La promozione in Serie CRegionale conquistata senza esitazioni al primo giro con un secco 3-0 rifilato a Ombriano. La bella annata della Pallacanestro Virtus Luino – a lungo prima in campionato, terza alla fine della stagione regolare -, trova la sua perfetta sintesi in una serie playoff abbastanza dominata. Oggi, però, è già ora di guardare avanti e riflettere sulla stagione che verrà. Oggi, dunque, è il momento di Matteo Minetti che da anni è il deus ex-machina del team lacuale.
“Il salto di categoria – esordisce Minetti -, richiamerà tutti ad un maggiore impegno che per gran parte della società significa aumentare i giorni e le ore di allenamento ma, soprattutto, affrontare la prossima serie CRegionale significa mettere in atto un cambio di passo mentale e, per certi versi, “filosofico”. Al piano di sopra troveremo club importanti, abituati da tantissimo tempo a interpretare la pallacanestro con mentalità da semi-professionisti. In alcuni casi addirittura da professionisti. Un cambio di passo per il quale abbiamo iniziato ad attrezzarci”.
Il tema dei 3-4 allenamenti la settimana e lo spostamento delle gare nel week-end sembra essere, per diverse società, uno scoglio difficile da aggirare: in casa Lunino come vanno le cose in questo senso?
“Abbastanza bene, direi. Gran parte dei nostri giocatori hanno accettato la nuova situazione, quindi potremo comunque contare sul telaio consolidato che ha conquistato la promozione. Mi riferisco a Del Bosco, Lo Biondo, Bertani, Pehar e i giovani Ciotti e Caputo aggregati fissi alla prima squadra. Infine, ma non ultimo, Marotta con cui siamo ai dettagli, ma confido che accetterà di restare anche perchè gli offriremo un ruolo di primo piano in cabina di regia. In mezzo al campo ci mancherà infatti Luca Moalli che, purtroppo, per problemi di lavoro è stato costretto a farsi da parte. Altra defezione pesante è quella di Edo Vescovi che per ragioni personali ha scelto di non restare con noi. Così, in sede di mercato faremo di tutto per rinforzare l’organico e mettere nelle mani di coach Enrico Senesi una squadra competitiva. Tutto ciò, però, seguendo il nostro stile, ovvero senza fare i passi più lunghi della gamba e cercando di pianificare le nostre operazioni anche in ottica futura inserendo giovani in grado di offrire continuità al progetto globale di PVL. Non a caso anche sotto il profilo societario aumenteranno le responsabilità operative, organizzative e tecniche di Paolo Cecco, nostro team manager e appunto di coach Senesi”.
Detto questo, su quali giovani state puntando i riflettori?
“In questo momento, a parte quello di Kevin Caccia, è opportuno non fare altri nomi. Caccia però, classe 2003, è un giocatore dotato di buonissime qualità e ci piacerebbe inserirlo nel gruppo visto che è luinese purosangue e dopo essere cresciuto con noi si è trasferito per tutto il percorso giovanile in Robur Vareese. Oggi Caccia, di ritorno in città, deve decidere cosa fare ma è consapevole che da noi troverà spazio, visibilità, responsabilità e la serietà che da sempre contraddistingue tutte le nostre scelte”.
Massimo Turconi