L’estate sta finendo e il mondo del ghiaccio è pronto a tornare protagonista in città. E così, l’HC Varese 1977 ha alzato il sipario sulla propria ambiziosa stagione presentandosi ufficialmente in grande stile nell’accogliente cornice dell’Unahotels Varese dinnanzi al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e ad una folta rappresentanza del Comune di Varese.

Il sodalizio di Matteo Torchio e Andrea Longhi è reduce da una prima brillantissima stagione a livello giovanile (annata condita dal successo in Under17 insieme all’Aosta) e i gialloneri hanno ora intenzione di alzare ancora di più l’asticella come anticipato dal vicepresidente. I numeri lasciano ben sperare e il camp di fine estate all’Acinque Ice Arena sta riscuotendo particolare successo; i Mastini sono però pronti a ringhiare anche con le quote rosa e la prima squadra femminile targata Varese competerà in Serie A contro Eagles Sudtirol, Eurospar Lakers, Icebears Women Dobbiaco, Trentino Women, Piemont Rebelles e Zoldo. Proprio la neonata realtà femminile varesina è stata accolta con immensa gioia da tutto il movimento hockeistico e politico e la presentazione è inevitabilmente ruotata intorno a questo tema cardine.

Girls Project: la forza dell’hockey femminile

Tocca ad Andrea Longhi rompere gli indugi: “Ho sempre avuto il sogno di riportare le ragazze nel meraviglioso mondo dell’hockey. Quest’anno ci sono stati i presupposti per farlo, forti anche dei buoni numeri tra le quote rosa che abbiamo avuto lo scorso anno nella scuola hockey: con grande orgoglio annuncio che da quest’anno Varese avrà una prima squadra nella massima divisione nazionale e tutte le bambine che si sono avvicinate alla nostra realtà avranno modo, un domani, di rappresentare la propria città“.

Svelato poi il nuovo logo rimasto sostanzialmente invariato con uno sfondo rosa e la scritta “Girls” sulla stecca. Spazio anche alla presentazione delle maglie: la prima divisa principalmente gialla con il logo in bella vista e una bordatura rosa tra le strisce nere, mentre la seconda ricalca lo stile della prima ma in versione bianca. Ultimo, ma non meno importante, il logo Fuck the Cancer sarà presente su entrambe le divise.

Per un impegno improvviso, Matteo Torchio non ha potuto presenziare all’Unahotels, ma il numero uno dell’HC Varese 1977 ha comunque voluto far passare un messaggio: “La prossima stagione sarà di sicuro piena di emozioni e novità. L’iscrizione all’IHL Woman Serie A è stata una delle iniziative più entusiasmanti che abbiamo messo in atto, non solo per il valore sportivo, ma soprattutto per poter dare uno sbocco a tutte le piccole atlete che si affacciano al nostro sport“.
Inevitabile, poi, l’intervento di tutti i presenti con Michele Marocco in veste di moderatore.

Attilio Fontana, Governatore della Lombardia
“Vedo tanti amici presenti questa sera perché i Mastini hanno riportato entusiasmo in città ricalcando i successi del passato. Sono rimasto molto colpito dal progetto che l’HC Varese 1977 sta portando avanti, includendo tra l’altro le quote rosa, perché in poco tempo Varese è tornata ad avere una filiera praticamente completa. L’augurio che alle prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina possano esserci ragazzi provenienti da Varese. In bocca al lupo per la vostra avventura e per questo progetto straordinario”.

Stefano Malerba, Assessore allo Sport del Comune di Varese
“Se non avessi fatto rugby avrei giocato a hockey. Chi vive una realtà sportiva sa che ogni società è una piramide e le piramidi si costruiscono dal basso, dalle fondamenta; le premesse sono ottime, l’HC Varese è una società giovane e ha ancora tanto lavoro da fare, ma sono certo che si toglierà parecchie soddisfazioni”.

Isabella Tovaglieri, della Commissione per la parità di genere al Parlamento Europeo
“Per me è un onore presenziare ad un evento così importante perché non c’è nulla di più potente della forza dell’esempio e qui ne abbiamo una dimostrazione pratica: abbattere barriere mentali che creano categorizzazioni inutili mi fa solo piacere sapere che le più piccole si approcciano perché nello sport come nel lavoro non esistono limiti, ma pregiudizi da abbattere”.

Paolo Tesini, Presidente Comitato Lombardia FISG
“La FISG non può che accogliere a braccia aperte un progetto così importante che va a completare lo sport del ghiaccio su Varese: l’augurio è che tutta la Regione prenda esempio da questo impulso e che i Mastini siano un traino per altre realtà”.

Dott.sa Giovanna Scienza, Fondazione Felicita Morandi
“La nostra associazione nasce dalla sinergia tra istituzioni pubbliche e privato sociale, ed è orientata a sostenere le ragazze che hanno subito violenza. Oltre a progetti di assistenza, pensati anche per i loro figli, le vittime silenti, ci occupiamo anche del loro re-inserimento nella vita di tutti i giorni. La Regione Lombardia, nelle figure di Attilio Fontana ed Emanuele Monti, ha fatto tantissimo affinché la nostra realtà potesse crescere e lo sport è uno straordinario veicolo di riabilitazione”.

Dott.sa Federica Calvi, Casa della Nutrice
Casa della nutrice è un progetto che abbiamo deciso di dedicare alle donne vittime di violenza e ai loro bambini: le seguiamo ventiquattrore al giorno, sette giorni su sette, aiutandole nel percorso delle cure e nel processo di re-inserimento. Donne e bambini sono vittime e vanno aiutate: la collaborazione con Regione Lombardia è per noi una bella spinta e siamo pronte a presentare la nuova associazione Per mano si può. Il progetto è nato il 28 agosto 2022 grazie alla sensibilità dei consiglieri comunali della Valganna a seguito di un drammatico evento che ha segnato il nostro territorio, l’uccisione del piccolo Daniele: la mamma di Daniele, Silvia Gaggini, è un vulcano di energia che è entrata in maniera silente e delicata in questa giornata. Tutti insieme, passo dopo passo, si può fare qualcosa di grande”.

Mauro Papalillo allenatore Girls Project (insieme a Moris Brambilla)
“Per me l’hockey femminile non è un’esperienza inedita perché già quattro anni fa ho avuto modo di allenare una squadra di ragazze e il feedback che ho ricevuto è stato estremamente positivo. Ho accettato con gioia questo incarico perché fino a questo momento le ragazze erano costrette ad emigrare in Svizzera per poter giocare dopo i settori giovanili; adesso non sarà più così”.

Luca Giovinazzo, direttore sportivo del settore giovanile
“Varese è una città pronta all’hockey, una città che ha voglia di questo sport. Il Girls Project era già nato ad Aosta per salvare il movimento nazionale e qui a Varese abbiamo trovato terreno fertile coinvolgendo anche gente dalla Lombardia. Per quel che riguarda il settore giovanile, invece, i numeri sono ottimi: ci mancava solo la quota rosa e ora ce l’abbiamo. Ci tengo a ringraziare il nostro prezioso consigliere Paolo Cervini perché il suo lavoro, che non è sotto i riflettori, è fondamentale. Siamo pronti ad una grande stagione”.

Matteo Carraro
Foto Angelo Puricelli, Agenzia Blitz

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