Dopo un primo tempo complicato, il Città di Varese ha saputo riprendere le redini del match piazzando due reti fondamentali per il 2-1 finale con cui i biancorossi hanno piegato la Caronnese condannando i rossoblù alla retrocessone. Pregi e difetti di cui Gianluca Porro è ben consapevole: “L’infortunio di Piraccini nel riscaldamento ha portato la Caronnese a modificare l’assetto tattico e faccio i miei complimenti a mister Moretti perché l’ha preparata bene; noi non siamo stati bravi a prendere le giuste contromisure, ma nell’intervallo l’abbiamo sistemata e l’approccio della ripresa lo dimostra. Abbiamo lavorato bene su ciò che potevamo controllare“.
Sulla classifica, Porro aggiunge: “Oggi è andata bene, ma la strada è lunga: il nostro cammino passa da altre tre partite, una più decisiva dell’altra, ma ciò che mi interessa di più è stata la capacità di allontanarci dall’emotività del risultato. I ragazzi hanno risposto presente dal campo, dalla panchina e dagli spalti. Onore alla Caronnese che retrocede a testa alta, ma voglio fissare un episodio in particolare: a fine partita Austoni era in lacrime in mezzo al campo, e Rossini insieme ad altri è andato a consolarlo. Lo stesso Rossini ha detto nello spogliatoio di fissare quell’immagine nella nostra testa, perché oggi è toccato a loro, ma senza la giusta convinzione potrebbe toccare a noi”.
In chiusura, il tecnico biancorosso ha una dedica particolare: “Ovvio che la vittoria è per tutti noi, ma voglio rivolgere un pensiero ai Mastini di cui, tra l’altro, fa parte il nostro doc Michael Mazzacane: la vittoria di ieri sera è stata davvero sensazionale e ha inorgoglito una città intera“.
Se contro il Ponte San Pietro era risultato decisivo, oggi ha avuto il merito e l’onore di sbloccare il match siglando il suo primo gol in biancorosso. Pietro Settimo non nasconde la sua gioia: “Emozione unica: gioco nella squadra della mia città e il primo gol è sempre indimenticabile, oltretutto perché decisivo per la partita; ringrazio Pastore per la palla al bacio, io ho seguito l’azione e ho solo spinto in rete il pallone. La dedica va alla squadra e alla mia famiglia. Non è però finita qui, adesso ci aspettano ancora tre battaglie“.
Dall’altro lato della medaglia c’è l’amarezza di Simone Moretti che non si esime dall’analisi del match e dal commento sulla retrocessione della sua Caronnese: “Quando manca il risultato manca il coraggio nelle giocate, coraggio che invece oggi abbiamo avuto assumendoci rischi calcolati che andavano presi per uscire dalla prima pressione del Varese. Se però dopo un primo tempo del genere rientri negli spogliatoi sullo 0-0 aumenta la cupezza e, in mancanza di autostima, diventa difficile approcciare la ripresa. Oltretutto perché in un momento come questo, senza quella motivazione che, parliamoci chiaro, il Varese ha basta un episodio a cambiare la gara. Dispiace perché oggi, per quanto non sarebbe servito a nulla, i ragazzi meritavano di portare a casa qualcosa. Varese? Squadra che ha valori tecnici e morali importanti: sono sicuro che otterranno il massimo risultato possibile“.
Matteo Carraro