Cinquanta sfumature di biancoblu. Intese come i punti fatturati dalla Pro Patria al termine di un campionato ad l’asticella competitiva piazzata parecchio in alto. Tanto da non garantire i playoff neppure nel Girone con slot suppletivo causa Coppa Italia. L’ultima panchina tigrotti del Tractor Vargas è comunque piuttosto serena: “Sono contento anche se si poteva arrivare più in alto. Mi dispiace per i ragazzi che se lo sarebbero meritato. Sono cresciuti tantissimo nonostante gli imprevisti. L’anno prossimo saranno più forti. Abbiamo attraversato un momento difficile. C’è stato qualche muso lungo ma mai mancanza di rispetto. La pressione gioca brutti scherzi. Lo so perché l’ho provato da giocatore. Il mio futuro? Aspetto con tranquillità”.
Destino comune al capitano Giovanni Fietta che torna sulla cospicua quota punti: “50? Sono tanti. Qualche rimpianto c’è. Ma non per oggi. Avevo detto ai ragazzi di provare a vincere perché non si può mai sapere come vanno le cose. Dalle sconfitte, se dobbiamo considerare tale il mancato raggiungimento dei playoff, si può sempre imparare. L’obiettivo primario della società è stato centrato. C’è rammarico per i playoff ma penso che sia sempre una questione di dettagli. Quando eravamo contati abbiamo tirato fuori il meglio. Si riparte da qui. Con il club farò una chiacchierata e come sempre decideremo per il meglio della Pro Patria”.
Giovanni Castiglioni
(interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919)