Si prepara all’esordio casalingo stagionale una Pallacanestro Femminile Varese che si trova in una situazione alquanto rabberciata a livello fisico. Senza le lungodegenti Francesca Mistò e Pedoja, le rotazioni bosine sono oltremodo corte, ma coach Anilonti recupererà almeno Elena Mistò assente all’esordio per un’indisposizione passeggera. Si sa quanto valga anche l’apporto della capitana varesina sia a livello di carisma che di presenza in campo.
Certamente un’aggiunta in più ad una squadra che in questa attuale situazione fa anche fatica ad allenarsi bene durante la settimana per via delle assenze e questo è un dato che non bisogna assolutamente sottovalutare quando si parla di pallacanestro giocata. Una buona settimana in palestra difficilmente si traduce in una partita negativa e viceversa. Quali gli spunti positivi della prima uscita stagionale a Vittuone? Senza dubbio l‘impatto di Chiara Premazzi che è già fulcro centrale dell’attacco varesino e si candida a replicare il titolo di capocannoniere della B femminile. Altra notizia di spicco è che le giovani hanno dato il loro apporto: se il buongiorno si vede dal mattino, questa potrebbe essere un’aggiunta importante con lo scorrere dei mesi.
Avversarie di domani sera, sabato 30 settembre, sono le bergamasche di Brignano Visconti che hanno terminato la scorsa stagione al quinto posto e si candidano a fare bene anche in questa annata. Esordio vincente per le ospiti nel turno d’esordio in quello che può essere identificato come un big match. Infatti, di fronte avevano quella Canegrate arrivata ad un soffio dalla A2 nella passata stagione. Gara vibrante con Canegrate avanti 25-31 all’intervallo lungo, ma una difesa di ferro delle bergamasche che hanno concesso solo 14 punti nella ripresa alle altomilanesi ha permesso a De Gianni e compagne di vincere per 52-45 portando a casa punti pesanti. Si capisce, pertanto, che quelli in palio domani sera alla palestra Falaschi di Valle Olona alle ore 20 saranno punti altrettanto importanti al cospetto di una avversaria di livello.
Matteo Gallo
