Quando Vargas dice che “Come gli allenatori preparano le partite, allo stesso modo devono farlo anche gli arbitri” nasconde un’inesattezza relativa dentro ad una verità assoluta. Nel senso che sulla complessiva inadeguatezza di una parte cospicua della classe arbitrale di Lega Pro sussistono pochi dubbi. Così come sul fatto che le ultime due con Virtus Verona e Pro Sesto il Tractor non le abbia esattamente preparate a dovere. Altrimenti non spiegherebbero il doppio 0-2 all’intervallo, i cinque cambi totali al 45’ e i secondi tempi chiaramente migliori dei primi.

Il buono

Inerzia declinante da ribaltare domenica prossima nel buono sconto (salvezza o playoff a discrezione dei punti di vista) della 31^. Quando l’oroscopo prevede l’ostacolo Triestina (ore 14.30, stadio “Rocco”). Alabardati penultimi in classifica e reduci dall’1-0 subito a Mantova dopo 7 punti nelle precedenti 3 uscite. Non l’avversario più consono all’invocato rimbalzo tecnico tigrotto. Ma quale lo sarebbe con una Pro Patria così depressa?                                       

Il brutto

Già perché l’altro giorno allo “Speroni” contro la riconfermata capolista hanno lasciato parecchi dubbi (forma eufemistica), alcune scelte iniziali (Ferri lontano dalla condizione migliore, Castelli non congruo al piano partita, forse anche Vaghi interprete di un match ricco di divagazioni sul tema). Soprattutto, però, ha stupito la timidezza nell’interpretazione biancoblu della prima frazione. Linea difensiva bassissima, squadra lunga, punte isolate. Di fatto, la rinuncia ai propri principi di gioco per non concedere campo e prestare il fianco alla formazione di Andreoletti così come era occorso all’andata. Ma cambiare l’ordine dei fattori ha prodotto beffardamente lo stesso risultato. Persino nella sinossi tecnica della sfida.

Il creativo

Ma anche cattivo (nell’estensione leoniana dello specifico arbitrale) sarebbe calzato a pennello. Perchè poi c’è anche Sajmir Kumara. Il quinto anno scaligero/albanese ha provato a giocarsi il passaggio al piano di sopra con una direzione davvero scadente per lettura e senso del gioco. Per ragioni tutte sue il fischietto di giornata ha preferito anteporre alle cose viste, le supposte. Concetto sul quale è difficile sfuggire al doppio senso da trivio.

Giovanni Castiglioni

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