In principio fu Sportube. Primo broadcaster a trasmettere in streaming l’intera Serie C: Free to Air (per gli amici, gratis) nelle stagioni 2014/15 e 2015/16, in pay per view nel 2016/17. Dal 2017/18 il passaggio al network ElevenSports per un rapporto intercorso sino alla stagione passata. Attraverso diritti di co-esclusiva per un match di ogni turno di Campionato trasmesso in chiaro (SportItalia dal 2018 al 2020 e tuttora Rai Sport). In più, nell’ultima stagione la Lega Pro è stata visibile anche su DAZN (causa acquisizione del marchio ElevenSports) e, per una selezione di gare, anche su Sky Sport. Premessa utile a sottolineare come la gestione dei diritti audiovisivi sia patrimonio della Serie C solo da un decennio. Una carenza di cultura commerciale i cui riflessi (economici e di qualità dell’intrattenimento) sono ben visibili nel prodotto finale.   

Per le stagioni 2023/24 e 2024/25 la nuova Lega Pro di Matteo Marani ha affidato tramite gara a Sky Sport e in streaming a Now la trasmissione in diretta esclusiva per gli abbonati al pacchetto Calcio di 1.143 partite (regular season, playoff, Supercoppa e Coppa Italia) mentre ulteriori 48 match sono disponibili in co-esclusiva tra la stessa Sky Sport e Rai Sport. Registrato che (ma questa è solo una spigolatura), la società di broadcasting NVP si è aggiudicata i diritti per la produzione delle gare per una stagione di più (cioè sino al 2025/26), la domanda è una e una sola: cosa cambia per le casse dei club associati?

La risposta presuppone un passo indietro. Dando un’occhiata agli ultimi bilanci consuntivi di Lega Pro la voce “Oneri diritti audiovisivi (quota diritti distribuiti alle associate)” ammontava a 1.386.287 euro nel 2020/21 e a 2.440.552 nel 2021/22. Come dire (approssimativamente), che al lordo degli oneri accessori, quanto a Diritti TV ad ogni club di Serie C (59 aventi titolo) è stata retrocessa una cifra di circa 23 mila euro nel 2020/21 e 41 mila nel 2021/22. Il bilancio 2022/23 non è chiaramente ancora disponibile se non per il preventivo presentato ad ottobre 2022 dall’ex numero uno di Lega Pro Francesco Ghirelli. In quella previsione i “Proventi Diritti Audiovisivi” erano stimati in 5.090.000 euro con “Diritti Audiovisivi distribuiti” per 2.150.000. Ovvero in (teorico) calo rispetto all’anno precedente e quantificabili (per ogni club) intorno ai 36 mila euro

Va da sé che per il 2023/24 quella partita doppia vada sposata con il nuovo accordo commerciale. A quanto ammonta? Le cifre non sono ancora state sdoganate. Sia per il Pacchetto Nazionale Pay (3.900.000 euro era la base d’asta che ha visto prevalere Sky su DAZN), che per il Title Sponsor Now (abbinamento che ha fatto storcere il naso a Rai Sport). Quello che si sa (più o meno) per certo è il numero degli abbonati: 4,3 milioni di utenti di cui 2,4 hanno sottoscritto i Pacchetti Sport e Calcio per quanto riguarda Sky (dato stimato a fine 2022), 1,6 milioni di clienti per la duellante DAZN (2023). Vale a dire, platea più ampia, bacino potenzialmente più ricco (soprattutto sul piano commerciale), ma anche una concorrenza più spiccata all’afflusso negli stadi. Solo i numeri ci diranno se il nuovo corso corrisponderà davvero ad una svolta.                

Giovanni Castiglioni

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