Un coro a più voci, poi, la “sua voce”: quella del tenore. Quella che, seppur importanti, sovrasta tutte le altre: quella di Marco Tajana, presidente del Legnano Basket.

Un occasione della tradizionale conferenza stampa di presentazione della stagione 2023-2024, il numero uno, ormai da 19 anni, della società legnanese cattura l’attenzione di tutti “inondando” il palcoscenico del PalaBorsani con la sua presenza, i suoi appelli, le sue considerazioni, le sue battute, i suoi distinguo. Insomma: con tutto il catalogo che l’appassionato “Pres” biancorosso è, come sempre capace di mostrare capitalizzando l’attenzione degli addetti ai lavori e dei numerosi tifosi presenti e già carichi a mille.

Tajana, dopo i ringraziamenti di rito, corre subito al nocciolo del problema e utilizzando un ideale compasso disegna un cerchio perfetto posizionando la città di Legnano tra due poli cestistici di riconosciuta eccellenza e “appeal”: Milano e Varese. Così facendo il presidente Tajana intende lanciare una sorta di “chiamata alla armi”, ovvero un SOS (in verità l’ennesimo da noi sentito nel corso di svariati anni…) alla città e a suoi maggiorenti.

Il Legnano Basket dice Tajana, è l’unica realtà cestistica che nella zona disputa un campionato nazionale bello e importante come, appunto, la Serie B Nazionale, questa è infatti l’esatta dicitura. Per raggiungere questo risultato, convinti che la B Nazionale rappresenti il giusto approdo per le dimensioni delle nostra città e della società che ho l’onore di presiedere, abbiamo lavorato molto in questi anni e, lo sanno tutti, muovendo un passo alla volta con serietà, professionalità, passione e grande entusiasmo siamo stati capaci di tagliare un traguardo non facile, né scontato. Quindi, il Legnano Basket ha, come si suol dire, fatto il suo; ma adesso ci aspettiamo che la città, nel suo complesso e nelle sue mille sfaccettature risponda a tono“.

Come?Beh, prima di tutto attendiamo una massiccia adesione alla campagna abbonamenti che partirà tra pochissimi giorni e per la quale ci siamo dati un obiettivo chiarissimo: superare, e speriamo di gran lunga, il “muro” delle 780 tessere stampate la stagione passata. In questo momento, è facilmente comprensibile, abbiamo bisogno di sentire il calore, l’affetto e il sostegno dei nostri tifosi e una risposta positiva in tal senso ci farebbe capire in modo concreto che i nostri sforzi sono apprezzati e, soprattutto, condivisi. Poi in termini di condivisione e partecipazione sarebbe bello e significativo avere al nostro fianco altri sponsor e altri amici disposti ad entrare nel nostro Consiglio Direttivo nel segno della passione per la pallacanestro e per il Legnano Basket“.

Per quanto attiene alla costruzione della squadra e ai suoi obiettivi tecnico-agonistici, il presidente vola subito alto: “Pensiamo di aver allestito una buona squadra con un mix di giocatori esperti e di alto livello e giovani che, però, hanno già alle spalle diversi campionati in categoria sarà in grado di essere competitiva e, in buona sostanza, di puntare ai playoff. Certo, abbiamo piena consapevolezza delle difficoltà che ci attendono, sia dal punto di vista tecnico per la forza delle nostre avversarie tutte qualificate e ambiziose, sia dal punto di vista logistico per le numerose lunghe trasferte che ci attendono. Però, l’idea portare a spasso per l’Italia il nome di Legnano Città agirà da stimolo e ulteriore motivazione“.

Infine, stuzzicato sui casi che hanno incendiato l’estate cestistica cittadina (l’allontanamento di coach Eliantonio, l’arrivo di coach Piazza, le polemiche con i dirigenti della Sangiorgese) Tajana taglia corto dicendo: “Con Eliantonio abbiamo sbagliato per troppo affetto e, co senno di poi, mi sento di dire che non essendoci più i presupposti per continuare, avremmo dovuto troncare già alla fine del campionato. Invece, la questione-coach Piazza è semplicissima: Paolo era libero, disponibile ed entusiasta di venire ad allenare il Legnano Basket. In questo senso le polemiche sollevate dai dirigenti Sangio sono inutili e pretestuose. Del resto, noi collaboriamo a livello giovanile con un progetto importante come ABA, ma se parliamo di prime squadre tra noi e loro è, e sempre sarà, derby vero e rivalità accesissima. Noi godiamo quando loro perdono e mi risulta che in casa Sangio facciano altrettanto brindando alle nostre sconfitte. Quindi, per me, caso chiuso…“. 

Per gli altri pareri: quelli del GM Maurizio Basilico, di coach Paolo Piazza, dei giocatori più importanti e significativi, ci sarà spazio più avanti. Adesso è tempo solo per il “Tajana-Day” e per il suo lungo e interessante acuto.

Massimo Turconi

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