C’era tanta curiosità di vedere il nuovo Città di Varese di Corrado Cotta in campo, sia per il nuovo gioco portato dall’ex Caronnese sia per vedere all’opera i numerosi nuovi acquisti della campagna biancorossa. Il primo test match con il Renate ha in parte risposto a queste curiosità e queste sono state le impressioni.

PORTIERI

Si destreggiano bene i due giovani portieri biancorossi. Nel primo tempo Priori conferma i suoi passi in avanti guidando con autorità i movimenti della difesa e alzando la saracinesca su due conclusioni ravvicinate di Sartore e Rolando. Poco può sulla punizione vincente al 33′ e la sensazione è che la sua stagione sia iniziata con il piede giusto.
Ottimo anche il debutto del giovane 2006 Stefano Ferrari, in campo nella ripresa. Poche le situazioni in cui il numero 22 viene impegnato in maniera seria, ma sia in impostazione che nelle uscite il giovane portiere ha dimostrato sicurezza.

DIFENSORI

Nel primo tempo pronti via ed è subito debutto per Colombo, Cottarelli, Diop e Benacquista. L’inedito quartetto difensivo regge bene all’esordio, in particolare appare già affiata la coppia di centrali Diop e Cottarelli. Un po’ più in affanno invece gli esterni Colombo e Benacquista: il passo per spingere ancora manca (arriverà) e due clienti come Sartore e Rolando non sono di certo i più semplici da tenere a bada. Riescono però a cavarsela come possono in diverse situazioni.

Anche nella ripresa la retroguardia biancorossa si destreggia tutto sommato in maniera positiva. Il nuovo acquisto Pisan dimostra già da subito un buon carisma, così come il suo compagno di reparto Popochev, bravo specialmente nei recuperi e a tener botta ai numerosi duelli in velocità. Non male la prova del nuovo arrivato Bernacchi, posizionato sull’esterno destro dove non soffre quasi mai ma fatica a creare qualcosa, mentre è più che positivo l’esordio del giovane 2006 Leonardo Giomi, bravo ad entrare subito nei maccanismi difensivi e coraggioso quando c’è da provare la giocata anche in zona più offensiva, come dimostra il bel passaggio nel finale a smarcare Becerri.

CENTROCAMPISTI

La sorpresa è subito rappresentata dalla posizione di Zazzi. Tutti si aspettavano un esterno, Cotta lo reinventa play. Un ruolo che porta avanti con buoni risultati, non nascondendosi mai e chiamando sempre la palla sui suoi piedi. A volte la giocata riesce, a volte no, ma il suo carisma sarà sicuramente una carta fondamentale per questo Varese. E se si parla di carisma, a lui si affianca decisamente anche Vitofrancesco: la condizione è sicuramente da migliorare, ma la grinta con cui si destreggia in mezzo al campo è qualcosa da cui ripartire. A due veterani, ecco che ad affiancarsi è il giovane Malinverno, l’unico dei 23 biancorossi in campo per tutti i 90′. Una sorpresa probabilmente, magari anche un indizio di una fiducia particolare nei suoi confronti da parte di mister Cotta, ripagata per ora da una prova tutto sommato positiva.

Nella ripresa tocca ai giovani 2005 Casamassima e Baldaro dare il loro contributo alla causa. Il primo lo fa dimostrando già una buona condizione atletica e un buon coraggio nel gestire diversi palloni in mediana, il secondo invece destreggiandosi bene come mezz’ala, calando invece un po’ quando chiamato a fare l’esterno nel 4-4-2.

ATTACCANTI

Difficile dare un giudizio sulla prova del reparto offensivo, poco in mostra in una partita oggettivamente difficile per qualità dell’avversario e per condizione fisica. Nel primo tempo sono Settimo e Banfi i due terminali offensivi, con Asta ad agire alle loro spalle. Per tutti e tre sono poche le chance di mettersi in mostra, in particolare per l’ex Legnano sono veramente pochi i palloni giocabili. E’ da apprezzare però il suo impegno nel rincorrere anche quei palloni sporchi e la conquista di diversi falli utili a far salire la squadra.

La ripresa offre un copione molto simili anche a Becerri, Bernardi e Jella, poco trovati dalla trame biancorosse. Il discorso fatto in precedenza sulle difficoltà della partita tuttavia vale anche qui. Era infatti impensabile una partita votata all’attacco, ed il compito degli attaccanti in questo caso era quello di tenere più palloni possibili e cercare di risalire con qualche strappo. Cosa ben riuscita in particolare al giovane 2006 Jella e a Becerri, il quale ha dimostrato sicuramente una gran voglia e una leadership già presente in campo.

Francesco Vasco

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