È andato in archivio il girone d’andata di Prima Categoria ed è tempo di dare i voti. Promosse? Bocciate? Rimandate? Squadra per squadra ecco l’analisi dopo le prime 15 giornate, ma anche le aspettative in vista del 2024.

OLIMPIA TRESIANA 8.5

Bella, a tratti bellissima, fresca, spumeggiante e con tanto ritmo: è questa l’Olimpia. Prima della classe con 37 punti, un attacco atomico da 40 gol (con una grande varietà di marcatori), ed una difesa imperforabile, appena 7 le reti subite, sono numeri che nemmeno se sfogli tutte le classifiche della Lombardia trovi e questo dovrebbe bastare per raccontare il girone d’andata della banda di Bongiolatti. Due inciampi, di cui uno con il Morazzone, in cui forse sono mancati i dettagli, ma per il resto viene difficile scovare altri nei in questo percorso. È chiaro che se abitui così bene il pubblico, sai anche che nella seconda manche le aspettative salgono e domare la pressione per i prossimi quattro mesi può essere stimolante e complicato da una parte, ma anche una grande prova di maturità, dall’altra, e se si vuole vincere bisogna essere maturi. A te la scelta, Olimpia.
Mantra per il 2024: volare oh oh, cantare oh oh oh.

MORAZZONE 8

Un girone d’andata ai limiti della perfezione, 36 punti, il 2° posto in tasca, 35 gol fatti ed 11 subiti, il capocannoniere del gruppo (Ghizzi, 14 reti) che d’invecchiare proprio non ne vuole sapere, una rosa competitiva e completa, la bella vittoria nel big match con l’Olimpia, un allenatore con le idee chiare, ed un gruppo che ha anche tanta voglia di rivalsa dopo la retrocessione dello scorso anno…e come mai questa squadra non è prima in classifica? Cerchiamo il pelo nell’uovo ed aggrappiamoci ad uno spirito di adattamento che forse in qualche occasione è mancato. Sì perché 3 pareggi che maturano, oltre che sul campo del Gorla Minore, sul campo del Victoria e sul campo della Sommese, ed una sconfitta rimediata sul campo del Tradate, lasciano pensare che forse quando la Prima Categoria si mostra nel suo lato più ostile, questo Morazzone non sempre riesce ad interpretarla nel modo giusto (avversarie permettendo, sia chiaro). Lavorare paga sempre, ma magari il “segreto” sta in un pizzico di leggerezza in più, in fondo bisogna essere leggeri per volare alto.
Mantra per il 2024: senza fretta, senza sosta.

FOLGORE LEGNANO 7.5

Noi questa realtà l’abbiamo già conosciuta qualche annetto fa, e proprio come qualche annetto fa sapevamo di avere a che fare con una compagine che più di tutto fa gruppo. Alla voce “vendere cara la pelle” c’è sempre Folgore Legnano di fianco, perché hai voglia a dire “ce ne sono di più forti” (che oggettivamente potrebbe pure essere vero) ma se metti in fila 36 punti (33 gol fatti, 11 subiti), se le vittorie consecutive sono ben 10 (la Folgore non perde dalla 5ª giornata), sai già che il caso centra poco e che comunque se si parla (anche) di fortuna bisogna ricordarsi che la fortuna è dalla parte degli audaci. Ora il compito è arduo, mantenere questo trend un’impresa, ma in fondo per quale motivo tirarsi indietro sul più bello? Con un Raso in meno (andato all’Accademia Inveruno) ed un Bonomelli in più (rientrato a dicembre dopo un lungo infortunio), la banda di Amendolara in fondo lo sa che il destino di questa stagione è tutto nelle sue mani.
Mantra per il 2024: osare per vincere.

GORLA MINORE 7.5

Ma che bella sorpresa questo Gorla Minore! Da neopromossa potrebbe sempre essere tutto più difficile, ed invece l’entusiasmo gorlese e la voglia di stupire hanno preso il sopravvento, portando i ragazzi di Viceconti fino al 4° posto in classifica con 32 punti (28 reti fatte, 16 subite). Una sola sconfitta, per mano della capolista Olimpia, qualche pareggio qua e là, tra cui quello con il Morazzone, ed un percorso encomiabile fatto talvolta di buon calcio, talvolta di cinismo a livello acuto. Sognare, ora, non costa più nulla e con l’arrivo di De Luca può davvero succedere di tutto, vietato però specchiarsi oltremodo, gli applausi piacciono a tutti ma il vero traguardo dista un intero girone.
Mantra per il 2024: tra sogno e realtà.

