Gianluca Porro si augurava un inizio ben diverso alla sua nuova esperienza sulla panchina biancorossa, ma al triplice fischio è il Desenzano a festeggiare un preziosissimo (per la classifica bresciana) 0-2 che condanna virtualmente il Città di Varese alla retrocessione diretta senza passare dai playout (otto punti di distacco dal Villa Valle).
“Partita prevedibile, per certi versi, che ha comunque detto qualcosa di positivo – spiega Porro –: siamo partiti contratti, come mi aspettavo, ma l’episodio che ha rotto una partita brutta è girato a loro favore. Da lì ci siamo un po’ sciolti, seppur con timore; non doveva arrivare la seconda mazzata, un episodio che è emblematico delle nostre difficoltà mentali. Questi non sono cali che possiamo permetterci: non ci si deve appellare alla sfortuna, bisogna solo rimboccarsi le maniche. Anche nel primo caso del primo gol bisogna avere la forza e la fame di battezzare prima certe situazioni: se quel pallone fosse stato respinto prima non si sarebbe mai arrivati alla conclusione“.
Su domenica prossima (trasferta sul campo dell’Arconatese) Porro non batte ciglio: “Mi aspetto una squadra combattiva, una squadra che una volta incassato il colpo si voglia rialzare. Non importa l’avversario: dobbiamo prendere coscienza della situazione attuale e renderci conto che la classifica non potrà essere questa al termine delle prossime nove gare. L’attenzione, la cattiveria e la voglia di raggiungere il nostro obiettivo passa attraverso piccoli particolari su cui bisogna migliorare a livello collettivo: marcature da non perdere, fame di segnare e tanto altro. Dobbiamo trovare questo altro in fretta perché di tempo ce n’è poco: non c’è assolutamente leggerezza da parte dello spogliatoio perché siamo avvelenato dalla classifica e sappiamo che non può e non deve finire così. I tifosi? Oggi ci hanno dato un ulteriore attestato di stima: sono e saranno con noi fino alla fine“.
Mario Tacchinardi: “Varese in difficoltà a livello mentale”
“Era la partita che avevamo preparato: siamo venuti qui con l’idea di difenderci e di colpire nei momenti opportuni. L’abbiamo fatto in maniera egregia, seppur senza troppa qualità, e portiamo a casa il decimo risultato utile consecutivo e per la terza giornata di fila non abbiamo subìto gol. Noi non abbiamo iniziato bene, ma sicuramente mi aspettavo di più dal Varese: la squadra è buona, anche se corta davanti, ma ho visto un gruppo in palese difficoltà a livello mentale. Cosa è cambiato nel nostro campionato? Abbiamo rivoluzionato la squadra e lavorato su un assetto più difensivo che al momento sta dando i propri frutti”.
Matteo Carraro