Si è svolta questo pomeriggio, presso il Centro FIPAV Pavesi di Milano, la conferenza stampa di presentazione del CT della Nazionale femminile, Julio Velasco.
Insieme al presidente federale Giuseppe Manfredi il tecnico di La Plata ha incontrato la stampa per il suo ritorno alla guida della Nazionale femminile. Sul campo del Pavesi, con tanti media e giornalisti, presenti in platea il vicepresidente federale Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, i consiglieri federali Elio Sità, Silvia Strigazzi, Gianfranco Salmaso e il DT del settore giovanile femminile Marco Mencarelli.
Julio Velasco, che sulla panchina azzurra maschile dal 1989 al 1996 ha conquistato 2 titoli iridati, 3 ori europei, 5 successi in World League e la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, ritrova la panchina della Nazionale femminile dopo averla già allenata tra il 1997 e il 1998 conquistando la medaglia d’Oro ai Giochi del Mediterraneo di Bari nel 1997.
La conferenza stampa è stata aperta dall’intervento del presidente federale Giuseppe Manfredi: “Il primo risultato lo abbiamo ottenuto vedendo una platea così gremita per questa importante conferenza di presentazione. Come prima cosa voglio dire e ribadire che le nazionali azzurre sono un patrimonio non solo della federazione ma di tutto il movimento. Un movimento fatto di società, atleti, appassionati e addetti ai lavori. Voglio dire dunque bentornato Julio. Per me Velasco è stata la prima scelta da sempre, per il suo curriculum, per il carisma e la profonda conoscenza della pallavolo. Da oggi si volta pagina e inizia un nuovo corso per la nazionale femminile. Noi come FIPAV daremo tutto il supporto necessario alla selezione azzurra.
La parola è poi passata al CT: “Grazie a tutti per essere qui oggi. Sono molto emozionato nel vedere tanti volti amici e questo bellissimo video che ripercorre la mia storia in azzurro (QUI). Sono molto felice perché mi è stata data la possibilità di allenare una grande squadra, composta da atlete di primissimo livello che hanno trainato il movimento pallavolistico femminile italiano per tutti questi anni. Sono chiaramente entusiasta di accettare una nuova sfida, in un certo senso mi aiuterà a combattere la vecchiaia (ride). Come prima cosa volevo ringraziare la UYBA perché è stata l’unica squadra femminile a chiamarmi e a propormi un contratto in A1. La situazione venutasi a creare con Busto Arsizio non è stata delle più facili. Quando chiama la nazionale bisogna fermarsi. Il meglio per tutti era, ed è stato quello di dimettermi senza alcun tipo di problema. Voglio ringraziare le atlete della UYBA, un gruppo fantastico che mi ha insegnato tanto, allo stesso tempo spero di aver lasciato loro qualcosa del mio lavoro. Ci tengo tanto a ricordare Giuseppe Brusi, uno dei più grandi dirigenti del nostro sport, che purtroppo non è più con noi, mi voleva vedere nuovamente al comando della nazionale azzurra. Sono carico e non vedo l’ora di cominciare a lavorare. Vorrei dire una cosa molto importante a cui tengo moltissimo; in tutti questi mesi ho sempre pensato che i commenti rivolti a Davide Mazzanti fossero assolutamente ingenerosi. È un allenatore che ha vinto tanto sia in nazionale che con i club, ma la cosa più importante è che è un’ottima persona. Si è solamente trovato a giostrare una situazione molto complicata. I cicli a volte finiscono e questo aspetto bisogna capirlo. Mi ricordo che Carlo Magri (ex presidente FIPAV presente in sala) mi aveva proposto il prolungamento del contratto, ma io rifiutai proprio perché quando finisce un ciclo bisogna cambiare. Chi mi conosce sa che sono una persona che ascolta tutti, continuando a imparare, però ho la convinzione che per gestire una nazionale, dove ci sono molti interessi di diverso tipo, le idee devono essere chiare e decise. La mia voglia è la stessa di quando presi nel 1989 la direzione della nazionale maschile. Sono onorato di questa grande possibilità che la FIPAV mi ha dato. Essere in nazionale rappresenta il massimo traguardo al quale un giocatore e un allenatore possono ambire. Tutti siamo importanti e nessuno è imprescindibile. La disponibilità delle atlete è l’aspetto più importante da tenere in considerazione. Io lavorerò con l’obiettivo di tenere conto delle volontà delle giocatrici. La linea deve essere comune e il mio ruolo è quello di decidere. Massima disponibilità a essere attento ai problemi personali. Ho allenato la nazionale maschile per sette anni. Quando i giocatori erano impegnati con i club non li chiamavo perché ho sempre pensato che un atleta quando sta in un club deve essere concentrato sul club, e viceversa. Questi sono aspetti per me fondamentali. Per questa nuova avventura ho scelto al mio fianco allenatori di A1. Ho invitato Massimo Barbolini a fare il secondo, così come Lorenzo Bernardi per iniziare questo nuovo progetto. Nello stesso modo ho scelto due fisioterapisti, una figura maschile e una femminile. Altre situazioni le vedremo strada facendo. La testa è chiaramente proiettata verso Parigi 2024. Le atlete man mano che termineranno il loro impegni con i club, e dopo una settimana di riposo, inizieranno ad allenarsi con la nazionale. Abbiamo solo il punto interrogativo sulla finale di Champions League, dipende chi ci arriverà. Quello potrebbe essere rappresentare un problema, soprattutto in ottica della Volleyball Nations League, manifestazione che dovremo affrontare nel migliore dei modi. La gestione della squadra per un allenatore passa attraverso la capacità di apprendimento. Alla stampa chiedo solamente di non creare eccessive aspettative perché non è mai facile gestire la pressione. Io cercherò di creare in ogni singola atleta la migliore capacità di adattamento alle difficoltà. Dobbiamo superare i problemi, le aspettative, le emozioni e tutto quello che troveremo a Parigi il prossimo anno, perché sono sicuro che la nazionale femminile disputerà i Giochi Olimpici 2024. Il sogno di tutti è questo”.
Il neo tecnico azzurro ha annunciato anche parte dello staff che lavorerà con lui con la nazionale femminile. Assistenti allenatori saranno, infatti, Massimo Barbolini e Lorenzo Bernardi, il preparatore fisico Pietro Muneratti, i fisioterapisti Maira Di Vagno e Francesco Bettalico, lo scoutman Massimiliano Taglioli e il team manager Marcello Capucchio.
Al termine della conferenza stampa c’è stato il momento della firma del contratto che legherà il tecnico di La Plata alla Federazione Italiana Pallavolo per i prossimi due anni. Per l’allenatore argentino, fino ad agosto direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili, si tratta dunque di ripartire con una nuova avventura sulla panchina azzurra. L’incarico di Velasco partirà dal 1° gennaio. Presenti in sala anche i rappresentanti dei partner commerciali di DHL, BigMat, Erreà, Fonzies ed Ennova che affiancano la Federazione Italiana Pallavolo e le squadre Nazionali. Erano presenti, inoltre, il presidente della Lega Pallavolo maschile Massimo Righi, il Direttore Generale della Lega Volley femminile Enzo Barbaro, il sottosegretario con delega allo Sport e Giovani della Regione Lombardia Lara Magoni.
Redazione