La Pallacanestro Femminile Varese scende in campo alle 18:00 di domenica 15 ottobre sul campo della Ardor Bollate in cerca di una continuità di rendimento che finora è mancata alle neroargentate. Fattore da imputare certamente agli infortuni che hanno falcidiato Varese in questo avvio di campionato. Contro Broni c’è stato un buon inizio da parte di Mistò e compagne con un buon secondo quarto, poi Broni è tornata sotto e nella terza frazione c’è stato un continuo testa a testa.
“Nell’ultimo periodo abbiamo capito come attaccare le zone varie proposte da coach Bacchini e le ottime percentuali da fuori ci hanno aiutato (10/17 da 3 nella gara per le varesine, ndr). In attacco non abbiamo grossi problemi pur avendo qualche momento di mancanza di lucidità. La cosa nuova fatta contro le pavesi è stato di alzare la fisicità in difesa cosa che fino ad ora ci era mancata. Dobbiamo imparare il significato di fisicità. Con Bollate sulla carta è una gara più facile, ma dipende da noi. Se manteniamo il ritmo visto con Broni siamo noi i favoriti della sfida di domenica“. Questo un estratto delle parole rilasciate da coach Anilonti ai canali social della società.
Certamente la fisicità è qualcosa di importante per una squadra che ha pochi centimetri…nella mani. Parafrasiamo una nota frase in ambito cestistico per raccontare di una Varese “undersize” o sottodimensionata rispetto ad altre rivali che deve, gioco forza, passare da qui per una crescita nella costanza e nei risultati. Dando uno sguardo a Bollate, la formazione neo promossa ha in buona parte confermato l’organico della passata stagione. Le milanesi hanno due punti in classifica come Varese frutto del successo contro l’altra neo promossa Sondrio alla seconda giornata mentre domenica hanno perso con Vittuone 53-38. Mercoledì sera si è disputato il recupero della prima giornata con Bollate che ha perso sul campo di Bresso per 58-41. Chiaro che se Varese punterà sul ritmo e sulla capacità di esprimersi del suo attacco, Bollate non pare avere i mezzi per star dietro alle neroargento.
Matteo Gallo