Stadio “Speroni”. Esterno giorno. Mimmo Rossi e Sean Parker si danno alle ripetute sul campo con tanto di pallone tra i piedi. I rispettivi crociati sembrano ormai alle spalle. Ad osservarne i progressi lo stesso Tractor che una volta esaurita la rifinitura con la squadra dedica tempo e spazio anche a chi il gruppo lo rivedrà solo tra qualche settimana. Un gesto di attenzione solo apparentemente banale: “Voglio stare vicino a tutti. Qui sono tutti utili. E poi, chissà, magari saranno proprio loro decisivi nel finale di Campionato”. La vigilia della supersfida di domani con la FeralpiSalò (ore 14.30, stadio “Speroni”), si misura anche in queste sfumature. Perché è da questi particolari che si giudica un allenatore.

Salò o le 120 giornate del Tractor

Parafrasi del capolavoro pasoliniano già sfoderata all’andata. Ma questa volta sono davvero 120 giorni (andate di conto se non vi fidate), tra lo 0-1 del 10 settembre e la 21^ di domani. Vargas preferisce cogliere l’attimo pensando solo all’immediato: “La Feralpi è una squadra fortissima, completa, con una dimensione compiuta. Rispetto all’andata ha cambiato qualcosa a centrocampo con giocatori più dinamici. Ma noi siamo pronti. E possiamo fare bene”. Di fatto, si incrociano due tra i club più in tiro del momento. Bresciani in testa e in striscia da 9 turni (una sola rete subita, 2 totali in trasferta). La Pro Patria da 6 con a referto 14 degli ultimi 18 punti. Particolari accorgimenti? “Siamo abituati a guardare più noi stessi che l’avversario”. E qui casca (almeno sul piano dialettico), l’ipotesi di una mezzala a supporto delle punte. Ma non è detto che non accada. Nel ritorno i biancoblu affronteranno in casa le prime 3, 4 delle prime 5 e 6 delle prime 9. Una mozione degli affetti per i tifosi? “Ci vorrebbe più entusiasmo e più amore. I ragazzi ne hanno bisogno. E se lo sono meritati”. A chiosa, una riflessione sulle ultime due grandi perdite del calcio italiano ed internazionale: “Mihajlovic era molto amico del mio amico Marcelo Salas. Mentre quando ho cominciato a giocare, Vialli rappresentava un grande simbolo e modello per noi giovani di allora”.

Bellifreschi

Capolavoro (si fa proprio per dire eh), di Enrico Oldoini con Banfi e De Sica più o meno citato dal santiagueño per mettere la didascalia alla sosta natalizia: “Serviva il periodo di riposo. Ho ritrovato i ragazzi belli carichi e belli freschi”. Sempre out (per poco), Brignoli, Cassano e Mangano e per un po’ di più Ghioldi, Rossi e Parker. A naso (ma solo a quello), si conferma undici abbozzato qui giovedì. Cioè, Del Favero tra i pali; Vaghi, Lombardoni e Boffelli in difesa; Vezzoni, Nicco, Fietta, Ferri e Ndrecka in mediana; Stanzani e Castelli in avanti. In calce i 24 convocati (tra parentesi i numeri di maglia):

Portieri (2): Del Favero (1), Valneri (35) 
Difensori (6): Boffelli (13), Lombardoni (19), Molinari (5), Saporetti (4), Sportelli (6), Vaghi (2),
Centrocampisti (11): Bertoni (14), Caluschi (24), Citterio (17), Ferri (25), Fietta (16), Gavioli (20), Ndrecka (3), Nicco (10),
Perotti (21), Piran (18), Vezzoni (11)
Attaccanti (5): Castelli (30), Chakir (26), Pitou (32), Piu, (27), Stanzani (7)

Cavaliere senza “Speroni”, cavalier dei miei cordoni

E’ solo un modo di dire. Prima che qualcuno pensi ad assonanze e rime baciate. Esordio 2023 affidato a Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola (Marco Belsanti di Bari e Francesco Valente di Roma 2 gli assistenti, Luca De Angeli di Milano il quarto ufficiale di gara). Il fischietto calabro è un quarto anno con 41 gare all’attivo in categoria, bilancio smaccatamente casalingo (22 vittorie interne, 10 pareggi, 9 successi esterni, 6/1/1 quest’anno), 195 cartellini gialli, 10 rossi (uno diretto) e 5 rigori. Unico precedente specifico quello relativo all’1-1 di Grosseto con la Pianese il giorno del grave infortunio occorso a Kolaj. Per chiudere con lo stesso tema (crociati e affini) con cui abbiamo aperto. 

9 febbraio 2020  Pianese – Pro Patria  1-1

Giovanni Castiglioni

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