È stata un’ottima settimana, quella di Federico Arnaboldi a Gubbio. Il tennista azzurro classe ’00 ha raggiunto con autorità il traguardo della finale, dove, però, non è riuscito a ripetersi e ha concesso al giovane transalpino Debru la possibilità di sollevare il trofeo. Attualmente numero 445 ATP, Arnaboldi ha dovuto affrontare un cammino non banale prima di giungere all’atto conclusivo e giocarsi le sue carte in finale.
Il comasco ha dovuto sbarazzarsi in ordine di Peter Benjamin Privara (slovacco, 739 ATP), Gabriele Maria Noce (italiano, 866 ATP), Lorenzo Sciahbasi (italiano, ritiratosi nei quarti di finale) e Marco Miceli (italiano, 865 ATP).
Come era lecito aspettarsi la finale è stata veramente combattuta, con Debru che ha avuto la meglio su Arnaboldi solo al terzo set. 6-4 3-6 6-3 il punteggio a favore del giovane francese classe ’05 che, nonostante la minor esperienza, nel momento decisivo è stato più freddo e lucido riuscendo a conquistare punti pesanti e, di conseguenza, il titolo.
La finale permetterà ad Arnaboldi di issarsi al 425esimo posto della classifica mondiale e raggiungere il suo best ranking. Questo a testimoniare del fatto che la scelta di unirsi al team di MXP Tennis si stia rivelando vincente. Marco Brigo, coach e fondatore di MXP, ha accompagnato Arnaboldi nella rassegna umbra e ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo buon risultato: “ La settimana è stata assolutamente positiva. Dopo un piccolo fastidio agli addominali Federico sta rientrando a pieno regime nel circuito. Durante il torneo ha fatto vedere tutti i frutti del lavoro che stiamo facendo da febbraio. Come giocatore possiede un grande potenziale: deve lavorare per consolidare i suoi punti di forza e proseguire sulla buona strada intrapresa. Sta alzando costantemente il suo livello di gioco e un secondo posto dà morale e fiducia. Cercheremo di dare continuità anche questa settimana a Perugia (altro ITF da 15mila dollari, ndr)”.
Filippo Salmini