TRADATE 7

Diciamoci la verità, quando si nomina il Tradate spesso si parla di un gioco scarno, di una “spettacolarità” che manca, del campo che non ti permette di giocare come vorresti e bla bla bla…; però poi guardi la classifica, vedi 24 punti (-3 dai playoff), appena 14 reti subite (solo Olimpia, Morazzone e Folgore Legnano hanno fatto meglio) e 19 gol fatti, pochissimi per essere una sesta della classe. Come diceva il dottor Agnelli? Vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta? E allora che piaccia o non piaccia, i ragazzi di mister Curatolo sono appena dietro le prime della classe e con un Aloe in più, che per carità non avrà più vent’anni ma nemmeno la (non) classe di Vampeta e Belfodil, potranno e vorranno dire la loro. Dulcis in fundo: impossibile non citare la chiusura del girone d’andata con vittoria sul Morazzone per 2-0 (in campionato sono gli unici ad esserci riusciti).
Mantra per il 2024: fino alla fine.

LUINO 7

Mezzo voto in più perché il percorso in Coppa Lombardia gasa tantissimo e perché arrivare ai quarti della competizione parallela mettendo in riga compagini come Olimpia, Morazzone, Nuova Abbiate, Corbetta…quel mezzo voto lo vale tutto. In campionato si poteva fare di più? Si doveva fare di più. Se è vero che forse si è caricata la squadra di aspettative eccessive alla vista di nomi come Pavanello, Lercara, Gningue, Olaya Sanchez, ecc, è vero anche che ci si è crogiolati un po’ troppo su questi allori e meno sulla compattezza difensiva, da sempre perno imprescindibile in una Prima Categoria dove per stare in alto devi subire poco, anzi pochissimo. Troppe le 21 reti incassate, va meglio sul fronte offensivo con i 28 gol messi a segno, la classifica parla di un 7° posto a -4 punti dai playoff. Ora con un Pavanello in meno (andato all’Esperia Lomazzo) ed un Asero, Incarbone, Seno, Nasali in più, le scuse sono finite e l’accoppiata playoff + semifinale di Coppa Lombardia (o magari oltre) non può essere utopistica, ma questo mister Giallonardo lo sa benissimo.
Mantra per il 2024: piede sull’acceleratore.

NUOVA ABBIATE 6.5

Da un lato ci metti i grandi nomi, un mister di spessore, una società particolarmente ambiziosa ed anche l’essere neopromossi, dall’altro ci metti i 26 punti in classifica ed un 5° posto che però, ad oggi, non basterebbe per acciuffare i playoff (troppo il gap di 10 lunghezze con la seconda Morazzone) e se vuoi fare un’analisi completa aggiungi anche i 14 gol subiti (dietro solo ad Olimpia, Morazzone e Folgore Legnano) ed i 18 mesi a segno (bottino misero per puntare a lidi di gloria)…quindi? Quindi è un po’ bastone e un po’ carota. Bastone perché era lecito aspettarsi di più, carota perché dopo un avvio decisamente sottotono e complicato, la squadra si è comunque rialzata e si è portata a ridosso delle prime. Il mercato invernale ha portato nuovi pezzi al puzzle gialloblù, a mister Caon il compito di incastrarli alla perfezione per completare il quadro da appendere in salotto.
Mantra per il 2024: ciak, si gira…azione!

UNION VILLA CASSANO 6

Caro Union Villa Cassano, ce lo racconti tu questo girone d’andata? 21 punti e l’ottavo posto in classica, a -6 dai playoff, era davvero il massimo che potessi fare fino ad oggi? Finire ko in quasi tutti gli scontri con le big come lo spieghi? Non ti sembra che i 27 gol fatti ed i 21 subiti siano numeri che non rappresentino il tuo totale valore? Certo, ancora nulla è perduto, certo Stefanazzi resta una grande sicurezza (13 gol per lui), ma dove è finito lo smalto della passata stagione? Dove sono finiti quella grinta e quel carattere che ti avevano spinto fino alla finale di Coppa Lombardia? Aiutaci a trovare le risposte a queste domande ma non tanto a parole, fallo con i fatti. Perché a prescindere da come andrà, mollare non fa parte del gioco, né tantomeno della tua indole. Ma bisogna dimostrarlo, bisogna crederci, bisogna mettere sul campo tutto ciò di cui sei capace, perché sei capace. Facci sapere cosa intendi fare, attendiamo tue. Firmato: il gioco più bello del mondo.
Mantra per il 2024: basta tiratine d’orecchie.

SOMMESE 6

Alzi la mano chi riesce a capirci qualcosa di questa Sommese. Si vive sulle montagne russe passando da risultati discutibili a risultati inaspettati. Sì perché pareggi con il Lonate, pareggi con il Laveno e storci il naso, poi però fai 1-1 con il Morazzone e ti ripeti con l’Olimpia e ti stropicci gli occhi per capire se è vero. What? Sicuramente c’è un dato che strappa consensi ed è la difesa, appena 19 reti subite, male invece l’attacco con 13 gol all’attivo, troppo pochi a prescindere dall’obiettivo, ma la 9ª posizione ed i 18 punti accumulati danno comunque certezze in vista del girone di ritorno. Bisogna, però, trovare più continuità e soprattutto vincere qualche scontro diretto per la salvezza, le partite valgono tutte tre punti ma il rischio di qualche parimerito nella classifica finale non è poi un’ipotesi tanto remota, senza contare che quelle sono vittorie che danno qualcosa in più anche e soprattutto a livello mentale.
Mantra per il 2024: equilibrio.

VICTORIA 6

Ci si può girare intorno, ma la verità è che se chiudi la stagione precedente salvandoti in un playout all’ultimo respiro, puoi anche comprare Mbappè, Haaland e Bellingham ma dovrai comunque ripartire da capo. A prescindere dal fatto che al Victoria non siano arrivati né Mbappè, né Haaland né tantomeno Bellingham, i gialloblù hanno scelto la via della ricostruzione con pazienza ed entusiasmo. Mister Turri ed i suoi ragazzi hanno raccolto applausi in più di un’occasione per il gioco espresso, ma questo non è sempre andato di pari passo con i risultati. 10ª piazza con 17 punti, 22 gol fatti e 25 subiti, il merito di aver fermato una compagine come il Morazzone (ma non solo) è giusto riconoscerlo, ora, però, bisogna puntare forte sugli ultimi arrivati ed alzare l’asticella, perchè il girone di ritorno si prospetta complicato e perché chi sbaglia, d’ora in avanti, paga doppio.
Mantra per il 2024: cercasi efficacia.

CANTELLO BELFORTESE 6

L’obiettivo salvezza diretta dichiarato ad inizio anno, al momento è nelle mani della squadra biancorossa (11° posto con 16 punti), certo non senza qualche patema, ma tutto sommato la formazione tornata in Prima Categoria sta facendo il suo. E lo sta facendo con alle spalle un cambio d’allenatore (da mister Fusillo a mister Epifani) e lo sta facendo lottando con le unghie e con i denti. C’è da tenera alta l’attenzione perché il pericolo è dietro l’angolo e la classifica è cortissima, c’è anche da migliorare un po’ i numeri (18 gol fatti e 25 subiti) ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. 
Mantra per il 2024: non perdere la bussola.

LONATE CEPPINO 5.5

Dopo la stagione dal duplice volto di un anno fa, si pensava che in questo campionato tutto potesse essere un po’ più agevole, vuoi per l’arrivo di un mister esperto come Castiglioni, vuoi per una rosa che è stata rinvigorita, ed invece i punti sono 11, i gol fatti solo 12 (terzo peggior attacco) e la difesa ha subito 30 reti. Se la domanda è “ci si aspettava qualcosa in più”, la risposta è “ci si aspettava qualcosa in più”. Nessun volo pindarico, sia chiaro, ma essere arrivati a cambiare tecnico (è subentrato mister Airoldi nelle ultime tre giornate), dimostra come qualcosa si sia inceppato troppo in fretta. Non resta che salire a bordo della nave salvezza e remare tutti nella stessa direzione. C’è solo un modo per non annegare nel mare in tempesta. 
Mantra per il 2024: nuotare, nuotare, nuotare.

