Tutto si può dire di Fabio Pozzi tranne che ami il riposo. Il massimo dirigente di Pallacanestro Femminile Varese si divide costantemente con fra la Lombardia e Roma dove, per chi non lo sapesse, ricopre il ruolo di responsabile commerciale di Basket Roma, società che milita nella A2 femminile.

Un treno come seconda casa, ma anche un’esperienza, quella romana, che sta arricchendo il dirigente di Malnate e che tornerà certamente utile anche a Varese date le dimensioni di Roma che sono estremamente importanti (quasi 1000 tesserati). Pausa natalizia tempo di prime riflessioni ed è naturale chiedere a Pozzi come giudica il cammino della sua Varese: “Non voglio giudicare il cammino della squadra, ma preferisco giudicare quello della società. Tutti pensavano che questa squadra dovesse raggiungere chissà quali obiettivi, leggo tanti forum in cui tanta gente reputa che abbiamo speso molti soldi, ma in realtà non è così. Poi, va detto che abbiamo perso le due sorelle Mistò, Francesca per motivi fisici ed Elena per motivi lavorativi, Montesanti per motivi suoi personali e anche Pedoja e Colombo hanno avuto subito infortuni all’inizio della stagione. Ora Emma Colombo è un paio di gare che sta dimostrando di essere una giovane con ampi margini di crescita. Invece, Pedoja, purtroppo, si è rifatta male nuovamente l’altro ieri. Possiamo dire che la sua stagione sia finita: ha avuto una ricaduta sul ginocchio precedentemente infortunato. Ora sarà da valutare in settimana, ma la scelta è di tenerla ferma per il resto della stagione per farla lavorare col preparatore fisico e col medico per rimetterla in campo a settembre senza forzare i tempi”.

Diciamo che tutti questi eventi e infortuni non vi hanno certo aiutato a partire bene in questo campionato.
“Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e lo vedo dal fatto che ho un allenatore come Anilonti che sta facendo giocare le giovani come Centrella, Fiori, Barone. Tutte queste giovani stanno trovando spazi importanti in serie B e vederle crescere mi rende contento indipendentemente dai risultati della squadra. Siamo una società, forse l’unica di Varese e provincia, che sta facendo giocare le sue giovani”.

Questo è sempre stato un tuo punto focale: lo sviluppo delle proprie giovani e del proprio settore giovanile come via per la crescita societaria.
“Abbiamo iniziato a valorizzarle. Ci sono tante altre ragazze del nostro settore o uscite dal nostro che stanno giocando: ce ne sono a Tradate piuttosto che a Gallarate o a Gavirate. Non vogliamo più spendere soldi come nelle passate stagioni per prendere giocatrici da fuori. Anche l’esperienza che sto vivendo a Roma come dirigente del reparto commerciale e nel capire le pianificazioni legate allo sviluppo delle giovani e stanno costruendo giocatrici mi sta facendo capire qual è la strada giusta e cosa vuol dire investire veramente. Sai, a Varese mi sono trovato da gestire una società con circa 100 tesserati, i numeri di Roma sono di quasi 1000 tesserati: essere in una grande società mi fa capire come qui si lavori ancora in un’ottica molto provinciale piuttosto che alla vera crescita delle ragazze”.

V’è da dire che piano piano state riempiendo anche il settore giovanile con le varie squadre. Giusto?
“Sono contento perchè abbiamo una squadra giovanile in più rispetto alla passata stagione e l’anno prossimo avremo un settore giovanile completo in tutte le sue categorie e stiamo facendo dei buoni campionati. Dalla classe 2009 a scendere abbiamo delle ragazze interessanti e a gennaio le 2009/10 inizieranno a respirare l’aria della prima squadra allenandosi ogni tanto con le senior. Sarà presto, butteranno via palloni, ma dovremo avere la pazienza di farle crescere. Ho trovato in coach Anilonti e in Cortesi un giusto alleato. Sono molto contento dell’operato di tutto lo staff tecnico e c’è collaborazioni fra gli allenatori delle settore giovanile e abbiamo dato anche a Baiardo l’opportunità di allenare dato che anche lei vuole crescere sotto questo aspetto. Spero di avere qualche novità anche per quello che riguarda le palestre e spero a breve di poter annunciare una nostra casa così come dovrebbe arrivare una grossa novità a livello di collaborazione che ci potrebbe proiettare in una crescita molto importante. Vogliamo creare dei gruppi di elite a livello giovanile e in futuro il mio obiettivo resta quello di avere almeno 3 allenatori professionisti che lavorino a tempo pieno per il settore giovanile. Vogliamo costruire una casa che abbia delle fondamenta solide. Non mi baso su algoritmi, ma su idee e progetti a lungo termine”.

Direi che detto tutto ciò, possiamo dire che il capitolo mercato è chiuso. Varese segue la linea della crescita interna?
“Mercato assolutamente no. Questa è la squadra e questo è il coach a cui ho proposto un progetto di due/tre anni da percorrere insieme. Ad Anilonti ho chiesto anche di seguirci nella crescita che ho in mente della società. Ad oggi abbiamo 35 sponsor che credono in noi e che io ci tengo a ringraziare pubblicamente per ciò che fanno per il basket femminile a Varese. Abbiamo due segretarie che lavorano per noi e il prossimo obiettivo è la casa stabile per la nostra attività”.

Matteo Gallo

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