Li abbiamo visti lottare ogni domenica sui campi della Lombardia, hanno sudato e faticato di settimana in settimana, tenendo sempre lo sguardo fisso verso l’obiettivo, con i loro gol e le loro giocate hanno apportato un contributo a dir poco prezioso nelle rispettive squadre, che ora si preparano a scrivere gli ultimi due dei trentaquattro capitoli di cui si compone questa stagione. Per i 5 candidati al Pallone d’Oro VareseSport si prospettano due settimane di grandi emozioni, in campo e fuori. Al termine dei giochi, nella serata di lunedì 15 maggio, uno di loro riceverà l’ambito primo premio al Multisala Impero di Varese. Le votazioni sono già aperte, quindi correte a fare clic sul nostro portale. In lizza troviamo, procedendo in rigoroso ordine alfabetico, Alessandro Doria, attaccante del Magenta, Jacopo Lanzi, centrocampista della Vogherese, Matteo Principe, attaccante del Pavia, Petar Rankovic, trequartista del Club Milano, e Dennis Scapinello, attaccante della Solbiatese. Iniziamo a presentare i primi due, con appuntamento a domani per i tre rimanenti.

Alessandro Doria – Magenta

Ventiquattro reti stagionali, di cui ventuno in campionato e tre in Coppa Italia. Un’intesa perfetta con i compagni di squadra, in un reparto, quello offensivo, che è tra i più prolifici del girone. Un passato sui campi di Serie D, tra OltrepoVoghera, Arconatese e Pavia, e il recente exploit – in termini di gol – con la maglia del Verbano nella stagione 2019/2020. Se tre indizi fanno una prova, è ormai chiaro che stiamo parlando di Alessandro Doria, protagonista di un’annata da sogno con la formazione neopromossa del Magenta, attualmente in sesta posizione e aritmeticamente in lizza per un posto nei playoff. Habitué del Pallone d’Oro Varese Sport, di cui era già stato finalista nell’edizione del 2020, l’attaccante classe 1997 ha lasciato ancora il segno e torna in lizza per questo premio come miglior marcatore del girone.

A chi daresti il Pallone d’Oro quest’anno?
“Personalmente lo assegnerei a Principe, con cui ho trascorso un periodo del settore giovanile al Pavia. Oltre ad essere un mio grande amico, è un giocatore molto simile sotto l’aspetto mentale. Abbiamo fatto tanti sacrifici e penso che si meriti questo premio. Per ora, comunque, è bello essere lì davanti a contenderci il primato di capocannoniere”.

Qual è stata la tua miglior partita?
“Penso quella contro l’Oltrepò della ventinovesima giornata, in casa loro. Era una partita molto importante, che abbiamo vinto per 2-0, e io ho fatto il primo gol e l’assist per Gatti”.

Chi è il tuo idolo in assoluto?
“Diciamo che mi ispiro un po’ a Lautaro Martinez e un po’ a Oshimen. Mi piacciono i giocatori che attaccano la profondità e che hanno fame e cattiveria sotto porta”.

In caso di vittoria a chi dedicheresti il Pallone d’oro?
“Sicuramente lo dedicherei alla squadra, alla società, al mister e a tutti coloro che hanno creduto in me in questa stagione. I compagni sono stati fondamentali in questi miei ventiquattro gol, perché senza di loro credo che ne avrei segnati molti di meno. Sono sempre stati tutti dalla mia parte e mi hanno aiutato tanto sia dentro che fuori dal campo, quindi è a loro che va il mio primo pensiero”.

Jacopo Lanzi – Vogherese

Settore giovanile dell’Alcione Milano, in cui ha militato dai Giovanissimi alla Juniores Nazionale dopo i primi anni al Basiglio Milano 3, poi il passaggio alla Vogherese la scorsa estate, quando iniziava per lui la sua prima esperienza in Prima Squadra. A soli diciannove anni, Jacopo Lanzi ha fatto valere tutto il suo carisma, la sua freschezza e le sue doti tecniche in una piazza storica con grandi ambizioni, contro avversari esperti e smaliziati a cui ha saputo tenere testa con la tranquillità di un veterano. Fresco campione di Eccellenza con due giornate di anticipo, il centrocampista classe 2004 non poteva sognare un esordio migliore nel “calcio dei grandi”. Otre all’importante risultato collettivo, in un gruppo che finora ha inanellato 21 vittorie su 32 partite, questa stagione gli ha anche portato una soddisfazione personale non indifferente: le tre reti messe a segno (due in campionato e una in Coppa) sono uno dei tanti segnali rivelatori del talento di questo giovane.

A chi daresti il Pallone d’Oro quest’anno?
“Degli altri quattro finalisti, quello che mi ha impressionato di più è stato Scapinello, anche se dal vivo non ho mai potuto vederlo, perché sia all’andata che al ritorno con la Vogherese era fuori per infortunio. A me piacciono molto i giocatori tecnici e lui col suo mancino è bravissimo, quindi il Pallone d’Oro lo darei a lui”.

Qual è stata la tua miglior partita?
“Penso che la mia miglior partita sia stata quella contro il Vis Nova all’andata, in cui ho fatto il gol del pareggio e l’assist per il vantaggio di Franchini. Poi sono anche contento di come sia andato il derby in casa col Pavia a inizio mese: abbiamo vinto 1-0 al 93′, con un’ottima prestazione di squadra, e anch’io sento di aver giocato bene. Era una partita molto importante, davanti a tanti tifosi, in un ambiente molto caldo, e da under non era facile, ma sono uscito dal campo soddisfatto”.

Chi è il tuo idolo in assoluto?
“Mi piace molto Pogba, a cui cerco di ispirarmi nel modo di giocare, e anche Del Piero”.

In caso di vittoria a chi dedicheresti il Pallone d’Oro?
“Lo dedicherei sicuramente alla squadra, per l’aiuto che mi ha dato durante l’anno, e alla Società, che ha creduto in me e mi ha fatto crescere non solo a livello tecnico e di gioco, ma anche sotto l’aspetto mentale e in termini di maturità in campo”.

Silvia Alabardi

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