Trivia biancoblu. Possibili interpretazioni delle parole di Vargas nel post Pordenone (“Chi gioca dove è cresciuto dà sempre qualcosa in più”). Opzione A (alla maniera di De Amicis): i ragazzi provenienti dal vivaio garantiscono identità. Nel senso di appartenenza rappresentano un valore aggiunto. Opzione B (in modalità Machiavelli): qualcuno nel gruppo non ha capito spirito e obiettivi di questo club.
Il “senza cuore” a didascalia della sconfitta di Trieste la sintesi più efficace. Ora, ognuno clicchi la versione che ritiene più acconcia. Posto che la verità (come spesso accade), potrebbe celarsi anche nel mezzo. La chiave è che il Tractor ha posto i valori tigrotti al centro della crisi di punti della squadra. Dando (in modo più o meno consapevole) pieno diritto di cittadinanza a qualche interpretazione maliziosa affiorata nelle ultime settimane. Cioè quella per cui una parte dello spogliatoio avrebbe considerato compiuta la missione stagionale, (di fatto) acquisita la salvezza e non meritevole di extra budget agonistico l’obiettivo playoff.
Senza dividere l’universo della Pro Patria in buoni e cattivi (Fietta non è certo cresciuto in via Cà Bianca eppure domenica è stato uno straordinario capobranco), l’emorragia di risultati potrebbe anche aver portato alla luce l’autentica ricchezza biancoblu. Quei prodotti del Settore Giovanile che potrebbero costituire il pilastro su cui poggiare la squadra a venire. E la vittoria dei ragazzi di Gentilini nel Campionato Primavera 4 garantisce un booster di ottimismo proiettato al futuro prossimo. L’oroscopo dice Lecco nel sabato di Pasqua (ore 17.30, stadio “Rigamonti–Ceppi”). Meno tre all’alba della 38^. Per un finale che sia coerente con quanto fatto (e visto) sino dal raduno di luglio.
Salvo intese
Quanto manca alla salvezza matematica? A dar retta alla statistica, nulla. Dall’istituzione della C unica (2014/15) e con format a 20 squadre, nei 3 Gironi non sono mai serviti più di 45 punti per evitare i playout. Anzi, la media dice che con poco più di 41 si è sempre preservata la categoria. L’imperante equilibrio del Girone A potrebbe però quest’anno alzare sensibilmente quella quota. Ma già oggi la Pro Patria a 46 sa che (a meno che il Mantova non faccia 3 vittorie), con un punto all’ultima giornata con il Sangiuliano City (ora a meno 5 e con confronto diretto a sfavore), avrebbe la garanzia aritmetica della salvezza. Epilogo plausibilmente da anticipare quantomeno alla 37^ con il Piacenza allo “Speroni”. Probabilità di salvezza? Senza nessuna velleità scientifica, facciamo 95%. Forse addirittura di più.
Vicino ma non troppo
Stesso parametro di riferimento ma con casistica ridotta per i playoff (allargati a 28 squadre solo dal 2016/17). Ebbene, da allora, per partecipare agli spareggi promozione sono serviti da un minimo di 45 punti (anno passato per Girone A e B ma con 4 club fuori a pari punti e Girone C nel 2020/21), ad un massimo di 52 (Girone A 2020/21). La stagione scorsa la Pro Patria fece la post season da 11^ a 45. Occorre ricordare che la finale di Coppa Italia tra Vicenza e Juventus Next Gen sommerà uno slot alla platea del Girone A. Probabilità di playoff? A meno 2 dal Novara e considerato il calendario, difficile andare oltre il 30% (già generoso).
Garda come gongolo
Triestina (in casa), Novara (fuori) e lo showdown all’ultima con la Pro Sesto al “Turina”. Questi gli avversari che separano la FeralpiSalò dalla Serie B diretta. A più 5 sull’ostacolo dell’ultima giornata (Piacenza fuori e Pergolettese al “Breda” il programma di 36^ e 37^) e più 6 sul Pordenone (Pro Vercelli, Vicenza e AlbinoLeffe a chiudere), il traguardo è per i verdazzurri davvero vicino. Se la squadra di Vecchi vincesse le ultime 3 salirebbe a quota 74, prestazione superiore (per le prime dal 2014/15), solo ai 73 punti con cui il Pordenone si aggiudicò il Girone B nel 2018/19. A riprova dell’appiattimento di valori del Girone A rispetto agli 2 raggruppamenti.
Lario che tira
Storia con i blucelesti che conta 67 precedenti (cui sommare lo spareggio del ’46). Pro Patria avanti con 29 vittorie, 15 pareggi e 23 sconfitte (9/10/15 sotto la Grigna). Recente passato tutto tigrotto con bulimica striscia di 11 successi consecutivi (12 con la Coppa Italia), fragorosamente interrotta dal 3-0 della stagione passata (29 settembre 2021), ma ripresa dal doppio 2-0 (playoff a Lecco il primo maggio 2022 e andata allo “Speroni” il 4 dicembre). Il pari sul Lario non si registra dal primo febbraio 2009 (1-1). L’ultimo successo biancoblu in trasferta in regular season risale proprio ad un sabato di Pasqua (0-1 il 3 aprile 2021 con rete di Gatti).
Cocco e i suoi fratelli
La memoria dell’indimenticato Adamo Cocco ha da domenica il luogo deputato a perpetuarla. Ovvero la Sala Stampa dello “Speroni” a lui intitolata in una frugale ma significativa cerimonia che ha riabbracciato famiglia, istituzioni e tifoseria biancoblu. La grande penna bustocca ideatore e fondatore de Il Tigrottino e giornalista (tra le tante testate) de La Prealpina farà così da nume tutelare dei moderni aedi della quotidianità della Pro Patria.
Giovanni Castiglioni