Inizia il campionato, l’ennesimo di serie A con la Pallacanestro Varese al via, ma stavolta l’incipit è alquanto insolito in quanto accade non in una canonica domenica, bensì in un banale infrasettimanale. Causa dovuta al Qualifying Round di Basketball Champions League che ha condotto al posticipo di questa prima uscita stagionale di Varese che esordirà in campionato davanti ai propri tifosi contro la neopromossa Estra Pistoia.

Quella toscana è una formazione che non è nuova della serie A, anzi. L’ultima stagione disputata ai piani alti risale al tragico 2019/20 che il Covid ha segnato per sempre con la sospensione del campionato e la mancata assegnazione dello scudetto. In quella annata arriva anche la decisione, sofferta, di rinunciare alla serie A da parte della dirigenza pistoiese. Fino ad oggi, o meglio, fino allo scorso mese di giugno quando Pistoia centra la promozione dopo esser partita a fari spenti con gli addetti ai lavori che nell’estate 2022 accreditavano di più altre formazioni rispetto a quella toscana. Che, fra l’altro, oggi è l’unica società sportiva professionistica non calcistica presente in Toscana.

Andando a guardare il roster a disposizione di coach Brienza, la formazione pistoiese presenta i registi Moore e Della Rosa, le guardie Willis e Saccaggi, l’ala Wheatle, le ali forti Varnado (infortunato), Hawkins e il gettonaro Basile, oltre ai lunghi Ogbeide e Del Chiaro. Andiamo con ordine.

Della Rosa sarà il cambio del regista titolare ed è un gran agonista nonché difensore: sue alcune decisive giocate nella finale promozione con Torino. Invece, il titolare Charlie Moore è l’ultima firma estiva dei toscani ed arriva da una stagione vissuta metà in Belgio e metà in Serbia con l’Fmp Soccerbet che Varese ha appena incrociato e sconfitto al Qualifying Round. Questa è stata la prima annata da professionista dopo una tortuosa storia al college durata ben 6 anni con 5 di gioco. Play di 180 cm, ma dotato di fisico massiccio e compatto, Moore ha un primo passo rapido e conduce molto bene la transizione offensiva tanto da poter essere considerato giocatore prettamente offensivo per la sua capacità di finalizzatore e di passatore.


Passando al settore guardie, Saccaggi è l’esperto del gruppo ed è dal 2020 in maglia pistoiese con trascorsi a Verona, Siena e Biella. Payton Willis è anche lui al secondo anno da professionista e la prima annata l’ha vissuta in Israele con l’Hapoel Galil Gilboa anche se non è andata benissimo: retrocessione con ultimo posto in classifica. Dotato di ottime doti offensive ed un 1 contro 1 che è il suo marchio di fabbrica è un altro giocatore temibile nella metà campo d’attacco.

Carl Wheatle è a Pistoia dal 2019 ed ha vissuto una costante crescita fino ad arrivare a indossare la maglia della nazionale britannica agli Europei 2022. Hawkins è un altro giocatore che arriva per la prima volta in Europa dopo un anno nei pro con i Raptors 905 in G League. Anche per lui 6 anni di college e 5 di gioco. 201 cm, è un giocatore intelligente che ha anche posizione a rimbalzo, ma sa fare bene un po’ tutto: insomma, un tuttofare di cui c’è sempre bisogno in squadra.

Detto di Varnado, che sarà assente per infortunio, il suo posto a Varese sarà occupato da Grant Basile, arrivato in prestito a gettone da Tortona. Trattasi di giocatore con un buon range di tiro, discreto passatore e buon difensore nei pressi del ferro. Infine, sotto canestro Ogbeide, pivot di 206 centimetri che arriva da un’ottima stagione a Rimini dove viaggiava a 16,1 punti, 8,9 rimbalzi e 0,9 stoppate di media. Nel suo palmares anche un campionato e una coppa di Cipro quando militava nelle fila dell’Aek Larnaca. Suo cambio è Angelo Del Chiaro, 208 cm classe 2001, atleta in netta crescita negli ultimi anni. Giocatore con buone mani, in grado di aprire l’area, ma che deve crescere nei movimenti spalle a canestro.

Occhio a…Nicola Brienza

Sembrerà strano indicare il coach, ma in una squadra con tanti giocatori senza esperienza di serie A e con un unico over 30 che risponde al nome di Saccaggi, diventerà fondamentale l’apporto di coach Brienza nel dare consistenza e forma ad un gruppo che dovrà lottare su ogni campo per portare a casa l’agognata salvezza. Canturino classe 1980, Brienza compie tutta la trafila delle giovanili in maglia Cantù, ma un serio infortunio al ginocchio lo porta a incominciare giovanissimo ad allenare a basket. Dove? Ovviamente a Cantù, che domanda. Già dal 2004/05 entra nell’orbita della prima squadra come assistente dove rimane fino al 2016 con due gare da capo allenatore proprio nella stagione 2015/16 nell’intermezzo seguente l’esonero di Fabio Corbani e l’arrivo del russo Bazarevic. Nel 2016/17 allena in Svizzera i Lugano Tigers, poi Capo D’Orlando come vice e il ritorno a Cantù fino al 2019. Seguono due anni a Trento interrotti dall’esonero a fine gennaio e poi dal giugno 2021 allena Pistoia. Nel primo anno vince la Supercoppa Lnp, nel secondo centra il bersaglio grosso della promozione in serie A che gli vale con pieno merito la conferma sulla panchina pistoiese per continuare il sogno e inseguire la salvezza. Molto del futuro pistoiese passa dalla sua lavagnetta.

Matteo Gallo 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui