Di questo passo (e di questa flemma), i prossimi 11 e 18 maggio la Pro Patria giocherà i playout per la permanenza in Serie C. Pessimismo eccessivo? Può essere. Ma lo scenario lascia poco (o nulla) all’immaginazione. Non tanto (e non solo) per le 4 sconfitte consecutive che ancorano i biancoblu ai 12 punti raggiunti dopo il successo con il Renate del 21 ottobre, quanto per la modalità tecnica con cui i rovesci sono maturati (tutti risultati inequivocabili salvo il 2-1 di Vercelli) e quella dialettica con cui sono stati accolti. Premessa. Non essendo nati ieri (eufemismo), quando a 3-1 con il Vicenza ancora caldo Riccardo Colombo ammette che “Non sono queste le partite che dobbiamo vincere”, se ne capiscono logica e volontà di allontanare da sé e dal gruppo una prestazione così aliena agli standard richiesti. Inutile dare un altro valore a quella dichiarazione. Ma il punto è un altro. Anzi, due. Il primo. Proprio perché non siamo nati ieri (doppio eufemismo), era così necessario tirarsi il collo per portare al 120’ il secondo turno di Coppa contro lo stesso avversario giudicato fuori portata solo 4 giorni dopo in Campionato? Rispetto della competizione e senso pratico possono anche andare a braccetto. E non solo davanti ai microfoni. Secondo punto. Se è (amaramente) vero che il Lane appartiene ad altra categoria, non altrettanto si può dire di Giana e Lumezzane con cui i biancoblu quest’anno hanno perso in casa gare che invece (queste sì), avrebbero dovuto vincere. Non solo. Di altra categoria sarebbero anche Mantova (primo) e Padova (secondo) a cui i tigrotti hanno comunque strappato 2 dei 12 punti di cui sopra. Come dire che l’assunto del fagnanese regge sì, ma fino ad un certo punto. Ed entrare nella dinamica del dove sia lecito o meno attendersi dei risultati rischia di trasformarsi in un argomento banalmente teorico. Sia come sia, sabato (ore 14) allo “Speroni” è di scena il Fiorenzuola penultimo a quota 9, unico club tra i 100 delle categorie professionistiche ancora a secco di pareggi ed in doppia cifra di sconfitte (10). Gara da vincere? Domanda retorica, risposta implicita.           

Striscia la nequizia

Per trovare una serie di 4 sconfitte bisogna risalire alla seconda parte del Campionato passato quando tra la 28^ e la 31^ la formazione allora allenata dal Tractor Vargas infilò 4 battute d’arresto con Pergolettese, Virtus Verona, Pro Sesto e Triestina. In capo e in coda lo 0-0 con il Trento e l’1-1 con il Novara. Per trovare una striscia più consistente bisogna tornare alle 8 sconfitte per chiudere la drammatica stagione 2015/16. L’astinenza da vittorie casalinghe toccherà invece sabato quota 286 giorni (5 febbraio, 2-0 al Vicenza) e/o 12 gare con soli 5 punti all’attivo (frutto, va da sé, di 5 pareggi e 7 sconfitte). Siccità produttiva mai vissuta prima dalla Pro Patria nella sua storia ultracentenaria.

Vorrei ma non approccio

Prima difesa del Girone nel 2020/21 (28 reti subite e 20 clean sheet), terz’ultima oggi (21 reti subite in 13 giornate con 2 clean sheet), davanti solo a Giana e Fiorenzuola. I paragoni valgono quello che valgono ma il patrimonio genetico costruito negli anni sembra essersi esaurito. A corredo, il dejà-vu delle 7 reti (su 21) subite nel primo quarto d’ora. Circostanza occorsa nelle ultime 4 partite (5 compresa la Coppa Italia), mentre in 6 delle ultime 9 sono state subite reti nei primi 30’. In più, in 9 gare (su 13) la Pro Patria ha incassato gol per prima (riuscendo a recuperare solo con Padova e Renate). Colpa dell’approccio? Banalmente, come sottolineato più volte, tara attribuibile al modo di preparare le partite.                            

Vai con Dea

Cinque vittorie filate. L’Atalanta U23 ha decisamente svoltato. E con lo 0-3 con la Pergolettese ha completato un pokerissimo apparecchiato dalle precedenti vittorie con Legnago, Novara, Lumezzane e Fiorenzuola. Nelle prossime 4 la MiniDea affronterà le prime 3 (Mantova, Triestina e Padova) più la Pro Patria. Ciclo al termine del quale sarà possibile individuare la reale dimensione della formazione di Modesto.

A riso aperto    

Giornata numero 13 che si chiuderà questa sera con la 58^ edizione (per il solo Campionato) del Derby del Riso tra Pro Vercelli e Novara (ore 20.45, stadio “Piola”). Le Bianche Casacche padrone di casa hanno fatturato 16 punti nelle ultime 7 gare mentre gli azzurri sono ancora a zero vittorie. Condizione comune alla sola Salernitana in tutto il calcio pro tricolore.     

Ti spunta un Fiore in bocca

Non un inedito. L’incrocio con il Fiorenzuola ha già vissuto 4 trascorsi in C2 a cavallo del cambio di millennio precedenti a quelli di 2 stagioni fa. Score decisamente pendente dalla parte bustocca con 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Dei 3 successi uno firmato da Colombo. Jacopo però, non Riccardo. Anche se il fagnanese era già nella rosa allenata da Gianfranco Motta. Per la cronaca, in trasferta al “Pavesi” la Pro Patria ha sempre vinto e non ancora incassato una rete. Al contrario in casa ha registrato l’unico rovescio quasi esattamente 2 anni fa alla 13^ giornata (sabato sarà la 14^).    

8 novembre 1998  Fiorenzuola – Pro Patria  0-2  (aut. Miccoli, Centi)
21 marzo 1999  Pro Patria – Fiorenzuola  1-1  (Dosi, Bonomi)
8 ottobre 2000  Pro Patria – Fiorenzuola  1-0  (Colombo)
18 febbraio 2001  Fiorenzuola – Pro Patria  0-1  (rig. Porfido)
6 novembre 2021  Pro Patria – Fiorenzuola  0-1  (Palmieri)
16 marzo 2022  Fiorenzuola – Pro Patria  0-3  (2 Parker, Stanzani)

Giovanni Castiglioni 
(foto L.R. Vicenza Official Facebook)     

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