In soli 3 anni il Caesar ha già vissuto tanto: la fondazione, passando per una promozione al primo anno in Seconda Categoria, un ottimo campionato da neopromossa contro formazioni più esperte, ma la voglia dei gialloneri di stupire il mondo non è diminuita. Al Caesar Underground si è aperto il sipario sulla terza stagione della società di Cesare Orlando che, nonostante il livello altissimo previsto per questa nuova annata, non ha nascosto l’ambizione di una realtà piccola, ma con tanta voglia di dimostrare di potercela fare.

Il primo a parlare alla squadra è stato il presidente Cesare Orlando: “Siamo qui per parlare. Sappiamo la storia di questa squadra: l’abbiamo fondata ed al primo anno mi ero posto l’obiettivo di vincere, con tutti che mi davano del pazzo. La scorsa stagione dovevamo essere la squadra materasso, ma io credevo nel quinto posto: siamo arrivati a due punti dalla quinta posizione perchè abbiamo mollato quando abbiamo capito che non sarebbe servito per i playoff – ma il discorso non si limita al passato e si proietta sul futuro – Quest’anno voglio i playoff, non mi interessa come, ma sono l’obiettivo minimo: secondo me possiamo arrivare tra le prime tre. Non abbiamo nulla a livello tecnico più degli altri, ma abbiamo la voglia e la grinta e abbiamo tassellato la squadra. Abbiamo fatto sacrifici che per voi sono invisibili: qui non si pensa al lungo termine, noi vogliamo solo fare meglio di anno in anno. L’obiettivo è sempre quello di togliere la D di dilettantistico dal logo in sette anni dalla fondazione e per farlo quest’anno bisogna salire. Se tutti remeremo dalla stessa parte possiamo fare un miracolo calcistico“.

A prendere parola è stato poi mister Fusco: “Dirò quello che ho già detto al primo allenamento: è stato difficile tenere tutto in piedi e noi dobbiamo essere all’altezza di ciò che ha fatto per noi la dirigenza. Il Caesar resiste a tutte le difficoltà, e ne abbiamo più degli altri, ma in questi 10 mesi voglio il massimo da ognuno di voi. Il calcio è uno strumento, non un obiettivo. Chiedo di rispettare quattro principi: altruismo, rispetto, impegno e serietà, con questi usciremo da qualsiasi difficoltà e, quando lo si fa insieme, ha un altro valore“.

Andrea Vincenzi

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