La notizia fresca in casa Pallacanestro Varese è quella della pubblicazione dei gironi della prossima Fiba Europe Cup, competizione cui Varese è iscritta in subordine all’esito del girone di qualificazione della Champions League. Infatti, avversari di Varese saranno i francesi di Cholet (con cui vi è un vecchio precedente all’epoca della coppa Korac con Varese che perse di tanto in Francia (95-70) per poi vincere una gara tirata in casa per 89-82, ma venendo eliminata nel doppio confronto negli ottavi della competizione europea coi francesi che arrivarono sino alla semifinale), i tedeschi del BC Gottingen (due volte vincitori della Bundesliga, l’ultima nel 2013-14 e sesti, invece, nell’ultimo campionato) e la vincente della sfida fra il Benfica in cui gioca l’ex biancorosso Toney Douglas, 37 primavere, ma tanta classe, e i georgiani della Dinamo Tiblisi. Insomma, non certo un girone facile. Anzi.

“Non abbiamo avuto sorteggi morbidi: né nel primo della Champions League dove abbiamo trovato squadre di tradizione e di sostanza, né in questo della Fiba Europe Cup – conferma Max Ferraiuolo – Se dovessimo atterrare in questa seconda competizione, non ci è stato certo riservato un girone facile: sono squadre importanti, campi complicati sui quali andare a giocare. Però, devo ammettere che in squadra e in società siamo molto carichi per questa nuova avventura europea al di là di come andrà il Qualifying Round di Champions League. È una cosa in cui crediamo molto e affronteremo qualsiasi avversario con massima voglia e massima determinazione. Senza pensare a chi abbiamo davanti, ma cercando il più possibile di essere noi stessi e di mettere in campo la nostra pallacanestro”.

Venendo alla squadra, Willie Cauley-Stein è un vero e proprio colpo di mercato. L’ultimo americano con un pedigree NBA di livello è stato Tyrone Nesby, visto nel lontano 2003/04 in maglia biancorossa. È importante vedere un fuoriclasse del genere in maglia varesina.
“È un colpo importante dopo decenni, nomi così altisonanti è tanto tempo che non arrivano qui sotto il Sacro Monte. È un giocatore davvero importante che viene qui non a svernare, ma vuole crearsi una carriera importante anche qui in Europa e ha considerato Varese come tappa che potrebbe essere quella giusta per lanciarsi poi in qualche squadra di caratura a livello Eurolega. Queste sono le motivazioni che lo hanno spinto qua e penso che avremo di che divertirci nel vederlo all’opera sul parquet”.

Cosa può dare sui due lati del campo Cauley-Stein?
“È un pivot che sa usare le sue caratteristiche fisiche, ma sa anche correre bene sui 28 metri del campo. Poi è un ottimo intimidatore e stoppatore. In un campionato come il nostro può essere un fattore davvero importante. In questi ultimi anni abbiamo sofferto sotto canestro per via della mancanza di chili e centimetri contro squadre come Bologna e Milano: lui va a supplire questa carenza e potrebbe anche essere uno dei nostri punti di forza”.

Questa Varese possiamo definirla una squadra intrigante?
“Penso di sì. C’è questa intercambiabilità dei ruoli che anche per il coach sarà stuzzicante con la possibilità di poter mischiare le carte. Sarà un po’ la cosa che ci permetterà di mettere in difficoltà i nostri avversari come già accaduto lo scorso anno. Quest’anno la filosofia di costruzione della squadra è stata la stessa e avere questi giocatori con caratteristiche diverse e capaci di fare tante cose penso ci permetterà di usare anche quintetti a volte particolari così da mettere in difficoltà i nostri avversari. Avremo un 4 che sarà più ala forte di Johnson anche se nei ruoli di guardia, ala piccola e ala forte saremo completamente intercambiabili e il nostro gioco sarà certamente intrigante. Sono d’accordo su questa definizione”.

Max, è molto presto, ma le squadre sono praticamente tutte al completo. Riesci a darci una griglia playoff agostana?
“È una domanda molto difficile cui rispondere in questo momento perché il nostro campionato ogni anno va verso l’innalzamento del livello medio. Quest’anno, forse, l’unica squadra che vedo un pò inferiore alle altre è Pistoia, anche se andare a vincere su quel campo lì è maledettamente complicato. Detto ciò, faccio fatica a vedere una squadra migliore delle altre: lasciando stare le inarrivabili Milano e Bologna, le altre le vedo quasi tutte sullo stesso gradino con forse, l’eccezione di Tortona e Sassari. Ci sarà tanto equilibrio nel 2023/24”.

Per chiudere capitolo Campus Varese Basketball: l’allenatore sarà Roncari e ci sarà ancora Blair a roster?
“Sì, Blair sarà ancora a roster così come il lungo Kouassi farà ancora parte della squadra. Allenatore della squadra sarà Davide Roncari che ha allenato la Sangiorgese lo scorso anno. Un allenatore giovane che ha sposato la nostra filosofia, ma che ha già esperienza e siamo molto contenti della scelta che abbiamo fatto. Siamo sicuri che il progetto che abbiamo lanciato la scorsa stagione continuerà ancora meglio in questa annata. Blair sarà l’unico senior insieme a Kouassi, ma sono ragazzi giovani. Il roster sarà completato coi 2004 Veronesi e Tapparo e i 2005 più meritevoli come i ben noti Zhao e Bottelli. Un gruppo di qualità nel quale crediamo molto, sarà un campionato difficile, ma siamo fiduciosi di poter far bene”.

Matteo Gallo

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