Il tempo dell’attesa e della pazienza in casa Pallacanestro Varese è finito. La società biancorossa, infatti, starebbe seriamente pensando a come proseguire il rapporto con il Pelligra Group ed il perchè è presto spiegato.

Dopo il comunicato diramato dalla stessa Pelligra Holding Italia, comunicazione assolutamente disgiunta e non concordata con Pallacanestro Varese, nella quale il gruppo australiano annunciava il bonifico della sponsorizzazione di 150.000 euro, che avrebbe dovuto pagare nel luglio scorso, e la volontà di proseguire l’iter per l’ingresso nella società di Piazzale Gramsci, le parole non si sono tramutate, ancora una volta, in fatti concreti. Ma andiamo per gradi.

Partiamo intanto dalla sponsorizzazione di 150.000 euro, in ritardo di 4 mesi e che non arriverà nelle casse biancorosse nemmeno entro la giornata odierna, in quanto, come specificato nel comunicato del gruppo Pelligra, la somma sarà versata secondo le tempistiche delle transazioni bancarie internazionali. Qui sorge una domanda spontanea però: il soggetto di cui si fa riferimento è la Pelligra Holding Italia, con sede legale a Milano in Via Borgogna 3 (dati dell’Ufficio Camerale), quindi la transazione perchè dovrebbe essere soggete alle tempistiche bancarie internazionali se i due soggetti risiedono nello stesso paese? Un’operazione che, a quanto ci viene riferito da attori che hanno a che fare con queste transazioni, ha bisogno di un tempo irrisorio per essere eseguita trattandosi di due società nello stesso paese, nonc erto mesi, settimane o giorni.

Se però, la sponsorizzazione dovrebbe comunque arrivare entro al massimo l’inizio della prossima settimana (ma ormai c’è d’aspettarsi di tutto), la prima tranche di aumento di capitale da un milione di euro non sarebbe arrivata nelle casse biancorosse, con la dead line fissata per ieri sera al massimo questa mattina, con tanto di assemblea dei soci fissata da Pallacanestro Varese presso il notaio di riferimento che sta seguendo l’operazione, saltata a causa di questo mancato versamento.

Niente milione, niente passaggio di quote, niente, quindi, continuità nell’iter d’ingresso del gruppo australiano in Pallacanestro Varese, nonostante nel comunicato di ieri sera, il gruppo australiano specificasse come: “La Pelligra Holding è orgogliosa di proseguire l’impegno finalizzato al suo ingresso nel capitale e quindi nella compagine sociale e nella governance di Pallacanestro Varese“, sì, però spostando di altri due mesi il versamento di entrambe le quote di aumento di capitale alla seconda dead line dell’operazione ovvero il 31 dicembre.

Una situazione assolutamente paradossale che ha indispettito e non poco i veritici societari della Pallacanestro Varese, che ora starebbero ragionando seriamente sul da farsi.

Inutile nascondere la delicatezza di una situazione nella quale rieccheggiano forti le parole rilasciate un paio di settimane fa dall’ex consigliere di Pallacanestro Varese, Thomas Valentino, all’Ultima Contesa del collega Fabio Gandini, nella quale faceva capire come certi passaggi di questa vicenda fossero poco chiari ed il pericolo di un altro colpo di scena fosse dietro l’angolo. Colpo di scena che si sta verificando, con lo stesso Valentino che, intercettato, ha dichiarato: “Purtroppo si sta verificando quanto era già nell’aria. Chi vuole il bene di Varese agisce in silenzio ma facendo le cose, senza proclami o sbandieramenti, lo fa e basta, come in questi anni tanti imprenditori hanno sempre fatto per il bene della Pallacanestro Varese. Fatti, non parole“.

Intanto, è atteso nei prossimi minuti/ore, un comunicato della società biancorossa che chiarisca la vicenda.

Alessandro Burin

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