ARSAGHESE 5

Ecco un’altra delle formazioni da cui ci si aspettava tutt’altro campionato, magari non proprio incollata ai playoff, ma di sicuro non distante la bellezza di 14 punti. Arsago è storicamente una piazza che lotta per i piani alti o che quanto meno sta lì lì con le big del girone, dopo questa prima parte di campionato ci troviamo invece al cospetto di un team che ha collezionato appena 13 punti ed è quint’ultimo, ad oggi sarebbero playout. I numeri parlano anche di una buona difesa (19 reti subite la collocherebbero nella “colonnina di sinistra”) e di un pessimo attacco, 15 gol, meglio solo di Laveno, Ceresium, Lonate e Sommese. L’assenza di un vero bomber sta costando carissima alla banda di Sciarini, ma centravanti a parte si pensava che alcune scommesse potessero essere più vincenti di quanto invece si siano rivelate fino ad oggi. Il mercato invernale ha portato forze fresche (Zaro, Marcolin, Liano) ora è lecito chiedere quei gol e quella manovra offensiva che spinga i biancorossi fuori dalla propria metà campo, tradotto, fuori dalle sabbie mobili. Come dice il proverbio, sbagliando s’impara? 
Mantra per il 2024: imparare in fretta.

SAN MICHELE 5

San Michele cosa combini? Una squadra abituata a girovagare in ottiche diverse, d’un tratto inciampa e fa un bel tonfo, un tonfo non indolore e tantomeno silenzioso. La scorsa estate sembrava ci fossero tutti i presupposti per il salto di qualità ed invece qualcosa è andato storto. Partiti con mister Genovesi, dopo un mese o poco più la società ha scelto di puntare sui fratelli Barassi come nuova guida tecnica per ridare entusiasmo ad un ambiente apparso spento, disorientato. Se è vero che è arrivata una ventata di freschezza, è vero anche che la classifica continua a deficitare. Nove punti appena, solo 16 gol fatti e ben 33 subiti. Con il mercato invernale si è quantomeno cercato di allungare una coperta fino ad oggi troppo corta, c’è da ingranare una nuova marcia e da ritrovare un po’ di fiducia per affrontare con il piglio giusto un girone di ritorno che sarà decisivo per le sorti di questa squadra, girone in cui tutto può ancora succedere.
Mantra per il 2024: tutto per tutto.

CERESIUM BISUSTUM 5

Ci vuole coraggio nell’accettare una sfida targata Prima Categoria il 20 luglio, quando i giochi sono praticamente fatti e le rose già complete, ma il coraggio al Ceresium non è mai mancato e di questo bisogna dargliene atto. È mancata, però, l’esperienza, l’energia fisica e talvolta mentale, e forse anche qualche “centimetro”, in un campionato in cui tutto ha un certo peso specifico. La classifica parla di 9 punti, solo 7 reti fatte (secondo peggior attacco) e 25 subite (numero in linea con chi si deve salvare), a mister Devardo tocca il compito di trovare qualche soluzione alternativa perché la solita vecchia regola del “chi fa un gol in più vince”, non è mai cambiata. E allora servono gol, gol e punti per dirla tutta.
Mantra per il 2024: AAA ossigeno cercasi.

LAVENO MOMBELLO 4.5

E pensare che poco più di sei mesi fa questa squadra andò ad un passo dai playoff e per di più lo fece da neopromossa. Oggi, invece, è tutta un’altra storia. Che le cose fossero cambiate lo si era capito già dalla scorsa estate, quando mister Bongiolatti, il ds Miglierina ed il gruppo storico dei giocatori, scelsero un’altra strada, e al contempo la società lavenese optò per un cambio di rotta puntando “solo” sui giovani. Scelta tanto coraggiosa quanto azzardata in un campionato così di livello e così esperto. Ecco che allora i punti in classifica sono appena 2, le reti fatte solo 4, e ben 40 quelle subite. I playout distano già 7 lunghezze, raggiungerli vorrebbe dire compiere un’impresa epocale. Al di là di come andrà, la speranza è che una stagione così possa servire per porre una nuova base dopo la grande rivoluzione. 
Mantra per il 2024: si accettano miracoli.

Mariella Lamonica

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