Paolo Girardi è il nuovo presidente del Varese. A darne l’annuncio è proprio il 51enne imprenditore milanese, amministratore delegato di I&MI, insieme ad Antonio Rosati che, nel nuovo progetto biancorosso, farà da collante all’interno della società, il cui organigramma sarà presentato ufficialmente entro fine mese.

Nel frattempo, la piramide Varese ha trovato il suo nuovo vertice. Lo stesso Girardi ha accolto la stampa insieme a Rosati al Centro Sportivo delle Bustecche illustrando i lavori in corso (portati avanti dall’Architetto Maurizio Barile e dal Geometra Dixia Bresciani) e definendo i prossimi step. La ristrutturazione della casa biancorossa procede di pari passo con quella societaria ed è lo stesso Girardi, dopo il pranzo di benvenuto al ristorante Vecchia Riva, a presentarsi: “L’obiettivo iniziale si chiama ristrutturazione. Abbiamo appena archiviato il primo triennio e ora stiamo lavorando per mantenere ciò che abbiamo fatto e migliorare ciò che ci manca: avete visto i lavori alle Bustecche, specchio di un investimento importante, poi ci muoveremo per snellire l’organigramma. L’apporto di Rosati sarà rilevante dal punto di vista organizzativo, anche perché se sono qui è per merito/colpa sua e quindi è giusto che si prenda qualche responsabilità“.

Girardi ha approfittato dell’occasione per farsi conoscere e raccontare qualcosa di se: milanese, ma nato a Torino, forte di un passato da podista (per due volte alla Maratona di New York) già in tempi non sospetti era stato ospite della provincia per una corsa lungo il Lago di Varese. Tifosissimo del Torino (l’asse Varese-Torino trova dunque un ulteriore punto d’incontro), Girardi porta un cognome che dalle parti della Provincia è ben conosciuto visto che il lungolago di Maccagno è intitolato al bisnonno Vittorio, imprenditore che aveva già investito su Varese. Investimenti che, ad anni di distanza, anche Paolo Girardi sta facendo e continuerà a fare per far crescere il Varese.

Il cantiere aperto delle Bustecche procederà a passo spedito per tutta l’estate (nella gallery in basso le piantine del centro ultimato) in modo da rispettare la tabella di marcia descritta da Rosati nel tour all’interno del centro. Entro fine agosto tutti e tre i campi saranno pronti: oltre a quello già adoperato normalmente, si dovrà iniziare ad usare anche il campo della provincia (in sintetico) e il campo a sette (in erba). In più, anche il blocco spogliatoi (con annessa palestra) sarà completato rispettato tale tempistica. Per le tribune bisognerà invece aspettare un mesetto in più e i vertici biancorossi si augurano di poter inaugurare il centro per metà ottobre.

Giovani e infrastrutturecontinua Girardi saranno il leitmovit del nostro operato perché il ragionamento che stiamo portando avanti è orientato sul medio-lungo periodo, in modo che in futuro raccoglieremo i frutti che stiamo seminando. Dalla città di Varese mi aspetto una bella risposta rispetto a quella degli ultimi anni: speriamo con il nuovo corso di riportare le persone allo stadio e lo dovremo fare lavorando con realismo ed impegno. Voliamo bassi: per spiccare il volo poi ci sarà sempre tempo“.

Matteo Carraro

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