Giuliano Melosi, classe 1967 (compirà 55 anni proprio il giorno dopo lo spareggio col Varese), ha vestito 92 volte la maglia biancorossa tra il 1985 e il 1989 (C1 e C2) e come allenatore ha guidato il Varese nella trionfale cavalcata della stagione 2015-16 con la vittoria del campionato di Eccellenza. Domenica prossima, per la quarta volta in stagione, si troverà contro il suo passato e guiderà la Folgore Caratese (con lui anche l’altro ex biancorosso, il DS Mauro Borghetti) nel playout per la permanenza in Serie D.
Come stai vivendo la settimana?
“In generale sono sempre stato tranquillo. Riesco a staccare e a concentrarmi sul lavoro restando lucido e senza farmi stressare. Chiaro che a ridosso della partita un po’ di sana agitazione sale…”.
Cosa non ha funzionato nella Caratese?
“Dopo un ottimo girone d’andata e anche un buon avvio di ritorno abbiamo avuto un calo che ritenevano normale, il calo che prima o poi in stagione tutte le squadre hanno. In realtà poi non siamo più riusciti a raccogliere come prima e questo è dovuto a tanti fattori. Stiamo pagando a caro prezzo l’infortunio della nostra unica punta Pinotti che non abbiamo più da novembre, in casa abbiamo concesso troppo negli scontri diretti e gli episodi in generali non ci hanno quasi mai aiutato. Mi spiace soprattutto per i ragazzi perché per quello che abbiamo espresso in campo non meritavamo questo playout”.
Varese: un cliente scomodo.
“Scomodissimo. E’ l’avversario che non avrei mai voluto affrontare in una partita dentro o fuori come quella di domenica. Questo lo dico per l’affetto che mi lega al Varese e, soprattutto, per quelle che sono le potenzialità del Varese. Partiamo dal pubblico: domenica non giochiamo in casa noi, giocano in casa i biancorossi per il seguito e il sostegno che avranno. Passiamo all’ambizione della società e al blasone che rappresenta per arrivare alla rosa che è sicuramente importante”.
Che partita ti aspetti?
“Una classica gara spareggio: difficile, tirata, nervosa dove gli episodi probabilmente faranno la differenza. Noi dobbiamo essere aggressivi da subito e… pensare a giocare”.
Giusto, pensare a giocare, però alla Caratese basta un pareggio…
“Non ci interessa, noi entreremo in campo per giocare e vincere, come sempre abbiamo fatto per tutta la stagione. Siamo una squadra giovane e non ci interessa fare calcoli. Ti posso confessare che secondo me la regola dei supplementari dopo il pari al 90° forse andrebbe rivista ma entriamo in un argomento troppo articolato. Pensiamo a giocare e a salvarci”.
Michele Marocco