Varese che vince, Varese che piace… ma non fino in fondo. I tifosi sono così: esigenti. Ed è giusto che lo siano, a maggior ragione in una piazza come Varese. Mercoledì contro l’Alba contava vincere (e la vittoria è arrivata), domenica a Genova contro il Ligorna sarà altrettanto. Poi c’è il come. Aspetto su cui mister Cotta ha dibattuto a lungo in conferenza stampa, sottolineando in prima battuta come la più grave pecca del Varese sia stata il non chiudere la partita: tanto è bastato, comunque, per aver ragione della matricola piemontese (l’Albenga, ad esempio, aveva trovato l’episodio di un rigore dubbio, ma concesso, per pareggiare in pieno recupero e vanificare due punti) ed evitare i drammi di un eventuale 1-1.

E di conseguenza sono arrivati tre punti quanto mai fondamentali visto il momento dei biancorossi, utili soprattutto a dare morale ad un gruppo he ha sempre avuto il sostegno della società potendo così lavorare in tranquillità. All’antivigilia della 12^ giornata c’è però bisogno di compiere un ulteriore step in più. Fin qui il Varese non ha mai vinto con più di un gol di scarto e non ha mai segnato più di due reti in un singolo match; un paradosso, visto, il potenziale offensivo che se sbloccato potrebbe davvero inaugurare una bella cavalcata verso l’alto.

Dall’altra parte, però, macinare gol non è sinonimo di vittoria e un pragmatico come Cotta ne è ben consapevole. La filosofia “meglio quattro 1-0 che un 4-0” è facilmente condivisibile ma non altrettanto appetibile: i tifosi si aspettano un Varese in formato schiacciasassi, quando ad oggi il Varese è invece una squadra “operaia” (come ribadito orgogliosamente dal tecnico). Questo è male? No, anzi è un plus. Vincere e stravincere fa sempre piacere, ma il segreto delle grandi squadre sta nel saper valutare il momento e adattarsi agli avversari facendo sempre meglio: se l’Alba gioca da 6, allora un 6.5 basta per i tre punti e, allo stesso modo, se l’Alcione gioca da 7, allora bisogna giocare da 7.5. Il Varese ne è ben consapevole anche se, indubbiamente, fin qui è mancata la continuità in tal senso.

I sei punti persi contro Fezzanese e Chieri bruciano tantissimo e i biancorossi sono consapevoli di non poterne più lasciare per strada indipendentemente dall’avversario: recuperando gli infortunati e gli squalificati, il Varese dovrà tornare (o iniziare, a seconda dei punti di vista) a girare a pieno regime e indossare i panni di quella “squadra vincente e non partecipantedescritta dal patron Rosati.

Il prossimo ostacolo sarà già di per sé un bel test visto che il Ligorna di Manuel Lunardon è una squadra costruita per bissare il posizionamento playoff dello scorso anno e l’attuale rendimento non rende giustizia al valore dei liguri. I rossoblù hanno faticato parecchio raccogliendo tre vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte (l’ultima domenica scorsa contro la Fezzanese): come per il Varese, forse dalle parti di Genova si sta faticando ad amalgamare il talento di un gruppo davvero interessante che vede tra i finalizzatori un certo Luca Miracoli (ex Varese nella stagione 2014/15 in Serie B che ha poi accumulato tanta esperienza in Serie C).

Raffrontando i momenti con i precedenti, la sfida appare di difficile lettura. Varese segna poco, il Ligorna ancor meno, ma entrambe subiscono molto poco: statistiche in netta opposizione con i due “over” di due stagioni fa con i biancorossi che dominarono l’andata all’Ossola (4-0) e i liguri che si presero la posta piena al ritorno (3-1). Lecito, questa volta, aspettarsi una partita ben più tirata, per quanto una larga vittoria del Varese sarebbe decisamente ben accolta. Una certezza? Sarà battaglia.

La scheda della partita

LIGORNA – CITTÀ DI VARESE
12^ giornata Serie D, Girone A
Stadio: Campo Sportivo – Via Silvio Solimano, 4 (Genova)
Orario: 14.30 (domenica 5 novembre)
Arbitro: Davide Ammannati di Firenze (Christian Giannetti di Firenze – Marco Alfieri di Prato)

LA CLASSIFICA
9. Varese (16 punti): GF 10 – GS 9
13. Ligorna (12 punti): GF 7 – GS 11

GLI AVVERSARI
Allenatore
: Manuel Lunardon
Modulo base: 3-4-3
Portieri: Filippo Atzori (’03), Jacopo Corci (’03)
Difensori: Raffaele Spina (’02), Paolo Scannapieco (’97), Riccardo Lurani (’05), Gianluca Vultaggio (’05), Luca Dellepiane (’02), Matteo Gualtieri (’02), Riccardo Tassotti (’04), Lorenzo Garbarino (’02)
Centrocampisti: Manilo di Masi (’00), Riccardo Manuzzi (’94), Silvio Squarzoni (’02), Gabriele Arbocò (’04), Roberto Tancredi (’05), Andrea Bacigalupo (’97), Stefano Botta (’86), Luca Cattaneo (’89), Andrea Brunozzi (’01)
Attaccanti: Riccardo Mangiaracina (’04), Emanuel Manno (’99), Tommaso Rimondo (’04), Luca Miracoli (’92), Aladje (’93), Alessandro Daniello (’03), Daniel Tussellino (’04)

I PRECEDENTI
(31/10/21) Città di Varese – Ligorna 4-0 Piraccini (V), Mamah (V), Cantatore (V), Minaj (V)
(13/03/22) Ligorna – Città di Varese 3-1 Cericola (L), Silvestri (L), Piraccini (V), Cericola (L)

Matteo Carraro

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