Amichevole? No grazie. Almeno, non sul ghiaccio: quando si entra sul campo si pensa solo a vincere, tanto in finale quanto in un test match di fine agosto. E così, i Mastini si sono ripresentati a Varese con parecchie novità ma la solita garra e, per quanto il risultato non conti, è sempre bello ritrovarsi con una vittoria: l’HCMV supera 4-2 l’Aosta in un’Acinque Ice Arena che inzia a carburare con oltre 500 spettatori.
A fare gli onori di casa non poteva non essere il presidente Carlo Bino che, pre-match, ha “abbracciato virtualmente” il popolo giallonero: “Tornare qui dopo quattro mesi è un’emozione unica: il roster è forte e in questi giorni si è già ben amalgamato; non vediamo l’ora di tornare a vivere quest’atmosfera magica con i nostri tifosi“.
E il Palaghiaccio di Varese ci ha messo poco ad entrare in clima partita. Contro l’Aosta (che è legato a Varese dal rapporto di Farm Team) è stata partita vera fin dalle prime battute. Certo, gli avversari sono di una categoria inferiore, ma non è un mistero che il nuovo corso aostano punti ad arrivare in fretta in IHL e la presenza sul ghiaccio di Tura e Piccinelli (ovazioni per loro) e di giocatori di altissimo livello (Caletti, Terzago e Ihnacak, questa sera non in campo) lo dimostra; a loro, poi, si aggiungono tanti giovani interessanti (che in stagione potrebbero vestire la maglia giallonera) e che hanno dato del filo da torcere ai Mastini.
Primo tempo dominato dai gialloneri che sbloccano il tabellino con capitan Vanetti e prendono il largo grazie alla doppietta di un mai domo Raimondi. La partita poi cala di ritmo e il drittel centrale prosegue senza reti (applausi per Tura), anche se al 30′ c’è stato il preventivato avvicendamento in gabbia tra Perla e Marinelli. Nel terzo tempo un blackout difensivo a 8′ dalla fine ha consentito ad Aosta di rientrare in partita grazie ai gol di Garau e Movchan che hanno approfittato di una difesa giallonera troppo morbida (Marinelli protagonista in un paio di occasioni). Episodi che hanno acceso gli animi con qualche accenno di rissa e qualche penalità di troppo. Nel momento in cui la situazione è rientrata, Varese ha chiuso i conti con la fucilata di Naslund su assist di Tilaro. Alla sirena, doveroso giro di campo per il saluto della curva e dei tifosi.
Considerazioni
Difficile valutare la qualità della prestazione giallonera (sicuramente non del livello che vedremo in stagione), soprattutto contro una squadra giovane, di ottimi veloci pattinatori che si conoscono da sempre come l’Aosta (che ovviamente, contro il Varese hanno alzato l’asticella). Da considerare, poi, i carichi di lavoro che tolgono energie fisiche alla squadra e il fatto di aver un roster praticamente nuovo per metà, e che quindi va assimilato; coach Czarnecki ha provato parecchie soluzioni a livello di linee facendo rotare gli interpreti e la sensazione è che, per quanto il materiale sia di ottima fattura, il lavoro da fare è tanto. Si tratta però della prima partita (lo scorso anno con l’Ascona non fu diverso) e il crescendo arriverà nei prossimi mesi; per ora il Varese si tiene stretto i primi buoni segnali, il primo successo e l’abbraccio di una Acinque Ice Arena sempre al top.
Il tabellino
VARESE – AOSTA 4-2 (3-0 – 0-0 – 1-2)
Varese: Perla (Marinelli), Bertin, Crivellari, Fanelli, Garber, Erik Mazzacane, Naslund, Schina, Allevato, Marcello Borghi, Pietro Borghi, Tommaso Cordiano, Gibbons, Michael Mazacane, Perino, Pietroniro, Piroso, Raimondi, Tilaro, Vanetti
Aosta: Tura (Lamberti), De Santi, Gesumaria, Piccinelli, Tenca, Mirelli, Torchio, Timpone, Garau, Minniti, Mazzocchi, Gianni, Carbone, Villanueva, Movchan, Badoglio, Fraschetta, Crivellari
Reti: Vanetti (V), 2 Raimondi (V), Garau (A), Movchan (A), Nalsund (V)
Matteo Carraro