Mercato nel vivo dell’azione con un occhio a settembre: i Mastini (che inizieranno la stagione una settimana prima delle altre facendo visita al Cortina in Supercoppa) devono solo rifinire il roster da consegnare a Niklas Czarnecki, mentre le altre (chi più chi meno) devono ancora scoprire le proprie carte.

Di certo le dieci concorrenti dei gialloneri non vogliono regalare il bis all’HCMV Varese Hockey né in Coppa Italia né in campionato, per quanto i Mastini partano con i favori del pronostico. Come anticipato, ad oggi il mercato dell’IHL è ancora in divenire (basti pensare che il Caldaro deve ancora fare il primo annuncio ufficiale) e un paio di giocatori potrebbero stravolgere le gerarchie; sulla base di ciò che è stato lo scorso anno e di pure suggestioni del presente, è però già possibile tracciare un primo power ranking della stagione 2023/24.

1 HCMV VARESE HOCKEY
Anche solo in semplice fatto di essere i campioni in carica pone i gialloneri davanti a tutti. L’ossatura portante della squadra è rimasta e, al netto delle perdite a livello di esperienza nel ricambio generazionale, la qualità sul ghiaccio non è diminuita. Certamente Drolet, Desautels e Franchini hanno fatto faville, ma Gibbons, Naslund e Pietroniro (che da dicembre prenderà il passaporto italiano) hanno tutte le carte in regola per non farli rimpiangere. I giovani, infine, possono dare freschezza e crescere in un ambiente che vuole fare della mentalità vincente la sua prerogativa.

2 PERGINE
Osso duro le Linci. Lo sono sempre state e continueranno ad esserlo, forti di un’ottima fase difensiva (Rigoni in porta è una garanzia) che ha trovato in Radovan Gabri la punta di diamante. I fratelli Buono (passaporto italiano anche per loro?) aggiungono quantità e qualità, mentre davanti Foltin è una garanzia. Mancherà l’apporto di Sanvido, ma sulla carta (Mastini a parte) Pergine resta al momento la squadra più completa.

3 APPIANO
Vento in poppa per i Pirati. Sull’onda dell’ottima scorsa stagione vissuta da autentici outsider di categoria (stoppati in semifinale sia in Coppa sia in campionato), i Pirati hanno mantenuto un bel blocco che mixa esperienza e gioventù cui hanno aggiunto le pedine giuste per fare il salto di qualità. Raisanen confermato in attacco, mentre la difesa si è impreziosita con gli innesti di Makinen e Radi; e non è finita qui. Se lo scorso anno il podio appariva come il traguardo massimo per i gialloblù, quest’anno sembra l’obiettivo minimo.

4 CALDARO
Velo d’incertezza. Come da tradizione il Caldaro è tra le ultime (se non l’ultima) a scoprire le proprie carte e, ad oggi, si sa solo che la squadra sarà allenata da un coach di primo livello come Kai Suikkanen e (rispetto a due giorni fa) che i due Andergassen saranno ancora sul ghiaccio della Raiffeisen Arena. Oltre ai fratelli Vinatzer (trasferitisi in blocco all’Alleghe) i Lucci hanno perso i fratelli Virtala. Guai però a relegare Caldaro nelle retrovie, anche perché il coach finlandese è già di per sé una garanzia e senz’altro gli altoatesini costruiranno una squadra all’altezza della categoria e delle aspettative.

5 VALDIFIEMME
Le altre partono forse un gradino sotto le prime quattro e tra queste non si può non citare il Fiemme. Il ghiaccio di Cavalese è sempre tra i più ostici della categoria e i gialloneri, dopo una stagione difficile e altalenante, hanno intenzione di rilanciarsi verso l’alto. Blocco storico confermato (inclusa la coppia di stranieri Moucka-Mlynar) e, con un anno di gavetta in più alle spalle, ci si aspettano risposte importanti dai giovani.

6 DOBBIACO
La partenza a razzo dello scorso anno aveva illuso tutti, poi Majul e Capannelli (quest’anno al Vipiteno in Alps) si sono spenti e gli Icebears hanno perso posizioni. Il mercato altoatesino è iniziato con le scontate riconferme: sarà interessante capire la scelta sugli stranieri che potrebbe far scalare le gerarchie.

7 ALLEGHE
L’entusiasmo sarà l’arma numero uno delle Civette che, dopo un anno da incubo, vogliono tornare protagoniste sui palcoscenici di IHL. Il tris di Vinatzer da Caldaro dà tanto ai biancorossi, forti dell’innesto dall’Alps di René Vallazza in difesa e del ritorno di Gianni Scola in porta. Il mercato dell’Alleghe non finisce certo qui e i veneti si candidano al ruolo di mina vagante del campionato.

8 BRESSANONE
L’ambizione di far bene non manca e non mancherà mai. Anche i Falcons si sono mossi con le prime conferme, ma la sensazione è che difficilmente miglioreranno il piazzamento dello scorso campionato.

9 COMO
Mai come in questo caso la scelta degli stranieri potrebbe stravolgere le aspettative dei lariani. Capitan Ambrosoli a parte, il roster annunciato fin qui è molto giovane: il potenziale non manca e arriveranno altre conferme, ma saranno proprio i due stranieri a fare la differenza. Al momento è lecito aspettarsi un Como a battagliare per il piazzamento minimo dei playoff.

10 FELTREGHIACCIO
La new entry di categoria ha piazzato un colpo di tutto rispetto assicurandosi il difensore ceco Lukas Blaha: con il secondo straniero e qualche innesto di spessore il Feltre potrebbe non recitare solo un ruolo da comparsa. La base di partenza è discreta, anche se adattarsi alla categoria non sarà facile: la differenza tra la Division I e l’IHL è tanta e, per quanto i Picchi siano riusciti a dar del filo da torcere all’Appiano in Coppa Italia lo scorso anno, il salto è sempre difficile.

11 VALPELLICE
Manca ancora qualcosa ai Bulldogs per fare il salto di qualità fin qui è stato riconfermato il roster dello scorso anno e, senza novità, sarà difficile centrare i playoff. Ovviamente, è bene ripeterlo, gli stranieri potrebbero fare la differenza, ma ad oggi la Valpe sembra destinata a giocarsi l’ultimo posto playoff con Bressanone, Como e Feltre.

Matteo Carraro

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