Al giro di boa della stagione è come sempre tempo di bilanci e, classifica alla mano, possiamo capire se le ambizioni pre-season delle venti squadre del Girone A di Serie D sono state rispettate oppure no. Ad oggi, come abbiamo visto, la situazione è relativamente chiara ma tutti i giochi sono ancora apertissimi: dalla vittoria del campionato ai playoff, scendendo fino ai playout e la zona retrocessione tutto può succedere. Nel frattempo, ecco il nostro Pagellone invernale:

CHISOLA 9

Chi se l’aspettava? Dopo la salvezza dello scorso anno, forse quasi nessuno avrebbe immaginato di vedere il Chisola al secondo posto della graduatoria a -4 dalla capolista Alcione. Eppure i piemontesi sono lì e non certo per caso: ad una precisa idea di gioco imposta da mister Ascoli, i torinesi hanno aggiunto i tasselli giusti (Ponsat e Rizq 16 gol in due) per risultare incisivi in attacco (terza squadra per fatturato offensivo con 27 gol fatti) e solidi in difesa (15 al passivo, la quarta miglior difesa del Girone), rivelandosi la miglior squadra in trasferta (ben 21 punti). Ora la domanda non può che essere una: il Chisola continuerà così?. Stupefacente

ALCIONE 8.5

Inizio in sordina (complice un calendario difficile), poi le qualità degli Orange sono uscite e, ad oggi, l’Alcione sta rispettando i pronostici della vigilia guardando tutti da lassù. Attenzione, però: il ricorso del Bra aleggia sui milanesi che potrebbero scivolare a +1 sul Chisola e, qualora l’avvio del girone di ritorno dovesse ricalcare quello d’andata, ci potrebbero essere gli estremi per qualche ribaltone. Ad oggi, comunque, l’Alcione si conferma la squadra più forte e solida di tutte. Granitici

ALBENGA 8.5

Da una super sorpresa (Chisola) ad una sorpresona: anche la neopromossa ligure è lassù (con merito) dopo un grandissimo girone d’andata che ha visto i bianconeri insediarsi al terzo posto con 35 punti (36 se non fosse arrivata una penalità relativa alla stagione precedente), 29 gol fatti (secondo miglior attacco) e 12 subìti (miglior difesa con Alcione e Vado). C’è però da dire che l’Albenga ha appena perso bomber Barranco e la sensazione è che nel girone di ritorno ci possa essere un calo. Fin qui, comunque, il campionato ligure è da applausi. Entusiasmante

ASTI 7.5

Una bella conferma. Dopo l’ottimo scorso campionato l’Asti aveva l’ambizione di ripetersi e i biancorossi lo stanno fin qui facendo egregiamente trovandosi ad un solo punto dai playoff. Tanti alti condizionati però da qualche basso di troppo (da segnalare, ad esempio, le sconfitte con Chieri e Alba) che non pregiudicano la bontà del campionato piemontese. L’asti si conferma una bella realtà di Serie D. Coerente

VADO 7

Dopo la super stagione dello scorso anno era lecito immaginarsi che i liguri avrebbero incontrato qualche difficoltà in più. E così è stato. Al netto di ciò, i liguri si sono confermati una squadra davvero rocciosa (miglior difesa del campionato con Alcione e Albenga) anche se, con l’addio di Di Renzo, hanno inevitabilmente perso peso specifico in avanti. Una minor capacità realizzativa relega quindi i rossoblù al settimo posto (a -2 dai playoff), ma con tanti margini di miglioramento. Competitivo

VARESE 7

Voto che non accontenterà nessuno, ma che è un po’ la summa di ciò che è stato il cammino biancorosso fin qui. Di sicuro tutti vorrebbero vedere il Varese lassù (9 punti di distacco dalla vetta sono tanti, è vero), ragion per cui non mancano i detrattori del progetto che lo etichettano già come fallimentare. Analizzando ciò che è stato, vanno però fatte delle premesse: oltre al punto di penalità (non imputabile alla squadra in campo), il Varese ha pagato un’estate turbolenta tra ricorsi e contro-ricorsi che hanno consegnato ai biancorossi la certezza della Serie D solo il 4 agosto. Poi la volontà di rimodulare le ambizioni verso l’alto ha portato ad una piccola “rivoluzione” della rosa e l’amalgama del gruppo ha tardato a consolidarsi. Al netto di ciò il Varese ha sempre mantenuto una sua regolarità di rendimento chiudendo con quattro sconfitte (di cui solo quella con il Chisola è stata netta), sei pareggi (molti con rammarico) e nove vittorie. Bilancio senza dubbio positivo che consegna ad oggi un piazzamento playoff. Finale in crescita, gruppo solido e ottime prospettive per il girone di ritorno: il Varese sarà della partita fino alla fine. Solido

VOGHERESE 7

Anche i pavesi si aggiungono al novero delle neopromosse… promosse a pieni voti. Il cammino della Vogherese è stato abbastanza turbolento (già tre cambi in panchina), ma i rossoneri hanno sempre mantenuto uno standard ben al di sopra della soglia di galleggiamento confermandosi giornata dopo giornata come una bella realtà di metà classifica. Alcuni giri a vuoto (che inevitabilmente vanno tenuti in conto per una nopromossa) sono stati compensati da risultati prestigiosi come la vittoria sull’Alcione o il pareggio con l’RG Ticino. Dinamica

FEZZANESE 6.5

Le ultime due sconfitte consecutive hanno fatto scivolare i verdi nella metà destra della classifica, ma la Fezzanese si è sempre dimostrata un’ottima squadra di metà classifica. Fisica, tignosa e mai doma, la compagine ligure ha saputo mettere in difficoltà chiunque ottenendo risultati importanti (vedi la vittoria all’Ossola) e regalando sprazzi di bel calcio. Sogno playoff? Difficile, ma la regolarità di rendimento più fare la differenza. Equlibrata

BRA 6

Ci si poteva senz’altro aspettare qualcosa in più da un Bra che solitamente è garanzia dei playoff. Non che la distanza dalla post-season sia proibitiva (-4), ma la sensazione è che ai piemontesi manchi qualcosa: troppo Musso-dipendenti (10 dei 18 gol segnati sono arrivati dal bomber capocannoniere del girone) i giallorossi hanno faticato davvero tanto a portare a casa match alla portata. La difesa, comunque, si conferma di buon livello (17 reti al passivo) e la possibilità per far meglio c’è. Certezza da certificare

GOZZANO 6

Annata di transizione in casa rossoblù: senza infamia e senza lode il Gozzano si trova a + 3 sulla zona playout centrando, al momento, l’obiettivo salvezza. Ovvio, la classifica corta impone sempre massima attenzione, ma i  piemontesi hanno le carte in regola per restare in categoria senza troppo affanno: imperativo, tuttavia, trovare maggior continuità in fase di finalizzazione. Sufficiente

LIGORNA 6

Ci hanno messo un po’ ad ingranare, ma i liguri hanno finalmente trovato la quadra e, sotto la sapiente gestione di Lunardon, risulteranno uno degli ostacoli più insidiosi nel girone di ritorno: gli otto risultati utili consecutivi con cui hanno chiuso il girone d’andata sono un bel biglietto da visita per una squadra che può vantare un certo Luca Miracoli (l’ex biancorosso è fuori categoria) là davanti. Ascendente

PINEROLO 6

Se il campionato finisse oggi il Pinerolo avrebbe portato a casa l’obiettivo stagionale: altre 19 partite separano i piemontesi dalla salvezza, ma i biancoblu hanno dimostrato di esserci. Nonostante il peggior attacco del raggruppamento (12 gol fatti, come il PDHAE), una discreta solidità difensiva ha fatto la differenza. Combattivo

