-3. Ad oggi il futuro il del Città di Varese sembra un po’ più roseo (ma ci sarà ancora da soffrire) e quel playout che fino a qualche giornata fa pareva impossibile è adesso realtà (da difendere). Il 2-1 sulla Caronnese vuol dire tanto per i biancorossi che, con buona pace del triste destino rossoblù (retrocessione in Eccellenza dopo 14 anni), devono guardare a sé stessi e, perché no, godersi il momento.
Due vittorie consecutive era roba che mancava da parecchio, praticamente da un girone visto che l’ultimo doblete risale alla doppia vittoria per 2-1 su Caronnese e Folgore Caratese all’andata. E, proprio con i brianzoli domenica prossima, dalle parti di Varese si cerherà il tris per cementare i playout (o sognare anche altro).
Poco importa come sia arrivata la vittoria perché quello che conta è mettere punti in cascina e, al contrario, averlo fatto in un match complicato, in cui gli avversari hanno saputo approcciare meglio la sfida e tenerla aperta fino alla fine (la Caronnese avrebbe meritato qualcosina in più), avvalora la tesi degli ultimi tempi: il Varese è tornato ad essere Squadra con la “S” maiuscola.
Aspetto che i CUV hanno chiaramente manifestato a inizio partita esibendo lo striscione: “Agli errori si può rimediare, c’è una città da riconquistare“. L’atteggiamento della curva nei confronti del gruppo è diametralmente cambiato dal ritorno di Gianluca Porro in panchina, un vero cuore biancorosso (proprio come i tifosi) che ha saputo subito, al netto dei risultati, riaccendere la passione della piazza. I tifosi questo gliel’hanno sempre riconosciuto e ad ogni partita non mancano i cori di incitamento nei confronti del tecnico e della squadra. Lo stesso non si può dire della presidenza, ma il messaggio della Curva è già di per sé esplicativo e la dirigenza ha le carte in regola per riconquistare davvero la città. Intanto, seppur formalmente non ne faccia parte, il messaggio di Filippo Lo Pinto di sabato è stato ben recepito e il weekend sportivo varesino è stato davvero indimenticabile: Mastini campioni dell’IHL, Varese vincente a Caronno, Pallacanestro Varese corsara a Trieste e, giusto menzionarli, Skorpions Varese trionfatori all’Ossola contro i Warriors Emilia. La Varese sportiva, nei momenti difficili, risorge sempre.
Tornando esclusivamente al Città di Varese, i tifosi non possono che essere soddisfatti del risultato e fiduciosi in vista dei prossimi appuntamenti. “Bravi ragazzi – comincia Roberto Marasco –, tre punti d’oro. Concentrati fino alla fine“. Leo Rossoni evidenzia un paio di aspetti in particolare: “Due cose su tutte: il pubblico varesino (eravamo in maggioranza…) e i tre punti. Avanti tutta“. Alessio Ramponi riassume così il match: “Cinque minuti sugli scudi. Poi tanta sofferenza“. Protagonista della partita (e della precedente vittoria), il classe ’05 Pietro Settimo sta scaldando i cuori biancorossi e Gaetano Caltagirone si coccola il talentino: “Grande Pietruzzo! Largo ai giovani bravi!“.
“Bisognava cambiare allenatore prima – è il pensiero di Walter Alif che alza la posta in gioco –. Se le vinciamo tutti e quelle della zona playout frenano c’è una possibilità di evitare i playout“. Ottimismo che viene placato da utenti più pragmatici, tra cui Francesco Broggini che sentenzia: “Vittoria importante, ma siamo ancora messi male… per cui concentriamoci sui prossimi incontri… i conti li faremo alla fine“. La fiducia è però ritrovata e in questo momento è la cosa che più conta. Le sfide con Folgore Caratese, Sporting Franciacorta e Lumezzane decideranno il destino dei biancorossi che, intanto, si godono l’unica certezza: il Città di Varese c’è.
In conclusione, però, è giusto dare spazio alla Caronnese che si congeda dalla Serie D al termine di una stagione complicata. Lo fa in primis Marco Giovanni Battista Guarnotta scrivendo: “Triste destino per un derby che doveva rappresentare una giornata di festa per entrambe le squadre. Onore alla Caronnese per avere militato in Serie D da protagonista“. L’augurio finale spetta però ad un tifoso rossoblù, Pino Plateroti: “Dispiace moltissimo. Speriamo di poter ricostruire la Caronnese che i tifosi meritano“.
Matteo Carraro