Una stagione esaltante, capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima giornata e che con ogni probabilità sarà ricordata come una delle più emozionanti degli ultimi anni. E’ stata tutto questo e anche di più l’annata del Girone A di Terza Categoria, che con la disputa anche dei playoff ha definitivamente scritto la parola fine sulla sua stagione. Anzi, forse ancora no. Si perché c’è ancora un’ultima cosa da andare a scoprire prima di far calare il sipario definitivamente: il pagellone finale della nostra Redazione.
Tra promossi, bocciati, delusi e soddisfatti andiamo a scoprire i giudizi sulle 13 squadre protagoniste del campionato.

UNION ORATORI CASTELLANZA 9

La più bella, la più divertente e, alla fine, la più vincente. Al termine del girone d’andata mister Tamborini aveva dichiarato che nel girone di ritorno le avrebbero vinte tutte: sembrava una battuta, era semplicemente la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo capace di trasformare in ordinario qualcosa di straordinario. Difficile dire quale sia stata la vera arma in più dei gialloblu: un attacco atomico capace di realizzare ben 76 reti, individualità importanti in grado di risolvere i match anche più complicati oppure un gioco che a questi livelli è difficile trovare così ben organizzato. Fatto sta che quest’Union ha avuto il grande merito di credere in qualcosa su cui in pochi avrebbero scommesso al termine del girone d’andata, eccezion fatta naturalmente per mister Tamborini. Campioni.

AMOR SPORTIVA 8.5

Ha provato a strappare il titolo dalle mani dell’Union fino all’ultimo, alla fine la gioia più grande per i biancoblù arriva dai playoff. Non ce lo dimentichiamo, per quest’Amor la promozione in Seconda ad inizio stagione era un desiderio, non un obiettivo. Tuttavia si sa, a volte i desideri si realizzano per davvero, ed in questo senso è giusto sprecare di elogi una squadra che ha saputo fare del gruppo la sua arma in più, strappando dalle mani di formazioni più quotate il pass per la promozione. Sognatrice.

AIROLDI 7.5

Avevano stupito nel girone d’andata, non hanno smesso di farlo nemmeno nel ritorno. Ed allora ecco che il più che meritato 7.5 della prima parte di stagione si conferma anche a fine campionato. 19 punti da febbraio in poi, 20 quelli da settembre a dicembre: numeri che raccontano di un equilibrio mai smarrito dai ragazzi di Bosoni, che con ampio merito si prendono una quinta piazza assolutamente impronosticabile ad inizio stagione. Rivelazione.

BEATA GIULIANA 6.5

Voi ve la sentite di giudicare insufficiente una squadra che fino all’ultimo secondo della finale playoff è stata lì a lottare per una Seconda ambita fin da inizio stagione? Noi sinceramente no, anche se ad inizio stagione i pronostici erano tutti dalla sua parte. Sia in campionato che nei playoff i rossoblù hanno provato in tutti i modi a ri-regalarsi la Seconda, ed alla fine sono stati solamente dei piccoli, ma stramaledettamene decisivi dettagli a rendere altamente amara una stagione che, ad comunque sia, non può essere considerata insufficiente. Lottatrice.

BUSTO 81 6.5

Chiamati a fare quel passettino in più dopo la prima stagione d’esordio, il Busto 81 conferma in quest’annata il suo percorso di cresciuta, chiudendo con 11 vittorie, 37 punti ed il sesto posto in classifica. Una sufficienza più che abbondante per i biancorossi, che finché hanno potuto sono rimasti in scia del treno playoff, dando del filo da torcere anche al quartetto che si stava giocando il titolo (chiedere all’Arnate per informazioni). In crescita.

SUMIRAGO 6.5

L’annata di transizione di cui si parlava ad inizio anno è stata più dolce del previsto per la truppa di mister Aiello, che con il suo settimo posto frutto di 27 punti si può dire tutto sommata soddisfatta della stagione appena conclusa. I tanti cambiamenti, ed il massiccio ringiovanimento della rosa fatti l’estate scorsa infatti, non imponevano a questo Sumirago alcun obiettivo di classifica, bensì la costruzione di un gruppo che avrebbe fatto da base per le stagioni a venire. Una missione che si può dire compiuta per i biancoblù, che ora proveranno nella prossima stagione ad alzare l’asticella. Terreno fertile.

