-8. Otto finali attendono il Città di Varese da qui alla fine della stagione, otto partite accomunate da un unico obiettivo: vincere e salvarsi. Al netto della sconfitta di Busto Garolfo contro l’Arconatese in cui la differenza di valori in campo tra la terza forza del campionato e la terzultima non si è vista (se non, aspetto da non sottovalutare, nel cinismo sotto porta), la classifica biancorossa è rimasta tutto sommato inalterata.

Villa Valle e dirette contendenti hanno guadagnato in media un punto che, vista la situazione, fa cambiare poco: la distanza rispetto ai giallorossi bergamaschi (attesi all’Ossola domenica prossima) è passata da otto a nove punti, ma con lo scontro diretto in vista (e la successiva delicatissima trasferta veneta contro il Sona penultimo) il campionato del Varese non è ancora pregiudicato. Se anche ieri si sono registrati passi avanti a livello di prestazione (Arconatese ingabbiata e incapace di esprimere il suo gioco), è mancata ancora una volta la vittoria; non è invece mancato il supporto del pubblico e della Curva, pronti a sostenere la squadra fino alla fine.

Online, invece, si registra ancora un discreto pessimismo seppure bilanciato da una buona dose di fiducia. Tra i più realisti c’è Ermanno Valli: “Finché la matematica non ci condanna bisogna crederci, ma la realtà e molto triste“, mentre Maurizio Sciammarella lancia la sua predizione sulla domenica a venire: “C’è poco da dire… se la prossima col Villa Valle la vinciamo, e la vedo parecchio dura, abbiamo ancora qualche speranza… altrimenti siamo in Eccellenza già da domenica“. Il problema, inutile girarci intorno, è l’incapacità di trovare il gol e Lorenzo Panigati lo sottolinea: “Oggi tutto sommato la prestazione c’è anche stata, ma se non si segna non si va da nessuna parte“, al punto che Ruggero Ruggeri si chiede: “Nessun bomber svincolato all’orizzonte?“.

Contro i pessimisti si scaglia Marco Tigros: “Adesso aspettiamo i commenti dei tifosi da divano che diranno sicuramente che retrocederemo. Ormai il disastro è stato fatto, le colpe sono evidenti, ma ora alzare bandiera bianca non serve. Ci saranno tre scontri diretti con Villa Valle, Sona e Caronnese… li vinci, ti salvi. Ad oggi non siamo retrocessi, ce la possiamo giocare“. Davvero encomiabile la passione dell’utente che si schiera fieramente al fianco della squadra, per quanto, nell’entusiasmo, abbia tralasciato il fatto che attualmente il Varese è matematicamente retrocesso (vista la posizione, una distanza pari o superiore a otto punti dalla tredicesima posizione non consentirebbe la disputa dai playout) e che tre vittorie negli scontri diretti non garantirebbero la certezza della permanenza in categoria poiché il destino dei biancorossi dipende anche dai risultati degli altri campi.

Forse anche per questo, all’interno della diatriba online, Francesco Argiro commenta: “Io sono un tifoso da divano e dico con tutta la mia sincerità che retrocediamo“. Non è tra i più ottimisti nemmeno Enrico Bellorini: “Ancora 8 partite e questo strazio finisce. Spiace per Porro che meritava di allenare una squadra vera“, ma non manca una folta schiera di supporter certa che la squadra raggiungerà la salvezza.

Io ci credo ancora!” tuona Andrea Catella e Luca Papotti gli dà man forte: “Mai mollare! Chi non ci crede stia a casa“. Stefano Pauletto si unisce al coro (“Ce la faremo forza Città di Varese! Non molliamo“) insieme a Renato Coraggio (“Mai mollare… resteremo in Serie D“); dello stesso avviso Mauro Olivares: “Continuiamo a crederci fino in fondo alla salvezza“.

Visto il momento, è inevitabile trovare una divisione all’interno della tifoseria per quanto tutti siano accomunati da quella speranza chiamata salvezza. Per natura c’è chi tende ad essere più ottimista e chi più pessimista: di sicuro, però, in caso di epilogo positivo, anche il più pessimista sarà ben disposto a salire sul carro biancorosso e chiunque sarà pronto a stringersi per far spazio agli altri su quel carro. Questo perché l’obiettivo comune di qualsiasi tifoso del Varese è la salvezza. Poco importa il come: in otto finali questa squadra può e deve compiere l’impresa.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui