La Serie B riparte e con essa il cammino del Rugby Varese nel Girone 1. Nel fine settimana infatti avrà inizio la fase di ritorno del campionato: nel caso del Varese, come a inizio stagione, il primo avversario del 2023 sarà l’Amatori Capoterra. L’incontro avrà solo una piccola e logica differenza rispetto al precedente, visto che questa volta a volare in trasferta saranno i biancorossi che tenteranno l’impresa su un campo notoriamente ostico come quello dell’Amatori. La partita si giocherà domenica 29 gennaio ed il drop d’inizio sarà fischiato alle 14:30.

La squadra sarda sta giocando un campionato più che positivo e si suoi progressi si sono visti anche la scorsa settimana quando Capoterra ha battuto un’altra big come l’Union Milano con un netto 26-6. Al momento gli isolani si trovano al secondo posto in classifica, dietro solo al Monferrato e chiaramente partono con i favori del pronostico. I biancorossi avranno bisogno di una prestazione solida e impeccabile per tornare a casa con una risultato positivo e fortunatamente il Varese ha già dimostrato di saper mettere in difficoltà anche le squadre di prima fascia. Nell’esordio stagionale lo stesso Varese mise in gran difficoltà Capoterra nella ripresa, auspicando che Bosoni e compagni riescano a mantenere alta concentrazione e intensità per l’intera durata del match. Per l’occasione coach Mamo potrà contare su una rosa quasi al completo, che vede il pieno rientro di Martinoli insieme a quello di Spiteri, che dovrebbe tornare in campo a febbraio.

In merito alla prossima sfida del Varese si è espresso il vice allenatore ed ex giocatore del club biancorosso Gino Gramaglia, che volerà in Sardegna insieme allo staff tecnico fiducioso del lavoro svolto durante gli allenamenti e convinto del fatto che la squadra possa mettere in campo una prestazione di carattere: “Sappiamo benissimo che giocare a Capoterra è sempre difficile. Loro sono una squadra in crescita e con tante individualità di livello, sia in mischia che nei trequarti. Sarà una partita molto tosta, dovremo mettere i punti d’incontro in sicurezza e curare bene le fasi statiche, dove loro sono molto preparati. Come dicevo giocano molto bene anche negli spazi allargati, dovremo fare attenzione su molti fronti. Vogliamo fare la nostra partita, giocare al massimo riducendo gli errori al minimo. Ma per vincere là ci vuole anche qualcosa in più e so che i ragazzi possono fare bene se continuano a mettere in campo l’entusiasmo e la voglia che noi tecnici vediamo in allenamento“.

Stefano Sessarego

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