AZALEE GALLARATE 6.5

Alla sua prima stagione l’Azalee Gallarate si prende con merito un’ampia sufficienza che farà sicuramente da base per la prossima stagione. 24 punti in 24 partite, media di un pareggio a giornata. Certo il percorso non è stato fatto solamente da pareggi, anzi a dire la verità i rossoblù sono l’unica squadra del campionato a non aver racimolato nemmeno un X in tutto il suo campionato. Poco male, la formazione di Gallarate si porta a casa un’ampia dose di esperienza e soprattutto la consapevolezza di avere tra le mani un diamante che risponde al nome di Stiven Paredes, capocannoniere del torneo e assoluta rivelazione della stagione. Buona la prima.

CEDRATESE 6

L’ambizione per un piazzamento playoff c’era, e se fino alla pausa natalizia i gallaratesi potevano ancora considerarsi in lotta per un posto tra le prime 5, con l’avvio del girone di ritorno i sogni per la post season hanno iniziato definitivamente a sfumare. Non un fallimento sia chiaro, l’approdo ai playoff sarebbe stato un risultato più che superlativo, tuttavia non era utopico poter raggiungere qualche punto in più ed un coinvolgimento nelle posizioni un po’ più alte per i biancoazzurri. Sufficiente.

AURORA GOLASECCA 6

Dopo un girone d’andata da incubo chiuso con una sola vittoria in 12 gare, il Golasecca si è rimboccato le maniche ed ha iniziato a correre per cercare di togliersi di dosso la brutta etichetta dell’ultima in classifica. I 15 punti conquistati nel girone di ritorno sono stati la risposta sul campo alle critiche della prima parte di stagione, guadagnandosi una piena sufficienza per un percorso in crescendo. Caparbia.

SCHOOL OF SPORT 6

Alcuni exploit visti nella prima parte di stagione come la vittoria sull’Arnate o il pareggio sul campo dell’Union avevano fatto pensare che il percorso della neonata società di Busto Arsizio potesse decollare già nel girone di ritorno. Aspettative probabilmente fin troppo eccessive per una squadra alla sua prima stagione, che per l’appunto nella seconda parte di stagione è andata a scontrarsi con i naturali scogli di una formazione al suo debutto in Terza. Poco male comunque, la formazione di mister Desiderati esce da questo campionato con un ottimo bagaglio di esperienza ed una sufficienza più che meritata. Primi passi.

ARNATE 5.5

All’andata dottor Jekill, al ritorno mister Hyde. Appare quasi inspiegabile il cammino di quest’Arnate, passata da squadra solida, matura e Campione d’Inverno a formazione imprecisa, scarica e fuori dai Playoff nel giro di pochissimi mesi. Difficile dire cosa non abbia funzionato tra le file dei bianconeri in questo girone di ritorno, fatto sta che se il giudizio sulla prima parte di campionato era stato un 8 pieno, quello su questa seconda parte non può che essere insufficienza a tutti gli effetti, gravata ancora di più dalla mancata disputa pure dei playoff. Suicida.

CENTRO GERBONE 5.5

Chiudere all’ultimo posto non è mai una cosa di cui essere allegri, anche se la tua squadra è nata da appena 12 mesi, con un gruppo ed un allenatore totalmente nuovi ed avresti tutte le attenuanti del caso per giustificare questo piazzamento. La realtà però è che per impegno e voglia di fare bene questo Centro Gerbone di attenuanti non ne vuole trovare. Le difficoltà di quest’anno sono ben consapevoli nella mente di mister Palumbo e siamo sicuri che si trasformeranno in benzina nella gambe dei suoi già dalla prossima stagione. Rimandato (ma con estrema con fiducia).

SAN LUIGI ACADEMY VISCONTI 4.5

Sono bastate poche giornate per capire che i proclami di un immediato ritorno in Seconda non sarebbero stati confermati sul campo. Tanti giovani e un progetto di rifondazione molto a lungo termine hanno imposto alla formazione di Maresca un campionato di bassa classifica, al contrario di quanto ci si potesse immaginare. E se anche con gli episodi e gli infortuni la squadra biancoblu non ha avuto particolarmente fortuna, i numeri di una stagione negativa impongono ben pochi alibi, con solo 6 punti nel girone di ritorno ed il peggior attacco con 21 gol fatti. Cantiere aperto.

Francesco Vasco

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