Andare, vedere, raccontare. L’abc del giornalismo praticato. O (se preferite), dal vangelo secondo GPO, sigla che nel piccolo mondo antico della stampa tricolore identifica una ed una sola delle sue firme più iconiche: Gian Paolo Ormezzano. L’incontenibile autore torinese (e torinista), è stato il mattatore (impossibile trovare una definizione più calzante) della serata che martedì 21 il Panathlon Club La Malpensa ha voluto dedicare al suo “Io c’ero davvero. Reportage da due virus: il Covid e il giornalismo”, opera inserita nella sestina finalista del Premio “Bancarella Sport” 2022.

In 90’ di genuina prestazione agonistico/dialettica GPO ha ipnotizzato gli astanti con il suo personalissimo zibaldone di aneddotica di vita vissuta. Forte del record di 25 Giochi Olimpici (estivi o invernali) seguiti sul campo, Ormezzano ha sminestrato episodi epici (la mano di poker a Forte dei Marmi con Sandro Ciotti, Bruno Martino, Cesare Maldini e Mina, sì, quella Mina), cortocircuiti radiofonici (il mondiale di ciclismo del ’72 testimoniato per la radiotelevisione della Svizzera Italiana in virtù del gomito alzato del titolare della cronaca), colpi del destino (la morte di Fausto Coppi seguita per aver disertato il cenone di Capodanno), e pruderie d’annata (la politica presa di petto da Cicciolina, al secolo Ilona Staller). Sullo sfondo l’amicizia paradossale con lo juventino Boniperti, la frequentazione di Enzo Ferrari e dell’avvocato Agnelli), il viaggio in utilitaria con il compagno di classe Livio Berruti e…ok, la lista è prossima all’infinito. Semplicemente, una masterclass di giornalismo.     

La serata organizzata dal Club malpensante e inserita nel calendario di “Busto Città Europea dello Sport 2023” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale bustocca rappresentata per l’occasione dall’Assessore allo Sport e panathleta Maurizio Artusa, ha visto la partecipazione tra gli altri del Presidente del Panathlon Club Milano Filippo Grassia, dello scrittore, giornalista e saggista Alberto Brambilla e dei giornalisti Flavio Vanetti e Ottavio Tognola. Nell’ambito del meeting panathletico è stata anche ricordata non senza commozione e alla presenza del figlio Marino la figura di Cesare Vago, imprenditore, panathleta e grande anima dell’associazionismo di Busto Arsizio recentemente scomparso. Uno che a GPO sarebbe piaciuto parecchio.      

Giovanni Castiglioni

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