Un’eroica Pallacanestro Varese supera la Pallacanestro Trieste 80-83, conquistando due punti vitali in quella che da mercoledì si è trasformata in una corsa salvezza che non ammette errori per i biancorossi. Andiamo a vedere i voti di serata in casa OJM.
Ross 5: Per la prima volta in stagione si ribalta la regola che finora aveva determinato ogni partita dei biancorossi: la prestazione di Colbey determina il risultato finale. Stasera non è stato così, il play biancorosso appare nervoso, troppo, fin dai primi possessi. Non riesce mai ad entrare in partita in attacco, gira ad un ritmo troppo lento per i suoi standard e per quelli di tutta Varese, subisce tanto, tantissimo in difesa e non riesce mai a prendere in mano le redini del gioco. Della sua prestazione si ricorderanno solo alcuni sprazzi con cui illumina la via del canestro per Owens e Caruso ma ben poco altro. Il nervosismo di cui parlavamo all’inizio se lo porta fino alla fine, quando esce per 5 falli, in difficoltà non solo su Davis e Ruzzier ma perfino su Bossi.
Woldetensae 7.5: Inizia molto bene in difesa, contenendo al meglio e finchè può, il miglior top scorer del campionato, Bartley. Poi arriva il secondo quarto e, come nel calcio esiste la zona Cesarini, nelle ultime gare questo è diventata la zona di Tomas, che si accende con un parziale personale di 8-0 che lancia lui e Varese all’inseguimento diretto di una Trieste che prova a scappare. Nella ripresa continua l’ottimo lavoro difensivo e aggiunge due bombe pesantissime nel finale che permettono ai suoi compagni di portare a casa due punti d’oro.
De Nicolao 5: Sette minuti in campo in cui perde nettamente la sfida con l’ex compagno di squadra Ruzzier. In tilt anche sui cambi difensivi che lasciano tiri aperti a Campogrande e Davis, Brase lo boccia nettamente quando, negli ultimi 5 minuti di partita con Ross fuori per 5 falli, gli preferisce Librizzi in cabina di regia, una mossa che consente a Varese di vincere la partita.
Librizzi 7: Un jolly che si dimostra risorsa indispensabile per coach Matt Brase che gli affida le chiavi della squadra nel momento più importante, a 5 minuti dalla fine, e lui ricambia tutta la fiducia con una tripla che vale i due punti per Varese. Ma non è solo in questo tiro la prestazione di Libro, è nella faccia tosta con cui entra in campo e affronta Davis e Ruzzier, è nel carattere con cui non rifiuta mai un tiro aperto, è nella personalità che ha di andare a colpire fregandosene della sua statura e della sua età. E’ tutto questo che lo porta ad essere determinante in una serata che può risultare fondamentale per la stagione biancorossa.
Ferrero S. V.: Troppo pochi 5 minuti per valutare la prova del capitano che non ha nemmeno il tempo di entrare in ritmo.
Brown 11: Sì, avete letto bene, 11. Un leone, un gladiatore, l’uomo che prende per mano la Pallacanestro Varese all’Allianz Dome e la conduce alla vittoria. Si dice che i veri campioni si vedono nelle difficoltà, nel momento del bisogno, ed è vero. Markel stasera è stato questo: 27 punti e 7 assist in 38 minuti di utlizzio, a dimostrazione di una continuità pur nella fatica, disarmante. Una continuità che non sta solo nei numeri ma sta nella personalità, nel carattere del numero 22 biancorosso, espressa con la mimica facciale ad ogni canestro o con un cinque ad un compagno dopo ogni errore. Un leader totale che stasera ha impersonificato quei tifosi presenti ieri fuori dal Lino Oldrini a sostenere Varese verso questa vittoria fondamentale.
Caruso 6: Buona prova del centro campano che gioca con diligenza e senso della posizione, senza strafare ma facendo le cose giuste al momento giusto.
Owens 8: Chiamatelo pure saracinesca che tanto, non sbagliareste. Dopo aver vissuto per 35′ una serata non certo tra le più brillanti, soffrendo in attacco la serata no del suo “cameriere” preferito Ross, nel finale è baluardo decisivo della squadra biancorossa. Chiude la porta a chiunque provi ad avvicinarsi al canestro della OJM, cancella Ruzzier con uno stoppone clamoroso e conquista ogni pallone passi nell’area varesina, chiudendo a quota 10 alla voce rimbalzi. Dà una dimostrazione di forza mentale impressionante e questa è ancora una volta la nota migliore della sua partita.
Johnson 6.5: Vive una serata non semplice contro il suo alterego, per fisico e look, Terry, sgomitando e lottando azione dopo azione sotto le plance. Al tiro le polveri sono più bagnate di tante altre serate, come il 3/13 dal campo dimostra, ma la solidità della sua gara è una qualità fondamentale per la OJM che sbanca l’Allianz Dome.
Alessandro Burin