Riaggiornare le statistiche. In negativo. Il Città di Varese continua a faticare in campionato e il pareggio di Seregno non aiuta a rasserenare gli animi in casa biancorossa: quart’ultimo posto, a -8 dal dodicesimo del Desenzano che varrebbe la salvezza diretta, e +3 sulla diciassettesima piazza del Sona che equivarrebbe alla retrocessione diretta in Eccellenza. Questi i verdetti della 20^ giornata del Girone B di Serie D andata in scena la scorsa domenica.

Da tempo ormai le aspettative dei tifosi biancorossi (sempre più lontani dalla società, non dalla squadra) sono state tradite, rimodulate al ribasso e convertite in quella che per una piazza come Varese è un’umiliazione: sperare nella salvezza. Un traguardo che, in realtà, partita dopo partita sembra sempre più complicato. In primis per l’assenza di risultati in campo (quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque), ma soprattutto per la confusione che sembra regnare sovrana: da un mercato invernale iniziato con le uscite (mai totalmente bilanciato dalle entrate e mai realmente condiviso in toto dalla commissione mercato) a una gestione di squadra all’insegna dell’indecisione con continui cambi di modulo (frutto anche della coperta corta) che portano ad un evidente disordine tattico in campo, passando per il clima di negatività che si respira dalle parti delle Bustecche.

Da tempo ormai mister De Paola racconta di una squadra in salute e determinata che in allenamento si dimostra reattiva e competitiva, ma le partite dicono altro e i tifosi (online e allo stadio) non sono certo favorevoli all’attuale tecnico che, pertanto, ha deciso di non parlare più con la stampa né prima né dopo i match. Il motivo? Mai chiarito esplicitamente. Si può intendere come una manovra per svincolare la squadra da eventuali pressioni e/o strumentalizzazioni esterne, ma anche come la volontà di concentrarsi solo ed esclusivamente sul campo. Se così fosse, il match di Seregno non sembra esser coinciso con una svolta ma, come sostenuto da tanti tifosi, se non altro si è evitata l’ennesima sconfitta.

Pareggio che, come anticipato, per la classifica serve poco. L’ottimismo deve senza dubbio essere il motore del Varese nelle prossime settimane, ma è inevitabile guardare in faccia la realtà: pur continuando ad essere tanti, i punti a disposizione sono sempre meno e tra i 42 a disposizione bisogna rosicchiarne otto al trio in zona salvezza (Folgore Caratese, Villa Valle e Desenzano), quattro al Seregno e tre alla Real Calepina. Sicuramente distanze e avversari che non dovrebbero impensierire il Varese, ma se si dovesse continuare a non vincere sarebbe quasi ora di capire il funzionamento dei playout stando, al contempo, ben attenti a conservare il +1 sul Breno, il +3 sul Sona e il +4 sulla Caronnese.

A proposito di playout, inoltre, bisogna anche tener conto dei distacchi. Regolamento alla mano, oltre alla retrocesisone delle ultime due (attualmente Sona e Caronnese), gli spareggi salvezza vedrebbero la 13^ affrontare la 16^ e la 14^ affrontare la 15^ con le squadre meglio classificate che avrebbero il vantaggio di giocare in casa. Tradotto: Seregno-Breno e Real Calepina-Città di Varese. Tuttavia, qualora il distacco tra la 16^ e la 13^ sia pari o superiore agli otto punti il playout non si disputerebbe in virtù della retrocessione diretta della squadra peggio classificata; stesso discorso da fare nel caso in cui il distacco tra la 15^ e la 14^ sia pari o superiore ad otto punti. Al momento, pertanto, né Breno né Varese rischiano la retrocessione diretta, ma la classifica è più corta dietro che davanti…

A complicare una già di per se complicata situazione c’è il prossimo match che attende i biancorossi, domenica 29 gennaio in campo al “Franco Ossola” per ospitare la Casatese. Gara a porte chiuse, perché il Giudice Sportivo non è andato leggero sanzionando la società con anche 2mila euro di multa a seguito dei cori di discriminazione razziale intonati dai tifosi biancorossi. I lecchesi stanno vivendo una vera e propria crisi di mezza stagione: dall’essere la miglior difesa della stagione con appena due sconfitte e 9 gol subìti nelle prime 16 giornate, la squadra di Commisso è passata a tre sconfitte nelle ultime quattro partite con ben 8 gol al passivo. La doppietta di Isella nel finale ha risparmiato alla Casatese il poker consecutivo di ko, regalando il 2-2 finale che ha inguaiato la Caronnese; l’obiettivo degli ospiti sarà dunque quello di ripartire a macinare punti anche nel 2023.

Di contro (a proposito di crisi), il Varese arriverà all’appuntamento in piena emergenza numerica in difesa (e non solo). Alla squalifica di Rossi si è aggiunta quella per un turno di Monticone e, senza dimenticare l’infortunio di Parpinel, l’unico centrale abile e arruolabile sarà Boni; considerando che De Paola sta giocando con una difesa a tre, la situazione è alquanto critica. Il classe ’05 Baldaro si è ben comportato a Seregno e probabilmente sarà riproposto dal primo minuto; da valutare se si opterà per un altro cambio di modulo o se si manterrà l’attuale assetto tattico adattando qualcun altro o ripiegando su un altro giovane dalla Juniores. Coperta più lunga a centrocampo, dove si annovera soprattutto il rientro fondamentale di Gazo per dare ordine ad un reparto in difficoltà; davanti, invece, Rossini sarà probabilmente costretto ad un’altra partita di sacrificio per sopperire all’assenza di Ferrario (in mancanza di un vice del classe ’86).

Tra le mille difficoltà, comunque, il Città di Varese si è ritrovato oggi alle Bustecche per imbastire la settimana che porterà al prossimo impegno. Solito iter nei prossimi giorni con la sessione mattutina del mercoledì seguita dai turni pomeridiani di giovedì e venerdì, preludio alla rifinitura di sabato. Un’altra settimana per prepararsi all’ennesima partita da vincere, sperando che la vittoria arrivi davvero.

Matteo Carraro

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