E’ scoccata la settimana della verità per l’operazione tra la Pallacanestro Varese ed il Gruppo Pelligra. Dopo mesi di notizie ed indiscrezioni, infatti, si è arrivati ad un punto di non ritorno di tutta la vicenda che vede coinvolta la società biancorossa ed il gruppo australiano.

Entro il 31 ottobre, infatti, gli australiani, capitanati da Ross Pelligra, dovranno versare nelle casse della Pallacanestro Varese la prima metà dell’aumento di capitale da due milioni di euro stanziato nell’accordo firmato negli scorsi mesi.

Un milione di euro dunque, più, forse, il saldo della sponsorizzazione di 150.000 mila euro, sempre presente nel contratto che sarebbe dovuta essere versata a luglio scorso ma che, per ritardi vari, non sarebbe ancora arrivata nelle casse biancorosse.

La Pallacanestro Varese, dal canto suo, ha fatto tutto quello che doveva fare nei confronti del gruppo australiano, portando avanti nei mesi scorsi i controlli che doveva, con una due diligence approfondita che ha confermato la solidità del gruppo Pelligra che, dopo mesi di assenza, si era rifatto vedere a Varese in occasione della serata di presentazione agli sponsor organizzata a Villa Panza lo scorso settembre ed in occasione dell’amichevole casalinga tra Pallacanestro Varese e SAM Massagno Basket.

Una doppia presenza a conferma della solidità del rapporto tra le due parti che, però, adesso, dalle parole deve passare ai fatti. Fatti che ci dicono che lo scorso giugno l’Amministratore Delegato di Pallacanestro Varese, Luis Scola, in un incontro con la stampa, annunciava la definizione dell’accordo con gli australiani, che vi avevamo anticipato nella sua misura di 2.450.000 euro, di cui 2 milioni di aumento di capitale e 450.000 di sponsorizzazione suddivisa in tre anni, qualche mese prima.

Un accordo che prevede anche l’ingresso nel CDA biancorossi di tre componenti del gruppo che molto probabilmente saranno Ross Pelligra, Giovanni Caniglia e John Dimitropoulos, avvocato australiano che collabora da tempo con il gruppo australiano. prima di tale passo, ci dovrà essere l’acquisto delle quote societarie, il 45%, del Consorzio “Varese nel Cuore” da parte di Luis Scola ed il successivo passaggio delle stesse al Gruppo Pelligra.

Tutto, però, condizionato al versamento di quella prima parte di aumento di capitale da un milione di euro che dovrà essere versata nelle casse della Pallacanestro Varese entro il 31 ottobre, primo step di un passaggio che si concluderà il 31 dicembre con il versamento della seconda tranche, sempre che arrivi la prima.

Le sensazioni sono comunque positive, anche se è chiaro che in questo momento così delicato l’attesa e la cautela regnano sovrane, per un accordo che se dovesse saltare vedrebbe Varese in difficoltà pur sapendo di avere alle spalle un gruppo d’imprenditori locali pronti a sostenerla con un “piano B” di tutto rispetto, a dimostrazione di come la Pallacanestro Varese è un bene comune e mai sarà lasciata sola.

Alessandro Burin

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