Auguri! Buon compleanno! 104 di questi giorni. Insomma, formule di rito a nastro per illustrare l’onorato servizio di un club nato il 28 febbraio del 1919. Scorporando l’attività calcistica preesistente praticata nell’alma mater ginnico/schermistica della Pro Patria et Libertate. Secondo un vulnus storiografico che non toglie nulla alla legittimità della ricorrenza. Ma per celebrare con frutto l’evento, l’Aurora Pro Patria 1919 in collaborazione con l’Associazione “Tigrotto per Busto” e grazie al Patrocinio del Comune, ha varato il bonus bebè: da oggi ogni neonato bustocco riceverà il suo primo bavaglino a tema biancoblu con consegna ufficiale in mattinata presso il reparto di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Busto Arsizio. Un piccolo ma significativo gesto che stimola il senso di appartenenza. Così come accade in altre realtà sportive fortemente radicate sul territorio. Su tutte l’Atalanta che regala una maglia nerazzurra ad ogni nuovo nato negli Ospedali di Bergamo e provincia grazie all’inserimento nell’Anagrafe Atalantina. Modello (perché no?), da mutuare istituendo allo stesso modo un’Anagrafe Tigrotta. Ma questa è materia che non ci compete. Genetliaco a parte, la formazione del Tractor è attesa domenica (ore 14.30, stadio “Speroni”), dalla sfida ad una delle capolista Pro Sesto. Atteso rimbalzo tecnico dopo le ultime due sconfitte.

Esco di rado e parlo ancora meno

Il 2-0 subito domenica dalla Virtus Verona ha innescato l’allarme sulla (recente) porosità difensiva biancoblu. Reti al passivo salite a quota 29 con 18 realizzate all’interno dell’area piccola (le ultime 7 e solo 3 in tutto il Campionato con Lombardoni in campo). Le 2 uscite a vuoto (o mancate uscite) di Del Favero contro Pergolettese e rossoblu veneti tradiscono un terzo difensivo decisamente meno blindato sulle palle aeree senza il 19 in campo. Particolare probabilmente banale. Ma che Vargas ha il compito di sviscerare sul piano tecnico.

Col giallo non si passa

Oltre allo zero a libri, la sconfitta del “Gavagnin-Nocini” ha lasciato in dote 5 cartellini gialli di cui 2 pesantissimi. Quelli ai diffidati Molinari e Bertoni che salteranno così la sfida con la Pro Sesto. Per la quale dovrebbe invece recuperare Ferri. Da valutare le condizioni di Vezzoni, Lombardoni e Brignoli. Citati in (plausibile) ordine decrescente di probabilità di rientro. Tra gli ospiti, contumace Vaglica fermato per un turno dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione per doppia ammonizione con la Pro Vercelli.

Il Salò della parità

L’1-1 nel Monday Night di ieri sera al “Turina” tra FeralpiSalò e Pordenone ha composto un non pronosticabile terno secco al vertice del Girone A assortito da gardesani (5 risultati utili), Pro Sesto (invitta da 8 turni) e Lecco (3 vittorie consecutive). Sulle tracce della testa a meno uno i neroverdi friulani (un solo successo nelle ultime 6), con Vicenza (5 sconfitte nelle ultime 8) a 4 lunghezze. Corsa promozione limitata a queste 5. Per la cronaca, la Pro Patria che nelle ultime 9 giornate dovrà ancora affrontare 3 delle prime 4 (Pro Sesto, Lecco e Pordenone), mantiene 5 punti di vantaggio nelle zona playoff e 9 sui playout.

La carica dei 104

Ricorrenza che casca a pennello perché tra le 9 squadre incrociate dalla Pro Patria nella sua prima stagione di militanza sportiva (1919/20), c’è anche la Pro Sesto. Da allora, 39 incontri in campionato (più 8 in Coppa Italia). Al netto dei 6 rendez-vous con la Falck Sesto San Giovanni, spin off autarchico dei sestesi. Allo “Speroni” bilancio di 11 vittorie biancoblù, 4 pareggi e 4 successi sestesi (16/13/10 la contabilità generale). Ultima vittoria tigrotta casalinga datata 1 novembre 2007 (2-1 firmato Negrini, Facchinetti, Gasparello). Da quell’Ognissanti in via Cà Bianca un pareggio e 2 ferali sconfitte (squassante 0-3 con reti di De Sena, Adamoli e Ghezzi il 16 febbraio 2022). All’andata al “Breda” 2-1 interno con doppio Bruschi e gol epifanico di Pitou.                       

Giovanni Castiglioni

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