C’era una volta un ragazzino di 14 anni di ottima prospettiva che giocava a calcio con indosso la maglia della squadra della sua città. Un giorno, un brutto giorno, il ginocchio fa crack, e da lì parte tutta un’altra storia fatta di salite e di un non mollare condotto dalla passione, fatta di Inter, di Zanetti come idolo (“anche se per ruolo direi più Materazzi”), ed anche di un’entrata in campo sempre con il piede destro perché “Sono scaramantico ma non esageratamente, questo però è un rito che ripeto sempre prima di ogni partita”.
Mattia Gottardi, difensore classe 2001 in forza all’Olimpia Tresiana, ha saputo rialzarsi, si è vestito con la maglia della Varesina per diverse stagioni, vincendo anche un campionato di Eccellenza, e poi con quella dell’RG Ticino, anche lì uscendone vittorioso. Fin quando arriva un doppio passo indietro e la firma con l’Olimpia nell’estate 2022: “È stato un cambio di vita e un passo indietro solo per tornare in alto, so che sono nel posto giusto per farlo”.
Partiamo da quella firma, quando il presidente Rinaldi ti convince a passare dall’Eccellenza alla Prima categoria.
“Abbiamo parlato tanto e mi ha dato modo di fidarmi di lui, è una persona che da fuori può sembrare molto focoso, diciamo così (ride ndr), ma lo fa solo perché ci tiene tanto, non ci fa mancare nulla, davvero, e ci chiede altrettanto”.
Parte la prima stagione con questa maglia, un po’ di alti e bassi, ma alla fine ne esce fuori un buon campionato per una squadra che era retrocessa e che doveva ripartire.
“Sì, esatto, è stato un campionato difficile, l’Olimpia si è dovuta ri-assestare, non è stato facile trovare soprattutto continuità anche se poi la seconda parte di stagione è andata abbastanza bene in un campionato comunque difficile, certamente quest’anno vogliamo alzare l’asticella in un girone che a mio avviso è ancora più tosto di un anno fa”.
Che tipo di campionato ti aspetti?
“Difficile, difficilissimo, ci sono tante squadre attrezzate, ne cito due su tutte, il Morazzone che è storicamente forte, ed il Cassano che lo scorso anno mi era piaciuto molto, ma non sono le uniche, credo che alla fine vincerà chi sarà più continuo, per adesso dobbiamo ragionare partita dopo partita, poi da febbraio in poi capiremo effettivamente chi può giocarsi il tutto per tutto”.
Obiettivo Olimpia? Ti sbilanci?
“Obiettivo minimo direi rimanere fra le prime 5 e giocarsi i playoff, ma ripeto questo è l’obiettivo minimo, perché questo gruppo può fare benissimo, abbiamo tante carte da giocarci e mi ha stupito come i nuovi si siano integrati, è vero che fra di loro si conoscevano già ma non è mai facile arrivare in una società nuova ed ambientarsi, loro hanno fatto molto in fretta, e devo dire che questo gruppo, il fatto che siano tutti partecipi, anche chi gioca meno, è un’arma a nostro favore”.
In difesa hai nuovi compagni di reparto, come ti stai trovando con loro?
“Bene con tutti, davvero, ci completiamo a vicenda, da Gaballo posso e devo imparare tanto, ha esperienza e caratteristiche diverse dalle mie, ha la fisicità che a me un po’ manca, siamo un bel reparto e dovremo essere bravi a crescere e a dare una mano alla squadra”.
Nuovo gruppo ma anche nuovo allenatore, come ti trovi con mister Bongiolatti?
“È una brava persona e questo vale più di tutto, poi ci fa giocare bene, ci capisce, tiene tutti sul pezzo, fino ad oggi non posso che parlarne bene”.
Il campionato è iniziato con le vostre vittorie su San Michele (2-1) e Tradate (1-0), che partite sono state?
“Abbastanza simili direi perché nonostante il risultato di misura abbiamo creato molto seppur concretizzato poco, ecco questa è una pecca, dobbiamo migliorare perché se le partite non le chiudi poi rischi di pagare dazio ed è doppiamente un peccato sia per i punti, sia perché magari hai dominato per larghi tratti, la squadra deve essere più cinica ma non solo gli attaccanti, è una cosa che deve partire da tutti”.
Quest’anno è un Prima Categoria piena di bomber, si prospetta vita dura per voi difensori, che ne pensi?
“Penso che per fortuna Carrion gioca con me (ride ndr), non li conosco tutti, mi vengono in mente Ghizzi, Stefanazzi, Lercara, ma sinceramente gli altri non li conosco, sarà più dura ma anche più stimolante, cercherò di farmi trovare pronto”.
Infine, quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
“Personalmente, oltre che migliorare, segnare qualche gol in più, nelle giovanili segnavo “tanto” per essere un difensore, l’anno scorso solo un gol, spero di gonfiare la rete in qualche altra occasione, come squadra fare di tutto per arrivare il più in alto possibile, l’ho detto per me l’obiettivo primario è salire di categoria con l’Olimpia”.
Mariella Lamonica