Sempre più difficile. Come in Space Invaders (ok, roba da boomer). Superato un livello, ne arriva subito un altro più complesso. Dopo aver profanato il tabù del “Città di Meda”, alla Pro Patria tocca un’altra discreta bega nell’infrasettimanale con la Pro Vercelli al “Piola” (mercoledì ore 18). Terreno su cui i biancoblu non vincono (in Campionato) da quasi 44 anni. Insomma, neppure il tempo di farsi la bocca allo 0-1 di ieri con il Renate ed è già tempo di tornare in campo. Nella penultima tripla stagionale chiusa domenica dall’incrocio con il Vicenza allo “Speroni” (ore 14.30). Nonostante l’emergenza continua, i tigrotti hanno agganciato la 7^ moneta mantenendo il più 9 sui playout. Obiettivo primario sempre più vicino.

C’è due senza tre

Dopo 2 sconfitte arriva sempre una vittoria. Occorso per la terza volta in stagione. Dopo i rovesci con Trento e Pergolettese era arrivata la posta piena con la Virtus Verona, dopo Novara e Juventus Next Gen l’AlbinoLeffe e ora il Renate dopo Mantova e Padova. Nel complesso, quinta vittoria per 1-0 (quarta in trasferta) e ottava (su 10) con un singolo gol di scarto (solo i successi con Mantova e Lecco hanno derogato alla regola). La Pro Patria capitalizza con 3 punti il 9° clean sheet stagionale (7 vittorie e 2 pareggi per 0-0). Per Castelli rete numero 6 in Campionato (cui sommare il gol in Coppa con l’Alessandria). Il seriano ha prodotto 13 punti con le sue segnature. Come dire che ogni gol fattura 2.17 punti. La media più alta degli attaccanti bustocchi (Stanzani è a 1.67).        

Any given sunday

Il numero magico (si fa per dire) è 161. Cioè, la somma dei turni di indisponibilità individuale per infortunio (riferiti al Campionato), dei giocatori biancoblu. Ai quali andrebbero aggiunte le 8 giornate di squalifica. Per il 169 totale. Ammontare costituito per il 45% dai lungodegenti Ghioldi, Rossi e Parker (24 giornate a testa). Solo 6 giocatori (Del Favero, Ndrecka, Piran, Citterio, Castelli e Stanzani) sono sempre stati disponibili mentre Vaghi ha saltato una gara per squalifica. Tutti gli altri (dalle 14 giornate di contumacia di Brignoli alla singola di Boffelli, Ferri e Pitou), hanno lisciato la distinta almeno una volta. In soldoni, per ogni maledetta domenica (o altro giorno di gara), il Tractor ha dovuto fare a meno di una media di 7 elementi. Zavorra che andrebbe posta a tara di una stagione in virtù di questo ancor più straordinaria.          

Freni inibitori

Prosegue il ciapa no al vertice. Sconfitte 5 delle prime 7 (FeralpiSalò, Vicenza, Lecco, Renate e Novara). Il Pordenone (6° pari nelle ultime 9), non va oltre l’1-1 all’Euganeo con il Padova ma allunga in vetta. Continua la fregola di Trento (5^ vittoria consecutiva) e Mantova (3^ nelle ultime 5). La Pro Sesto torna al successo dopo 5 turni battendo il Sangiuliano City all’esordio di Gautieri. Mercoledì palinsesto intrigante con (tra le altre), Pordenone – Renate, Feralpi – Padova e Vicenza – Novara.   

Avanti un altro!

Non a caso Davide Bonolis (figlio di altra arte del padre Paolo), ha firmato un triennale con la Triestina. Dopo lo 0-2 al “Rocco” con il Trento, Massimo Pavanel (11 punti in 17 giornate), lascia la panchina alabardata. “Vedo occhi spenti dei giocatori. Non sono riuscito ad incidere come volevo”, il commiato della (ormai chiusa) parentesi tecnica giuliana. Dato per scontato che non tornerà Bonatti, tra i candidati spicca il nome di Andrea Mandorlini.          

44 anni in fila per 6 col resto di 2

Trattasi di classica. Consistente di 60 precedenti (pari causa ritorno del 2019/20 saltato in forza del Covid), di cui 8 in Serie A e 2 in B. Cui sommare i 10 in Coppa Italia e il primo confronto in assoluto datato 26 maggio 1927 (1-0 biancoblu nel Trofeo Città di Busto). Entrando nel dettaglio, nella storia degli incroci con la Pro Vercelli, 14 vittorie tigrotte, 21 pareggi e 25 successi bicciolani (3/10/17 lungo la Sesia). Per la cronaca, i biancoblu non passano al “Piola” dal 13 settembre 2006 (0-1 in Coppa autografato da Gibbs). In campionato addirittura dal 22 aprile 1979 (1-3). Cioè, quasi 44 anni. L’astinenza più stagionata tra le sfide più ricorrenti della storia del club. All’andata (2 ottobre, nella foto), lisergico 2-1 allo “Speroni” con rete di Perrotta e sorpasso bustocco in 10 con Saporetti e Nicco a cavallo del 90’. Nella stagione passata al “Piola” (6 marzo) prima di Sala dopo il bye bye a Prina e 4-1 piemontese nonostante l’iniziale vantaggio esterno (Piu, Macchioni, Comi, Bruzzaniti e Crialese a referto).

Giovanni Castiglioni
(foto Aurora Pro Patria 1919 Official Facebook)

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