Quelle che si affrontano nella sfida del nuovo anno, lunedì 2 gennaio alle ore 19:30, sono due squadre ferite e reduci, entrambe, da una sconfitta in campionato. Soltanto che Varese ha perso la difficilissima trasferta di Milano mentre Tortona è caduta in casa contro Treviso per 90-95. Logico attendersi che i piemontesi arriveranno dunque al vecchio Lino Oldrini assetati di rivincita.

Probabilmente, nella corsa alle Final Eight di Coppa Italia, ma anche nel cammino in campionato sarebbe stato meglio che l’esito della gara di lunedì scorso contro i veneti della Marca avesse avuto un esito diverso. Ma tant’è… Dal canto suo Varese si guarda addosso e chiede alla sfortuna di saldare il suo debito: aver giocato il derby senza Reyes e Owens è un peso oneroso da portare.

Questa OJM ha bisogno di tutti i suoi interpreti per rendere al meglio: certa l’assenza di Reyes, sarà fondamentale recuperare Owens per dare sostegno ad un Caruso che ha giocato una super partita a Milano, ma anche per dare rotazioni in un settore dove Varese non abbonda certamente di centimetri. Anche la soluzione di utilizzare Johnson da ala forte sta un po’ snaturando il gioco del forte numero 92 biancorosso, che sta dando qualcosina in meno pur cercando di aiutare la squadra.

Contro Tortona sarà una gara dall’elevato coefficiente di difficoltà visto il roster degli avversari.

Infatti, la società piemontese ha messo le cose in chiaro sin dai prodromi del mercato estivo con i rinnovi dei pezzi da novanta Mike Daum e JP Macura. E il risultato si vede. Con un coach molto bravo e preparato come Ramondino sul ponte di comando, Tortona è subito alle spalle del duo Bologna-Milano in classifica.

A guidare la squadra in cabina di regia c’è il trio Christon, Filloy e Tavernelli. Quest’ultimo ha visto ridursi i suoi spazi in questa annata, ma l’ex Sangiorgese e Legnano produce tanti punti in pochi con percentuali da favola: 4 punti in 10′ scarsi in campo col 62% da 2 e il 54% da 3. Filloy è giocatore che conosciamo molto bene e può giostrare anche da guardia con le sue capacità balistiche mentre Christon è un vero colpo da aggiungere al roster. Dopo l’esperienza a Pesaro, andò in Nba a giocare per Oklahoma e l’infortunio a Payne gli fece trovare spazio e partite, ma non gli valsero la conferma. Nella sua carriera europea anche Tofas Bursa e Baskonia prima di giungere in Piemonte.

In guardia troviamo JP Macura, Demonte Harper e Leonardo Candi. L’ex Fortitudo e Reggio è giocatore di buona fisicità e tecnica mentre Harper è un giramondo del parquet con tanta esperienza e due precedenti avventure italiane a Brindisi e Avellino. Come sesto uomo ha sempre dato il meglio di sé ed è un giocatore che sa rendersi utile in tante sfaccettature del gioco. In ala piccola pochi ritagli di gioco li trova il classe 01′ Filoni.

Sotto canestro troviamo tanta qualità. Innanzitutto con le ali forti Mike Daum e l’azzurro Severini, poi con i centri Cain e Radosevic oltre a Mortellaro che funge da “assicurazione” nel ruolo. Mike Daum è giocatore talentuosissimo che può giostrare anche da ala piccola, tiro morbidissimo e ferale dai 6,75 e 206 centimetri portati con molta eleganza sul parquet. Non diciamo un’eresia affermando che Daum può valere l’Eurolega nel giro di un paio di stagioni. Severini, invece, è giocatore che col lavoro quotidiano ha aggiunto un affidabilissimo tiro da 3 ad una difesa gladiatoria che è il suo marchio di fabbrico. Di Tyler Cain non dobbiamo aggiungere nulla se non che è ancora forte il ricordo delle sue annate biancorosse mentre Leon Radosevic arriva dal Bayern Monaco e da tante solide annate in Eurolega: giocatori difficilissimi da marcare per i nostri Owens (se presente) e Caruso.

Occhio a… JP Macura

27 anni, guardia che gioca anche ala piccola, grande talento e fresco di rinnovo estivo per due anni con Tortona. JP Macura è una delle stelle del nostro campionato che si è affermato nella scorsa annata dopo un inizio da motore diesel. Unica altra esperienza europea all’Afyon nell’annata precedente alla scorsa, Macura si è adattato perfettamente al nostro basket col suo tiro sopraffino, ma anche con giocate al limite dell’insensato. Vede il canestro da ogni posizione e con ogni tipo di marcatura, rilascio velocissimo del pallone all’atto del tiro ma Macura è anche capace di giocare molto bene senza palla, qualità oggi quasi finita nel dimenticatoio. Insomma, un talento cristallino che l’ex Cleveland Cavaliers mostrerà ancora fino almeno a giugno ’24 sul suolo italico.

Matteo Gallo

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