Finisce con una sconfitta per 84-80 il quarto di finale di Coppa Italia della Pallacanestro Varese contro la Carpegna Prosciutto Pesaro. Andiamo a vedere i voti in casa biancorossa.

Ross 6,5: Inizia male, malissimo, con 5 palle perse nel primo tempo che sono lo specchio dell’approccio biancorosso al match. Con il passare dei minuti però recupera smalto e qualità nelle giocate. É uno dei pochi che capisce che Pesaro va attaccata uno contro uno centralmente, mettendo in costante tensione Gudmundsson.
Woldetensae 4,5: Uno dei massimi interpreti di quell’approccio completamente errato di inizio gara che però, nel caso di “Wolde”, perdura per tutti e 40 i minuti. Inconsistente in difesa, abulico in attacco.
De Nicolao 6: Insieme a Ferrero, guidano la rimonta biancorossa del secondo quarto. Intensità, grinta e grande efficacia difensiva contraddistinguono la partita del 10 biancorosso su cui però pesa come un macigno quello 0/6 al tiro, considerata anche la pesantezza dei tiri sbagliati da Giovanni questa sera.
Reyes 4,5: Un fantasma. Il problema al ginocchio operato lo tormenta e si vede. Senza esplosività nelle gambe per il 12 biancorosso é notte fonda e Charalampopoulos banchetta contro di lui.

Ferrero 8: Viene da chiedersi perché sia stato relegato in panchina per un mese e la risposta, probabilmente, non ce l’ha nemmeno chi questa scelta l’ha operata. Questa sera da grande capitano sente il peso del momento e risponde presente, trascina i suoi alla rimonta nel secondo quarto ed é il protagonista assoluto dell’ultimo vero tentativo di vittoria biancorossa sul 77-77 pari. Il tutto nella sua terra, in Piemonte, da brividi, purtroppo manca solo il giusto epilogo a quella che sarebbe stata una bellissima storia.
Brown 6,5: Che sia in un momento di stanca é evidente, come dimostrano le 7 palle perse questa sera, ma Markel non molla mai: corre, suda, si sbatte. Magari sarà meno appariscente in attacco ma il lavoro difensivo che mette in campo é di assoluto valore, indipendentemente dal fatto che abbia davanti Rahkman o Charalampopoulos, si ha difeso anche su di lui.
Caruso 5: Sempre più in ombra dietro al compagno di reparto Owens. Cerca d’ imprimere una certa intensità in difesa su Toté e Kravic ma in 10 minuti, il segno, non lo lascia mai.


Owens 7: 11 punti, 13 rimbalzi, baluardo della Pallacanestro Varese nel pitturato. Fronteggia al meglio la fisicità pesarese e mostra l’atteggiamento giusto, buttandosi su tutti i palloni che gli passano davanti, non volendo mai mollare fino a che non suona la sirena finale.
Johnson 6.5: Quando la partita conta, lui risponde presente con tutti i limiti ed i difetti del caso ma avercene di giocatori cosi. Fisicamente é uno dei pochi a reggere il confronto con i pesaresi in difesa, mentre in attacco trascina Varese per lunghi tratti, con le sue penetrazioni fatte di qualità e voglia. Nel finale viene fatto fuori dalla disputa dal quinto fallo ma viene da chiedersi perché non sia stato tolto prima di commetterlo e potersi giocare le sue chance nel finale. Vera nota negativa la prova al tiro da tre, dove chiude con 1/6.

Alessandro Burin

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