta dietro che in tutti i modi cercherà di fare punti e rompere gli equilibri”.

Ti sbilanci? Chi vince il campionato?
Io dico Morazzone, sono una squadra completa e la qualità che ha davanti farà la differenza, è inciampato con il Tradate ma magari proprio quella sconfitta, l’unica del campionato, gli darà qualcosa in più, sarà comunque una lotta serrata con l’Olimpia, altro buonissimo team, ma se devo scegliere dico Morazzone”.

Gorla Minore non è solo prima squadra, come stanno andando le cose nel settore giovanile?
Bene, siamo molto soddisfatti, la Juniores al momento ha chiuso in zona playoff, ritornando fra le prime cinque grazie soprattutto ad un rush finale entusiasmante, l’under 18 sta facendo più fatica ma lo avevamo messo in conto, mentre i 2007, 2009 e 2010 sono primi nei rispettivi gironi; a Gorla il settore giovanile resta il fiore all’occhiello, sono anni che lavoriamo duramente, anni in cui siamo stati anche un po’ sfortunati, adesso ci godiamo la vetta in queste categorie dove vincere significa accedere ai regionali, ci proveremo fino all’ultimo perché sarebbe la giusta ricompensa per il lavoro fatto in questi anni, i risultati di oggi sono una conseguenza di tutto ciò che abbiamo seminato”.

Fare bene con il settore giovanile significa anche avere più certezze in futuro per la prima squadra, ma vale anche il discorso inverso, una prima squadra che spicca è un ottimo richiamo…
Esatto, il nostro obiettivo è dare continuità a questi ragazzi, coltivarli, farli crescere e portarli ad esordire fra i grandi, è chiaro che bisogna lavorare in un certo modo affinché arrivino lì e siano pronti, ma è vero anche che se la prima squadra fa bene funge da punto d’arrivo e diventa ancora più stimolante per tutti”.

Tornando proprio ai grandi, possiamo dire che la tua rosa si è sempre fatta trovare pronta, anche chi ha giocato meno ha dato il suo contributo, ma c’è qualcuno da cui ti aspetti qualcosa in più in questa seconda parte?
Sappiamo tutti che ci è mancata un po’ la nostra punta di diamante, Mattia Malatesta, è un giocatore che quando si accende fa la differenza, abbiamo bisogno delle sue giocate ma lo sa benissimo anche lui, forse ha patito un po’ mentalmente il passaggio di categoria ma le sue qualità non si discutono, il gruppo crede in lui e confida in lui, aver portato De Luca a Gorla può essere solo uno stimolo visto che sono anche amici, sono fiducioso anzi siamo fiduciosi, certi che Mattia tornerà al suo livello nel girone di ritorno e ci darà una grossa mano”.

E personalmente cosa significa per te mettere in cascina un’esperienza di questo calibro?
Significa crescere, significa avere tantissimi nuovi stimoli perché indirettamente mi confronto con allenatori più esperti di me e che conoscono bene questa categoria, vedi Caon, Cau, Bongiolatti, tutti allenatori da cui posso imparare, sapevamo che salire in Prima Categoria significava alzare il livello anche da questo punto di vista”.

Infine, cosa chiedi al 2024?
Mi auguro di poter raggiungere più categorie regionali possibili con le squadre del settore giovanile, e poi mi auguro di poter fare i playoff sia con la prima squadra che con la juniores, sarebbe veramente il coronamento di una grande annata ma anche di un grande sogno”.

Mariella Lamonica

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