
Cercasi disperatamente un playmaker in casa Pallacanestro Varese. La sconfitta contro Napoli, arrivata all’ultimo secondo, ha messo in luce una volta di più la necessità per la squadra di coach Bialaszewski, di poter contare su un uomo d’ordine che sappia dettare tempi e ritmo di una manovra che si sta oliando sempre di più.
Fa ancora male la gestione inconcepibile dell’ultimo possesso sul parquet del PalaBarbuto, fa ancora pù male il computo di quelle 24 palle perse che hanno inciso, e non poco, sul risultato finale di un’ennesima sconfitta che sa di occasione persa e che, vedendo gli altri risultati di giornata, come la vittoria di Scafati su Milano o quella di Sassari su Trento, ha un peso ancora peggiore di quanto non si potesse immaginare.
Serve, dicevamo, un uomo capace di gestire la manovra, di lasciare Hanlan e Moretti liberi da compiti di regia che non gli appartengono, per potersi così esprimere al massimo in un basket, quello della nuova OJM, che finalmente sta trovando spaziature, meccanismi e sistema per costruire tiri aperti, puliti o per intimorire le difese con l’attacco al ferro. Il vulnus attuale? Il fatto che spesso e volentieri nella rotazione di palla, anche ottima, non ci siano un Moretti o un Hanlan a tirare perchè già impegnati nella prima fase di costruzione dell’azione.
Non solo però, perchè la sfida di Napoli ha messo un evidenza una volta di più la necessità di un avere un uomo che possa e sappia innestare al meglio Cauley-Stein, di per sè purtroppo ancora fin troppo molle e poco incisivo in tanti momenti della partita, con quei tre appoggi facili facili al ferro di Napoli che ancora gridano vendetta. Sia ben chiaro, non è che l’inizio di stagione molto sotto le aspettative del lungo nativo di Spearville siano tutte colpe della mancanza di un vero play, però il fatto che il gioco pick’n’roll a suo favore si sia ridotto in maniera estrema e la sua difficoltà a entrare nel vivo dell’azione sono situazioni che la presenza di un vero regista potrebbe risolvere, poi lui dovrebbe metterci molto del suo.
La domanda ora sorge spontanea: Varese ha intenzione e soprattutto disponibilità per prendere un giocatore con queste caratteristiche? La verità è che i due temi, inevitabilmente, sono legati. Tutti i problemi collegati al caso Pelligra non hanno fatto altro che accenturare le difficoltà economiche di una società che aveva fatto conto di poter usufruire di una somma di denaro importante per far respire i conti e per poter intervenire anche eventualmente sul mercato a stagione in corso ed in questo momento, con la trattativa ormai praticamente arenata con gli australiani, che ricordiamo devono ancora finire di saldare la quota di sponsorizzazione da pagare a luglio scorso (ad oggi avrebbero versato meno della metà di quei 183.000 euro dovuti ai biancorossi), Varese non ha l’immediata disponibilità di andare sul mercato e presumibilmente lo potrebbe fare solo tra qualche tempo, dopo aver reperito le risorse necessarie, il tutto nell’ottica di non dover sacrificare nessuno degli interpreti attuali che, nonostante tante difficoltà, stanno palesando una crescita che va alimentata, con l’aggiunta di un uomo e non troncata di punto in bianco.
Alessandro Burin