RG TICINO 6

Forse mezzo voto in più sarebbe stato meritato, considerando il piazzamento playoff a pari punti con il Varese, ma in questo caso sono le aspettative a influire in negativo sulla valutazione: l’RG Ticino doveva giocarsela alla pari con l’Alcione, e invece ai piemontesi è sembrato mancare qualcosa alternando alti e bassi ad una pareggite acuta (otto X). Con un potenziale del genere, rinvigorito dal mercato invernale, ci si aspetta ben altro cammino nel girone di ritorno. Infiammabile

ALBA 5.5

Iniziano le insufficienze: da neopromossa l’obiettivo non può che essere quello della salvezza, traguardo che al momento dista cinque punti. La sensazione è che ai cuneesi manchi qualcosa soprattutto in fase difensiva. Nulla di irreparabile, per carità, ma se si vuole restare in Serie D bisogna trovare lo swith subito. Insicura

DERTHONA 5.5

Non ci siamo. Nessuno si aspettava che il Derthona vincesse il campionato, sia chiaro, ma l’ambizione della vigilia era quella di competere per le zone nobili della classifica: i tortonesi si trovano invece a +3 sulla zona playout (a -10 dai playoff) e non sono mai riusciti a dare continuità anche a ottimi risultati (ben dieci i pareggi). La vittoria manca ormai da undici giornate… Arenato

LAVAGNESE 5.5

Campionato difficile per la neopromossa genovese che, nonostante il cambio di allenatore, non è ancora riuscita ad accendere il proprio campionato. Mai blackout clamorosi, mentre non sono mancati buoni risultati contro squadre più quotate; bisogna però fare molto di più per colmare il gap di quattro punti che separa i bianconeri dalla salvezza. Spuntata

BORGOSESIA 5

Dopo un avvio discreto la giovanissima squadra di mister Moretti è entrata in un vortice di risultati negativi da cui è veramente difficile uscire, a maggior ragione per un gruppo così acerbo e inesperto: la vittoria manca da undici giornate e le sette sconfitte consecutive hanno fatto sprofondare i granata in fondo alla graduatoria con appena 13 punti (i playout a +4). Il sintetico di Borgosesia, tradizionalmente campo insidioso per tutti (e Il Varese ci è caduto), è diventato terreno di conquista. Acerbo

CHIERI 5

Difficoltà in attacco e fragilità in zona difensiva: ecco l’immagine di un Chieri che può e deve fare molto di più per schiodarsi dalla diciassettesima posizione. La vittoria sul Varese, il punto più alto della stagione, sembrava potesse dare il là ad un diverso campionato ma, dopo l’immediato successo sulla Lavagnese, i torinesi ci hanno messo sette partite a ritrovare i tre punti (3-1 nell’ultimo turno sul Borgosesia). Inefficace

PDHAE 5

La cura Ezio Rossi sta funzionando. L’ex tecnico del Varese ha raccolto una squadra alla deriva e, con l’aggiunta di qualche tassello, l’ha rimessa in carreggiata (otto dei 16 punti totalizzati sono frutto delle ultime sei giornate) risalendo la china e chiudendo il girone d’andata al penultimo posto (ma in piena corsa playout/salvezza). La sconfitta di Sanremo ha lasciato qualche rimpianto, ma in Valle d’Aosta non manca la fiducia per le prossime diciannove partite. Determinato

SANREMESE 4.5

La delusione più grande del raggruppamento: dopo anni al vertice ci si aspettava di vedere una Sanremese competere con l’Alcione e invece, senza mezzi termini, il campionato dei liguri è stato fin qui disastroso. Ad oggi i biancoazzurri dovrebbero giocarsi la permanenza in categoria ai playout e solo l’ultima vittoria nello scontro diretto con il PDHAE ha risollevato la situazione evitando un Natale in zona rossa. Il mercato ha portato qualche novità, da capire se ora i buoni propositi si tradurranno in pratica o se la Sanremese sarà condannata a vivere un anno di inferno. Deludente

Matteo Carraro

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